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Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Ricognizione nell'orto...

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/10.0, ISO 100, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Ultimamente le trovo tutte nell'orto, fra zucche e fagiolini!!! Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Pieris

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/11.0, ISO 200, treppiede.




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Pieris brassicae

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/10.0, ISO 160, treppiede. Specie: Pieris brassicae  [x]

Pieris brassicae (Linneus 1758) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 32-45 Descrizione della specie: Lepidottero di grossa taglia (apertura alare 60-70 mm) dalle ali bianche, le anteriori con le punte bordate di nero e con due grosse macchie nere submediane tipiche delle femmine. In ambedue i sessi è presente, sulle ali posteriori, una macchia nera sul margine costale. Le parti inferiori sono più o meno soffuse di giallo con spolverature di scaglie scure che conferiscono alle ali una tonalità verdastra. La parte superiore ha l'apice delle ali anteriori nero ed il margine costale delle ali anteriori nero grigiastro; sempre superiormente le ali posteriori con colore di fondo bianco crema. La parte inferiore in entrambi i sessi è giallo chiara con una spolveratura di squame nere. Poiché ogni esemplare depone dalle 200 alle 300 uova, possono rivelarsi dannose alle coltivazioni, per cui, a causa dell'uso di antiparassitari, sono sempre meno frequenti negli orti e nei giardini. Dimorfismo sessuale: la parte superiore delle femmine si distingue dai maschi per la presenza di due macchie nere e di un tratto nero sull'ala anteriore Maschio: colore bianco con apice delle anteriori nero e una macchia nera nella costa delle posteriori. Femmina: simile al maschio ma le ali anteriori presentano due macchie postmediane nere e un tratto nero lungo il bordo interno. Rovescio: Anteriori bianche con apice giallognolo e due macchie postdiscali nere. Posteriori giallognole sfumate di grigio. Le uova sono di colore giallo brillante, vengono deposte in gruppo su Crucifere (soprattutto cavolo). Ne fuoriescono larve voraci dapprima gregarie poi sparpagliate. Note ai contadini come "campa", i bruchi sono verde pallido abbondantemente macchiati di nero, con linee gialle lungo il dorso e i fianchi, provocano considerevoli danni alle colture, sebbene in natura il loro controllo avvenga spesso ad opera di Imenotteri parassiti. Sul finire della primavera, i bruchi abbandonano le Piante Nutrici e si incrisalidano su muri, pali ed altri luoghi riparati. L'immagine emerge dopo circa due settimane. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla superficie superiore delle foglie in gruppi numerosi, sverna allo stadio di crisalide, sempre all'interno o in prossimità di Brassicaceae coltivate o selvatiche. Piante nutrici del bruco: cavoli (Brassica oleracea), rape e Brassicaceae selvatiche. Distribuzione e habitat: Comune farfalla dei campi e dei prati fioriti. Specie con tendenze migratrici, si rinviene nei prati e nelle radure dei boschi dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a circa 2300 metri s.l.m., è presente in Europa, Africa del Nord ed Asia Minore. Periodo di attività: tre generazioni annuali con sfarfallamento in aprile, giugno-luglio e settembre-ottobre, nei nostri climi si succedono anche quattro generazioni con le ultime crisalidi svernanti.



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Pontia edusa

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Pieris edusa  [x]

