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Melitaea didyma

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1.3 sec f/13.0, ISO 100, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 ? 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Melitaea didyma

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/14.0, ISO 200, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 -46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Melitaea didyma

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/14.0, ISO 200, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 - 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Melitaea athalia

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/5 f/14.0, ISO 100, treppiede. Specie: Melitaea athalia  [x]

Nome scientifico: Melitaea athalia (Rottenburg, 1775) Dimensioni: Apertura alare: 34 - 46 mm. Lunghezza ala anteriore mm. 16-22. Descrizione della specie: Melitaea athalia è una piccola ninfalide diffusa in tutta Europa e talvolta molto comune, specie nei prati di collina. La specie è molto variabile come disposizione della colorazione, e non è facile distinguerla da specie simili (quali ad esempio Mellicta varia, presente sulle Alpi). È una farfalla di medio-piccole dimensioni, ampiamente diffusa, che presenta nell'ambito del suo areale una spiccata variabilità, a cui si aggiungono sottili differenze tra i due sessi. Molto variabile per taglia e colori. Doppie linee marginali nere tra le lunule marginali bianche e le frange, sulla parte inferiore delle ali posteriori. Parte inferiore delle ali posteriori con la doppia linea marginale nera riempita di bianco o biancastro, dello stesso colore delle lunule marginali adiacenti. Linea discale nera spesso completa e grossa sulla parte superiore di entrambe le ali. Sulla parte superiore macchie nere usualmente complete. Estremità dei palpi nera da sotto fino alla fine. Lunule submarginali nere nello spazio 2 molto prominenti sulla parte inferiore delle ali anteriori. Parte superiore macchiata di nero spesso leggermente irregolare e grossa. Maschio: colore arancio con disegni nervulari e trasversali neri di ampiezza variabile che delimitano degli spazi del colore di fondo. Lo spazio semilunare presente nella fascia marginale delle ali anteriori, tra la terza nervatura mediana e la prima cubitale, è decisamente sporgente verso la base dell'ala rispetto agli altri. Velatura basale nera. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande Dimorfismo sessuale: quasi assente. Rovescio: ali anteriori di colore arancio con apice e bordo giallognoli e disegno maculare nero ridotto. Posteriori arancio con fasce basale e postdiscale divise dalle nervature in diversi spazi ovali bianco giallognoli. Lunule submarginali delle stesso colore. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi sulla parte inferiore della foglia. Il bruco si nutre e vive in siti di seta. Le crisalidi sono attaccate alla pianta o poste vicino al terreno. Piante nutrici del bruco: Plantago spp., Veronica spp., Melampyrum spp., Digitalis spp. Distribuzione e habitat: tutta Italia, esclusa la Sardegna. frequenta prati e radure dalla bassa alla media montagna, fino a 2200 m. Periodo di attività: una sola generazione annuale con sfarfallamento in giugno-luglio. Una seconda con chiusura in agosto-settembre in alcune zone dell'Italia settentrionale



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Melitaea dydima

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/14.0, ISO 200, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 - 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Melitaea athalia

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/3 f/14.0, ISO 100, treppiede. Specie: Melitaea athalia  [x]

