sabbiaNikon D7000, Nikon AF-S DX 16-85mm f/3.5-5.6 G ED VR, 1/800 f/11.0, ISO 100, mano libera. Riserva Naturale di Vendicari, Italia.
Scattata a Portopalo di Capopassero (SR)- La cittadina dista 58 chilometri da Siracusa ed è il comune più a sud dell'isola siciliana (al di sotto del parallelo di Tunisi). Del suo territorio fa parte l'isola di Capo Passero a poche decine di metri dalla terraferma e l'isola delle Correnti a pochi chilometri. È un centro prevalentemente agricolo e marinaro e proprio su queste attività fonda le sue fortune economiche. Il paesino è bagnato dai due mari: lo Jonio e il Mediterraneo. Sullo Jonio sorgeva un tempo il piccolo porto dove sono ancora presenti, anche se ormai quasi cadenti, le casette dei pescatori. Verso est si staglia l'isola di Capo Passero dove si erge la fortezza spagnola sovrastata da una imponente statua bronzea della madonna.
....come il vento....Nikon D7000, Nikon AF-S DX 16-85mm f/3.5-5.6 G ED VR, 1/50 f/16.0, ISO 100, mano libera. Parco dei Nebrodi, Italia.
Questa foto è stata scattata durante una festa religiosa a san Fratello nella quale sfilano circa 150/200 cavalli. questa è una foto che penso mi sia riuscita particolarmente anche per l'abilità del fantino, Antonio Mangione. Rif. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&cat=singola&t=105218
Società dei Pastori - San Fratello (Me)Nikon D90, Nikon AF-S DX 18-105mm f/3.5-5.6 G ED VR, 1/320 f/5.0, ISO 200, mano libera. Parco dei Nebrodi, Italia.
Gesto di osservanza e rispetto verso il Cristo morto che passa proprio nella strada sotto la Società in occasione della processione del Venerdì Santo. San Fratello è ormai diventato celebre per i tradizionali ed antichissimi riti della Settimana Santa come, per esempio quello della Festa dei Giudei, festa di origine pagana. Quest'ultima rappresenta, indubbiamente, una delle manifestazioni più seguite e più note in Italia. I Giudei, in sostanza, sono impersonificati dai cittadini sanfratellani che, con particolari e pittoreschi costumi (che non consentono di vedere il volto di chi li indossa) girano per la città suonando con particolari trombe per festeggiare la morte di Gesù Cristo e disturbare la processione religiosa che commemora la Passione di Gesù. In parole povere un particolare esempio di "unione" tra sacro e profano; una commistione tra il dolore e la fastosità tipica delle feste carnevalesche. I costumi indossati dai sanfratellani in tale pittoresca circostanza ricordano in parte quelli dei soldati romani che flagellarono Gesù; sono di proprietà delle famiglie del posto e si tramandano da padre in figlio. In passato la festa era più pericolosa, tanto che veniva proibita, in quella occasione, la vendita di alcolici. Oggi, rappresenta, invece, un sereno momento di "folklore" e "tradizione popolare".
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