Pontia edusa (Fabricius, 1777) Dimensioni: Apertura alare: 42 - 48 mm. Lunghezza ala anteriore mm. 18-25 Descrizione della specie: Farfalla di medie dimensioni, la cui livrea ricorda molto quella delle cavolaie, superiormente bianca con disegni neri all'angolo anteriore e netta macchia sul limitare della cellula. La parte superiore delle ali anteriori ha colore di fondo bianco ed una macchia discale nera che si estende fino alla costa; sono anche presenti macchie marginali apicali bianche. La parte inferiore ha ali posteriori marmorizzate bianche e verdi. Simile alla femmina dell'Aurora (Anthocharis cardamines), morfologicamente molto simile a P. daplidice, da cui è distinta geneticamente; tuttavia le due specie possono frequentemente dare origine ad ibridi. La sua posizione sistematica è stata rivista solo recentemente, per cui in alcuni testi è possibile ritrovarla sotto il vecchio binomio di Pontia daplidice. Dimorfismo sessuale: macchie scure più marcate e più presenti nelle femmine. Maschio: Colore bianco con macchia discocellulare nera nelle ali anteriori e disegni neri o grigi all'apice delle stesse. Nelle posteriori traspare in grigio il disegno del rovescio Femmina: Simile al maschio ma con disegni neri più estesi che interessano anche le ali posteriori. Stadi giovanili: le uova sono deposte principalmente sulla parte superiore delle foglie delle Piante Nutrici. Bruco: colorazione di fondo bluastra sulla quale fanno spicco strisce longitudinali gialle. I bruchi usualmente si cibano dei fiori ed assumono frequentemente forme di parassitismo con Apanteles spp., di solito A. glomeratus (Hymenoptera); L'ibernazione avviene allo stadio di crisalide. Piante nutrici: Brassicaceae (Arabis spp., Sisymbrium spp.) Reseda lutea, Diplotaxis tenuifolia, Sisynbrium officinalis, Sinapsi avensis Distribuzione e habitat: Specie euricora, si rinviene in diversi ambienti dal livello del mare al piano montano, ghiaioni e prati aridi, 0-2300 m. Tutta Italia esclusa la Sardegna e la Liguria occidentale. Periodo di attività: da marzo ad ottobre con due-quattro generazioni annuali.



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Colias crocea

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/15 f/11.0, ISO 100, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Il caso è pieno di magia (Milan Kundera) Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Aporia crataegi

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/25 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Aporia crataegi  [x]




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Colias

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/13 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Una delle ultime riprese del mese di Ottobre, le Colias sono fra le Pieridae più docili dal punto di vista fotografico, ti concedono sempre molto tempo per ritrarle, e si muovono raramente, lo sfondo è naturale e dato da una bellissima vite selvatica che si arrampicava su di un albero nel mitico Campo Magico, i colori erano così intensi che ho dovuto desaturare il rosso. :) Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Pieris...

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/13.0, ISO 100, treppiede. Specie: Pieris brassicae  [x]

Pieris brassicae (Linneus 1758) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 32-45 Descrizione della specie: Lepidottero di grossa taglia (apertura alare 60-70 mm) dalle ali bianche, le anteriori con le punte bordate di nero e con due grosse macchie nere submediane tipiche delle femmine. In ambedue i sessi è presente, sulle ali posteriori, una macchia nera sul margine costale. Le parti inferiori sono più o meno soffuse di giallo con spolverature di scaglie scure che conferiscono alle ali una tonalità verdastra. La parte superiore ha l'apice delle ali anteriori nero ed il margine costale delle ali anteriori nero grigiastro; sempre superiormente le ali posteriori con colore di fondo bianco crema. La parte inferiore in entrambi i sessi è giallo chiara con una spolveratura di squame nere. Poiché ogni esemplare depone dalle 200 alle 300 uova, possono rivelarsi dannose alle coltivazioni, per cui, a causa dell'uso di antiparassitari, sono sempre meno frequenti negli orti e nei giardini. Dimorfismo sessuale: la parte superiore delle femmine si distingue dai maschi per la presenza di due macchie nere e di un tratto nero sull'ala anteriore Maschio: colore bianco con apice delle anteriori nero e una macchia nera nella costa delle posteriori. Femmina: simile al maschio ma le ali anteriori presentano due macchie postmediane nere e un tratto nero lungo il bordo interno. Rovescio: Anteriori bianche con apice giallognolo e due macchie postdiscali nere. Posteriori giallognole sfumate di grigio. Le uova sono di colore giallo brillante, vengono deposte in gruppo su Crucifere (soprattutto cavolo). Ne fuoriescono larve voraci dapprima gregarie poi sparpagliate. Note ai contadini come "campa", i bruchi sono verde pallido abbondantemente macchiati di nero, con linee gialle lungo il dorso e i fianchi, provocano considerevoli danni alle colture, sebbene in natura il loro controllo avvenga spesso ad opera di Imenotteri parassiti. Sul finire della primavera, i bruchi abbandonano le Piante Nutrici e si incrisalidano su muri, pali ed altri luoghi riparati. L'immagine emerge dopo circa due settimane. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla superficie superiore delle foglie in gruppi numerosi, sverna allo stadio di crisalide, sempre all'interno o in prossimità di Brassicaceae coltivate o selvatiche. Piante nutrici del bruco: cavoli (Brassica oleracea), rape e Brassicaceae selvatiche. Distribuzione e habitat: Comune farfalla dei campi e dei prati fioriti. Specie con tendenze migratrici, si rinviene nei prati e nelle radure dei boschi dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a circa 2300 metri s.l.m., è presente in Europa, Africa del Nord ed Asia Minore. Periodo di attività: tre generazioni annuali con sfarfallamento in aprile, giugno-luglio e settembre-ottobre, nei nostri climi si succedono anche quattro generazioni con le ultime crisalidi svernanti.