Nome scientifico: Melitaea athalia (Rottenburg, 1775) Dimensioni: Apertura alare: 34 - 46 mm. Lunghezza ala anteriore mm. 16-22. Descrizione della specie: Melitaea athalia è una piccola ninfalide diffusa in tutta Europa e talvolta molto comune, specie nei prati di collina. La specie è molto variabile come disposizione della colorazione, e non è facile distinguerla da specie simili (quali ad esempio Mellicta varia, presente sulle Alpi). È una farfalla di medio-piccole dimensioni, ampiamente diffusa, che presenta nell'ambito del suo areale una spiccata variabilità, a cui si aggiungono sottili differenze tra i due sessi. Molto variabile per taglia e colori. Doppie linee marginali nere tra le lunule marginali bianche e le frange, sulla parte inferiore delle ali posteriori. Parte inferiore delle ali posteriori con la doppia linea marginale nera riempita di bianco o biancastro, dello stesso colore delle lunule marginali adiacenti. Linea discale nera spesso completa e grossa sulla parte superiore di entrambe le ali. Sulla parte superiore macchie nere usualmente complete. Estremità dei palpi nera da sotto fino alla fine. Lunule submarginali nere nello spazio 2 molto prominenti sulla parte inferiore delle ali anteriori. Parte superiore macchiata di nero spesso leggermente irregolare e grossa. Maschio: colore arancio con disegni nervulari e trasversali neri di ampiezza variabile che delimitano degli spazi del colore di fondo. Lo spazio semilunare presente nella fascia marginale delle ali anteriori, tra la terza nervatura mediana e la prima cubitale, è decisamente sporgente verso la base dell'ala rispetto agli altri. Velatura basale nera. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande Dimorfismo sessuale: quasi assente. Rovescio: ali anteriori di colore arancio con apice e bordo giallognoli e disegno maculare nero ridotto. Posteriori arancio con fasce basale e postdiscale divise dalle nervature in diversi spazi ovali bianco giallognoli. Lunule submarginali delle stesso colore. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi sulla parte inferiore della foglia. Il bruco si nutre e vive in siti di seta. Le crisalidi sono attaccate alla pianta o poste vicino al terreno. Piante nutrici del bruco: Plantago spp., Veronica spp., Melampyrum spp., Digitalis spp. Distribuzione e habitat: tutta Italia, esclusa la Sardegna. frequenta prati e radure dalla bassa alla media montagna, fino a 2200 m. Periodo di attività: una sola generazione annuale con sfarfallamento in giugno-luglio. Una seconda con chiusura in agosto-settembre in alcune zone dell'Italia settentrionale



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Brenthis daphne

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/11.0, ISO 100, treppiede. Specie: Brenthis daphne  [x]

Brenthis daphne Linneus 1758 Nome Volgare: Dafne Famiglia: Nymphalidae. Lunghezza ala anteriore mm. 23-28 Descrizione: Ali di colore fulvo con macchie e disegni neri. Il rovescio delle ali posteriori è di colore verdastro con una larga macchia di colore bruno- rossiccio e diversi punti nerastri pupillati di bianco. Questa farfalla vola nelle radure dei boschi a media altitudine in giugno e luglio, spesso si posa in fiori di rovo, pianta frequentata dalle femmine che vi depositano le uova; i bruchi si possono nutrire comunque anche di viole selvatiche. Maschio: Colore arancio con disegno maculare nero. Rovescio: Ali anteriori di colore arancio con apice giallognolo e disegno maculare nero. Posteriori sfumate di colore rosso violaceo con fascia discale gialla attraversata dalle nervature nere e contornata di nero. Femmina: Simile al maschio ma generalmente più grande. Distribuzione: Si trova in Europa mediterranea, Russia ed Asia Centrale fino in Cina e Giappone, in tutta l'Italia compresa la Sicilia ma esclusa la Sardegna e l'isola d'Elba. Habitat: Specie sciafila, frequenta i margini dei boschi e le radure dal piano basale a quello montano fino a circa 1900 metri s.l.m. Generazioni annuali: Una sola generazione annuale con sfarfallamento degli adulti in giugno-luglio. Piante nutrici: Rubus idaeus L. , Rubus ulmifolius Schott.



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Melitaea didyma (Esper, 1779)

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/3 f/16.0, ISO 100, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 - 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat: vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Maniola jurtina (Linnaeus 1758)

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/8 f/14.0, ISO 100, treppiede. Specie: Maniola jurtina  [x]

Nome scientifico: Maniola jurtina (Linnaeus 1758) Nome comune Iurtina Dimensioni: ali anteriori 22-25 mm, apertura alare 4 - 5,5 cm Descrizione della specie: Lepidottero di medie dimensioni caratterizzato dalla livrea marrone-scuro e con sulle ali anteriori un ocello preapicale con pupilla, presente anche sulla pagina inferiore ove spicca sul colore di fondo ocra. Le ali posteriori presentano, di sotto, una colorazione giallo-grigia più uniforme nel maschio, marcata, nella femmina, da una fascia postdiscale chiara contenente una serie di puntini scuri Questa comunissima specie presenta numerose sotto-specie e varietà descritte. I maschi sono in genere più piccoli e più scuri. Il lato inferiore, con ali anteriori arancioni e posteriori prevalentemente brune, è simile nei due sessi, ma con il contrasto fra le zone chiare e scure più marcato nella femmina. Il bruco è verde con lunghi peli bianchi e con linee gialle lungo i fianchi. Testa verde-bluastra. Conduce attività notturna nutrendosi di Graminacee (Poa, Agrostis, Bromus ecc.). Distribuzione e habitat: Con alcune sottospecie copre un vasto areale che dalle isole Canarie si estende all'Asia Minore e all'Iran. In Europa si spinge fino alla Scandinavia. Presente ovunque in Italia (subsp. hispulla), dalla pianura ai 1500 m. Specie comune nel territorio, ove frequenta ambienti assolati e campagne coltivate. Periodo di attività: La larva svernante riprende all'inizio dell'estate la sua attività compiendo subito dopo la metamorfosi. Generalmente un'unica generazione con sfarfallamenti che si protraggono per tutta l'estate fino ad ottobre Luogo di ritrovamento: Monterotondo, Roma



