Gallerie » Macro varie


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Misumena vatia

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/25 f/14.0, ISO 200, treppiede.

Unione di due scatti Stamattina mentre cercavo un posatoio per una farfalla mi sono accorta in tempo che c'era un ospite, un bellissimo Misumena Vatia (Clerck, 1757) Chiamato comunemente "ragno granchio dei fiori" La femmina varia dai 7 agli 11 mm, mentre il maschio non supera i 6 mm. Il corpo è corto, largo e appiattito, come quello dei granchi. Gli otto occhi, visti di fronte, sono disposti su due file orizzontali di 4 elementi ciascuna. Sono molto piccoli e distanziati. Nelle femmine, il contorno degli occhi di solito presenta luminose colorazioni gialle, arancioni o rosse. La femmina è, di base, di colore bianco, ma, come la femmina del Thomisus Onustus, è in grado di cambiare colore (per mimetizzarsi sui fiori, luogo di caccia), secernendo un pigmento giallo. La colorazione (dal bianco al giallo limone, al giallo verdognolo, con tutte le sfumature intermedie) è reversibile, e cambiano solo i tempi: due o tre settimane per diventare gialla, meno di una per tornare bianca (espellendo il pigmento). Spesso presenta anche, sull'addome, due striature laterali rosse o grigio-verdognole. Le zampe sono bianche o gialle. Il maschio è di colore giallo chiaro o bianco, con l'addome percorso la larghe striature di colore rosso scuro. Anche le quattro zampe anteriori presentano vistose bande bruno-rossastre. Come gli altri ragni della famiglia Thomisidae, si sposta con movimenti laterali (adatti per muoversi all'interno dei fiori), ha le zampe anteriori allargate verso l'esterno come le chele del granchio, e non costruisce la tela, ma pratica la caccia ad agguato, uccidendo le prede con un morso velenoso. La femmina ama appostarsi su piante in fiore leggermente svettanti sulla vegetazione circostante, più raramente anche sulle foglie. Rimane immobile, divaricando le prime due coppie di zampe e, non appena un insetto si posa, lo attacca fulmineamente e gli sferra un morso velenoso, in genere all'attaccatura del capo. Non avvolge la preda con la tela, ma la tiene (non solo con le mandibole, ma anche con le zampe) finché non ha succhiato tutti i fluidi corporei, operazione che può richiedere anche ore. Si ciba di tutti gli insetti che visitano i fiori (api, vespe, ditteri, farfalle), e anche del nettare dei fiori stessi. Il maschio vaga da un fiore all'altro in cerca di femmine; l'incontro tra due maschi spesso produce lotte cruente, che causano loro molte mutilazioni. L'accoppiamento avviene all'inizio dell'estate, dopo la loro ultima muta. In genere il maschio non viene attaccato dalla femmina, ma la sua vita si concluderà comunque a breve. La femmina depone le uova su una foglia, che poi arrotola e cuce con la propria tela, a formare una sorta di cono gelato: un astuccio protettivo e mimetico molto efficace. Le sorveglia fino alla loro schiusa, ma non offre ai piccoli alcuna cura parentale: al massimo rompe la tela per agevolare la fuoriuscita del neonati. I piccoli, in cucciolate di centinaia di esemplari, già dalla nascita sono in grado di procurarsi il cibo, aggredendo la preda in gruppo. Poi, poco tempo dopo la prima muta, secreto un sottilissimo filo al quale si appendono, alla prima corrente d'aria si lasciano trasportare lontano dal luogo di nascita. In autunno avranno già raggiunto circa la metà della loro dimensione massima. Per svernare si nascondono sul suolo. Vive in luoghi aperti ed assolati, come prati, giardini e margini boschivi, sia aridi che umidi, e sui bordi dei sentieri. In Italia è diffuso ovunque. Gli esemplari adulti si trovano da aprile-maggio (prima i maschi) ad agosto.



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Sympetrum fonscolombii

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/11.0, ISO 200, treppiede.