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Pontia edusa

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Pieris edusa  [x]

Pontia edusa (Fabricius, 1777) Dimensioni: Apertura alare: 42 - 48 mm. Lunghezza ala anteriore mm. 18-25 Descrizione della specie: Farfalla di medie dimensioni, la cui livrea ricorda molto quella delle cavolaie, superiormente bianca con disegni neri all'angolo anteriore e netta macchia sul limitare della cellula. La parte superiore delle ali anteriori ha colore di fondo bianco ed una macchia discale nera che si estende fino alla costa; sono anche presenti macchie marginali apicali bianche. La parte inferiore ha ali posteriori marmorizzate bianche e verdi. Simile alla femmina dell'Aurora (Anthocharis cardamines), morfologicamente molto simile a P. daplidice, da cui è distinta geneticamente; tuttavia le due specie possono frequentemente dare origine ad ibridi. La sua posizione sistematica è stata rivista solo recentemente, per cui in alcuni testi è possibile ritrovarla sotto il vecchio binomio di Pontia daplidice. Dimorfismo sessuale: macchie scure più marcate e più presenti nelle femmine. Maschio: Colore bianco con macchia discocellulare nera nelle ali anteriori e disegni neri o grigi all'apice delle stesse. Nelle posteriori traspare in grigio il disegno del rovescio Femmina: Simile al maschio ma con disegni neri più estesi che interessano anche le ali posteriori. Stadi giovanili: le uova sono deposte principalmente sulla parte superiore delle foglie delle Piante Nutrici. Bruco: colorazione di fondo bluastra sulla quale fanno spicco strisce longitudinali gialle. I bruchi usualmente si cibano dei fiori ed assumono frequentemente forme di parassitismo con Apanteles spp., di solito A. glomeratus (Hymenoptera); L'ibernazione avviene allo stadio di crisalide. Piante nutrici: Brassicaceae (Arabis spp., Sisymbrium spp.) Reseda lutea, Diplotaxis tenuifolia, Sisynbrium officinalis, Sinapsi avensis Distribuzione e habitat: Specie euricora, si rinviene in diversi ambienti dal livello del mare al piano montano, ghiaioni e prati aridi, 0-2300 m. Tutta Italia esclusa la Sardegna e la Liguria occidentale. Periodo di attività: da marzo ad ottobre con due-quattro generazioni annuali.