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Melitaea didyma

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/14.0, ISO 250, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 - 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Argynnis paphia

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/5 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Argynnis paphia  [x]

Nome scientifico: Argynnis paphia ( Linnaeus, 1758 ) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 30-36 Descrizione della specie: bella farfalla dalle ali di colore arancio. Le ali anteriori presentano tre tipici solchi bruni longitudinali paralleli, che hanno squame odorose. Il rovescio è di colore giallo arancio con maculature nere. Le femmine possono avere le ali anche di colore verdognolo. Maschio: Ali di forma slanciata. Colore arancio con disegno maculare nero. Presenti quattro tratti androconiali sporgenti di colore nero lungo le nervature dalla terza mediana all'anale delle ali anteriori. Rovescio: Ali anteriori di colore giallo arancio con apici più chiari e leggero disegno maculare nero che diviene verdastro nella zona apicale. Posteriori di colore verdastro con spazi trasversali argentei. Femmina: Simile al maschio ma generalmente più grande e con ali di forma più arrotondata. Colore giallo arancio con velatura basale verdastra, disegno a macchie nere più grosse e priva di androconi. Nelle popolazioni alpine sono frequenti femmine di colore grigiastro. Bruco: il bruco è bruno scuro con due fasce giallo aranciate sul dorso e spine bruno rossicce Piante nutrici: Viola canina, Viola reichenbachiana Distribuzione e habitat: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata fino al Giappone. Tutta Italia isole comprese. Specie sciafila, frequenta i margini dei boschi e le radure dal piano basale a quello montano fino a circa 1800 metri s.l.m. Periodo di attività: Una sola generazione annuale, con sfarfallamento degli adulti in giugno-luglio. fonte web ( Silvio Sorcini)



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Melanargia russiae

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/25 f/11.0, ISO 100, treppiede. Specie: Melanargia russiae  [x]

Melanargia russiae (Esper, 1783) Dimensioni: il maschio ha una apertura alare di 26-30 mm. Descrizione della specie: è superficialmente simile alle altre specie del genere Melanargia, la differenza più vistosa tra Melanargia galathea e Melanargia russiae è costituita dal disegno all'interno della cellula discoidale dell'ala anteriore che in M.galathea è interamente bianca, mentre in M.russiae è barrata a metà da un linea nera. La cosa è visibile sia sul diritto che sul rovescio. Esso sverna allo stadio larvale. Le larve si nutrono Brachypodium , Poa , Stipa pennata e Aegilops geniculata . Distribuzione e habitat: popolazioni sparse in Spagna, Portogallo, Francia sud-orientale, Russia meridionale, Caucaso e Siberia occidentale, in Italia è molto locale in Appennino, Lazio e sud di Puglia e Lucania; in Sicilia, spesso di grandi dimensioni. Questa specie vola a 1000-1600m in luoghi erbosi di montagna, anche se soprattutto nel mese di luglio in luoghi rocciosi. Periodo di attività: una generazione all'anno. Gli adulti volano da giugno ad agosto, Luogo di ritrovamento: Lago di Rascino



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Erebia sp.

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/3 f/14.0, ISO 200, treppiede.




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Brenthis daphne

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/11.0, ISO 100, treppiede. Specie: Brenthis daphne  [x]

Un vecchio scatto realizzato sulla Cima Grappa, sto pulendo il pc dai vecchi file ed è uscita questa foto che non avevo classificato fra quelle da elaborare, chissà perchè...