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Cylindromyia brassicaria

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 0.4 sec f/11.0, ISO 100, treppiede.




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Sympetrum fonscolombii

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/10.0, ISO 200, treppiede.




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Un nuovo giorno

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/800 f/3.5, ISO 800, mano libera.

I sogni cedono il posto alle impressioni di un nuovo giorno come lo splendore delle stelle cede alla luce del sole. Sigmund Freud



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Gli ospiti della lavanda

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/10.0, ISO 200, treppiede.




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Robber flies

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/20 f/11.0, ISO 200, treppiede.

Questo bellissimo Asilide l'ho trovato su questo fiore di carota selvatica, solitamente stanno su fili d'erba e sono rimasta meravigliata avesse scelto un posatoio così bello per passare la notte, ho subito approfittato per fargli qualche scatto, è rimasto fermo una mezz'oretta e poi se nè involato in cerca di prede :)



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The two sisters

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/8 f/11.0, ISO 200, treppiede.

Philaeus chrysops (Poda, 1761) Unione di 11 scatti Ultimamente sto vedendo questi piccoli esserini che prendono il sole sulle pietre del camino che ho sotto una tettoia parzialmente coperta, ho voluto provare a fare qualche scatto singolo ma con il 180 Tamron non è semplice avere coperto tutta la pdc viste le loro dimensioni di appena qualche mm, così ho provato a farne qualcuno in più e metterli assieme, loro stavano fermissimi, mi sono sempre chiesta come fanno certi macro fotografi a fargli dei ritrattoni e ora posso confermare che stanno fermi immobili, sono buffissimi perchè non so se sia una forma di difesa o se stanno proprio così ma appena mi sono messa davanti con l'obiettivo si sono immobilizzati con una zampetta in alto, naturalmente non è all'altezza dei grandi che fanno Focus Stacking, non sono in grado, non ho esperienza nel genere e neppure l'attrezzatura, chi è del mestiere troverà molti difetti ma, mi sono divertita a farlo e credo proprio ci riproverò :)



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s.t.

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/125 f/5.6, ISO 500, treppiede.




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Mantis religiosa

Nikon D7200, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/40 f/7.1, ISO 100, treppiede.

Un altro splendido regalo del mio campo, stamattina mi sono svegliata dopo l'alba, senza l'intenzione di fare macro, poi ho guardato fuori ed ho visto che c'era molta rugiada, frescolino e assenza di vento, come non approfittarne :D così sono entrata nel mio campo senza avere fatto la ricognizione serale e in mezzo ad un cespuglio secco vedo lei, penso sia femmina perchè le dimensioni sono molto generose, insomma mi mancava proprio quest'anno una bella Mantide, aveva un ala piegata, non mi spiego il motivo, magari se qualche amico entomologo potesse spiegarne le cause gliene sarei grata. Buon weekend a tutti! <3 <3 <3



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Ectophasia

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/5 f/14.0, ISO 100, treppiede.




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Asilidae (Latreille, 1802)

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1 sec f/16.0, ISO 100, treppiede.




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Ectophasia

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/8 f/18.0, ISO 200, treppiede.




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Crassipennis Ectophasia ( Fabricius , 1794)

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 0.6 sec f/11.0, ISO 100, treppiede.




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Ectophasia

Nikon D300s, Nikon AF-S 105mm f/2.8 G ED VR Micro, 0.8 sec f/16.0, ISO 100, treppiede.

Nikon D300S, Nikon AF-S 105mm f/2.8 G ED VR Micro ,tubo di prolunga,scatto remoto,alzata specchiopreventiva,treppiede,plamp,14,1/1,3s iso 100 uno dei tanti scatti di questa mattina, ringrazio rockstarblu per avermi prestato il tubo di prolunga, ho preferito lasciarle la tonalità fredda della mattinata



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Bombylius major

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/16.0, ISO 100, treppiede.




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Bombylius major

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 0.4 sec f/18.0, ISO 160, treppiede.

Propongo una nuova versione del Bombylius major ripreso qualche settimana fa :)




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