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Pontia edusa

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/50 f/11.0, ISO 200, treppiede. Specie: Pieris edusa  [x]

Pontia edusa (Fabricius, 1777) Dimensioni: Apertura alare: 42 - 48 mm. Lunghezza ala anteriore mm. 18-25 Descrizione della specie: Farfalla di medie dimensioni, la cui livrea ricorda molto quella delle cavolaie, superiormente bianca con disegni neri all'angolo anteriore e netta macchia sul limitare della cellula. La parte superiore delle ali anteriori ha colore di fondo bianco ed una macchia discale nera che si estende fino alla costa; sono anche presenti macchie marginali apicali bianche. La parte inferiore ha ali posteriori marmorizzate bianche e verdi. Simile alla femmina dell'Aurora (Anthocharis cardamines), morfologicamente molto simile a P. daplidice, da cui è distinta geneticamente; tuttavia le due specie possono frequentemente dare origine ad ibridi. La sua posizione sistematica è stata rivista solo recentemente, per cui in alcuni testi è possibile ritrovarla sotto il vecchio binomio di Pontia daplidice. Dimorfismo sessuale: macchie scure più marcate e più presenti nelle femmine. Maschio: Colore bianco con macchia discocellulare nera nelle ali anteriori e disegni neri o grigi all'apice delle stesse. Nelle posteriori traspare in grigio il disegno del rovescio Femmina: Simile al maschio ma con disegni neri più estesi che interessano anche le ali posteriori. Stadi giovanili: le uova sono deposte principalmente sulla parte superiore delle foglie delle Piante Nutrici. Bruco: colorazione di fondo bluastra sulla quale fanno spicco strisce longitudinali gialle. I bruchi usualmente si cibano dei fiori ed assumono frequentemente forme di parassitismo con Apanteles spp., di solito A. glomeratus (Hymenoptera); L'ibernazione avviene allo stadio di crisalide. Piante nutrici: Brassicaceae (Arabis spp., Sisymbrium spp.) Reseda lutea, Diplotaxis tenuifolia, Sisynbrium officinalis, Sinapsi avensis Distribuzione e habitat: Specie euricora, si rinviene in diversi ambienti dal livello del mare al piano montano, ghiaioni e prati aridi, 0-2300 m. Tutta Italia esclusa la Sardegna e la Liguria occidentale. Periodo di attività: da marzo ad ottobre con due-quattro generazioni annuali.



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Colias crocea

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/10 f/14.0, ISO 100, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Pieris

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/20 f/10.0, ISO 200, treppiede. Specie: Pieris brassicae  [x]

Pieris brassicae (Linneus 1758) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 32-45 Descrizione della specie: Lepidottero di grossa taglia (apertura alare 60-70 mm) dalle ali bianche, le anteriori con le punte bordate di nero e con due grosse macchie nere submediane tipiche delle femmine. In ambedue i sessi è presente, sulle ali posteriori, una macchia nera sul margine costale. Le parti inferiori sono più o meno soffuse di giallo con spolverature di scaglie scure che conferiscono alle ali una tonalità verdastra. La parte superiore ha l'apice delle ali anteriori nero ed il margine costale delle ali anteriori nero grigiastro; sempre superiormente le ali posteriori con colore di fondo bianco crema. La parte inferiore in entrambi i sessi è giallo chiara con una spolveratura di squame nere. Poiché ogni esemplare depone dalle 200 alle 300 uova, possono rivelarsi dannose alle coltivazioni, per cui, a causa dell'uso di antiparassitari, sono sempre meno frequenti negli orti e nei giardini. Dimorfismo sessuale: la parte superiore delle femmine si distingue dai maschi per la presenza di due macchie nere e di un tratto nero sull'ala anteriore Maschio: colore bianco con apice delle anteriori nero e una macchia nera nella costa delle posteriori. Femmina: simile al maschio ma le ali anteriori presentano due macchie postmediane nere e un tratto nero lungo il bordo interno. Rovescio: Anteriori bianche con apice giallognolo e due macchie postdiscali nere. Posteriori giallognole sfumate di grigio. Le uova sono di colore giallo brillante, vengono deposte in gruppo su Crucifere (soprattutto cavolo). Ne fuoriescono larve voraci dapprima gregarie poi sparpagliate. Note ai contadini come "campa", i bruchi sono verde pallido abbondantemente macchiati di nero, con linee gialle lungo il dorso e i fianchi, provocano considerevoli danni alle colture, sebbene in natura il loro controllo avvenga spesso ad opera di Imenotteri parassiti. Sul finire della primavera, i bruchi abbandonano le Piante Nutrici e si incrisalidano su muri, pali ed altri luoghi riparati. L'immagine emerge dopo circa due settimane. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla superficie superiore delle foglie in gruppi numerosi, sverna allo stadio di crisalide, sempre all'interno o in prossimità di Brassicaceae coltivate o selvatiche. Piante nutrici del bruco: cavoli (Brassica oleracea), rape e Brassicaceae selvatiche. Distribuzione e habitat: Comune farfalla dei campi e dei prati fioriti. Specie con tendenze migratrici, si rinviene nei prati e nelle radure dei boschi dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a circa 2300 metri s.l.m., è presente in Europa, Africa del Nord ed Asia Minore. Periodo di attività: tre generazioni annuali con sfarfallamento in aprile, giugno-luglio e settembre-ottobre, nei nostri climi si succedono anche quattro generazioni con le ultime crisalidi svernanti.