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Brenthis daphne

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/3 f/11.0, ISO 100, treppiede. Specie: Brenthis daphne  [x]

Nome scientifico: Brenthis daphne ( Linneus 1758 ) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23-28 Descrizione della specie: Ali di colore fulvo con macchie e disegni neri. Il rovescio delle ali posteriori è di colore verdastro con una larga macchia di colore bruno- rossiccio e diversi punti nerastri pupillati di bianco. spesso si posa in fiori di rovo, pianta frequentata dalle femmine che vi depositano le uova; i bruchi si possono nutrire comunque anche di viole selvatiche. Maschio: Colore arancio con disegno maculare nero. Rovescio: Ali anteriori di colore arancio con apice giallognolo e disegno maculare nero. Posteriori sfumate di colore rosso violaceo con fascia discale gialla attraversata dalle nervature nere e contornata di nero. Femmina: Simile al maschio ma generalmente più grande. Piante nutrici: Rubus idaeus L. , Rubus ulmifolius Schott. Distribuzione e habitat: Si trova in Europa mediterranea, Russia ed Asia Centrale fino in Cina e Giappone, in tutta l'Italia compresa la Sicilia ma esclusa la Sardegna e l'isola d'Elba. Specie sciafila, frequenta i margini dei boschi e le radure dal piano basale a quello montano fino a circa 1900 metri s.l.m. Periodo di attività: una sola generazione annuale con sfarfallamento degli adulti in giugno-luglio. fonte web ( Silvio Sorcini )



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Melitaea phoebe

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/20 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Melitaea phoebe  [x]




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Figliola, come ti devo dire di volare piano

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/14.0, ISO 100, treppiede. Specie: Melitaea athalia  [x]




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Nikon D300s, Nikon AF-S 105mm f/2.8 G ED VR Micro, 1/8 f/14.0, ISO 100, treppiede. Specie: Vanessa cardui  [x]

Vanessa cardui NW Nikon D300s, Nikon AF-S 105mm f/2.8 G ED VR Micro scatto remoto,treppiede, plamp, pannellini,f14,1/80s,iso 100, alzata specchio preventiva



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Melitae

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/6 f/20.0, ISO 200, treppiede. Specie: Melitaea phoebe  [x]

Nome scientifico: Melitaea phoebe (Denis & Schifferm?ller, 1775) Dimensioni: Apertura alare: 34 ? 48 mm. Ali anteriori 20-24 mm Descrizione della specie: Parte superiore delle ali con colore di fondo arancione con reticolato di linee e fasce nere molto variabili. Parte inferiore bianco crema con fascia submarginale, dell'ala posteriore, gialla con macchie arancioni. Molto simile a M. cinxia, si distingue per l'assenza di macchie nere sulla parte superiore delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: assente. I bruchi delle ultime ovature sono svernanti. La larva si nutre di centauree, talvolta anche piantaggini. Presenta corpo grigio-nerastro con linee nere e piccoli punti bianchi; una fascia longitudinale biancastra ne percorre i fianchi. La piccola larva vive in bozzoli di seta, prima e dopo lo svernamento, nutrendosi delle foglie. Il dorso della larva è di colore nero con macchie bianche, i lati arancioni ricoperti di spine biancastre. La crisalide, solitamente la si trova sul terreno alla base delle Piante Nutrici. Piante nutrici del bruco: Centaurea spp. Stadi giovanili: le uova vengono deposte in gruppi sulla parte inferiore delle foglie. Distribuzione e habitat: E' presente nell'areale esteso sull'Europa centrale e meridionale e sul Nord Africa e Anatolia. Presente in Italia fin oltre i 2000 m; manca in Sardegna e Corsica. Specie non frequente ma non minacciata. Habitat: variabile, sia caldi e aridi prati aperti che sotto cespugli e boscaglia, 0 ? 1900 m. Periodo di attività: sfarfallamento: da metà aprile a metà giugno e da fine giugno a inizio settembre, con due generazioni annuali.



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Melitaea didyma

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/3 f/13.0, ISO 200, treppiede. Oasi Cave di Gaggio, Italia. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 ? 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre



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Il ritorno del campo magico

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/20 f/14.0, ISO 200, treppiede. Specie: Melitaea didyma  [x]

Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 ? 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d'erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:? vive in tutta l'Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all'anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre




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