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Colias

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/6 f/13.0, ISO 100, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Adagiata su una morbida culla

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/13 f/14.0, ISO 250, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Nome scientifico: Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Pieris di Primavera

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/6 f/18.0, ISO 200, treppiede. Shetland Islands, Regno Unito. Specie: Pieris napi  [x]

Nome scientifico: Pieris napi (Linneus 1758) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 32-45 Apertura alare: 36 - 50 mm. Descrizione della specie: Ali con colore di fondo bianco di sopra. Parte inferiore con venature verdi evidenti. Questa specie presenta notevoli variazioni di colore e tonalità del colore di fondo, che può essere anche specifica per la generazione o addirittura per la covata. Dimorfismo sessuale: i sessi sono molto simili Maschio: Colore bianco con apice delle ali anteriori nero e piccole macchie triangolari nere lungo il bordo esterno fino alla prima nervatura cubitale. Quasi sempre presente una macchietta nera postdiscale nelle anteriori. Maschio Rovescio: Anteriori bianche con apice giallognolo e nervature parzialmente velate di scuro. Posteriori giallognole con disegno nervulare verdastro più o meno esteso. Femmina: Colore bianco con tracce di disegno nervulare nero o grigiastro. Nelle anteriori apice nero o grigiastro formato da tratti di disegno nervulare e due macchie postdiscali dello stesso colore. Macchia nera o grigiastra nella costa delle posteriori. Femmina Rovescio: Anteriori bianche con apice giallognolo e nervature parzialmente velate di scuro. Posteriori giallognole con disegno nervulare verdastro più o meno esteso. Stadi giovanili: sverna allo stadio di crisalide, sempre all'interno o in prossimità di Brassicaceae coltivate o selvatiche; gli adulti della prima covata in genere emergono alla fine di aprile, mentre quelli della seconda covata emergono ai primi di luglio. Le uova vengono deposte singolarmente sulla parte inferiore delle foglie della pianta nutrice e si schiudono in circa una settimana. I bruchi, verdastri con linee gialle ai fianchi, compiono quattro mute e durano dalle tre alle quattro settimane. Le crisalidi, verdi e marrone chiare, durano all'incirca dieci giorni, a parte quelle svernanti. Piante nutrici: Brassicaceae (Brassica spp., Alliaria spp., Cardamine spp., Nasturtium spp.) Raphanus raphanistrum, Arabia turrita, Sinapsi Avensis. Distribuzione e habitat: paleartica: molto comune in Europa, più scarso in luoghi aridi, assente dalle isole atlantiche, dalle isole Shetland e dalla Sardegna. Specie con tendenze migratrici, frequenta prati, cespuglieti e radure dal piano basale a quello montano fino a circa 1600 metri s.l.m. Periodo di attività: tre generazioni annuali con sfarfallamento in marzo-aprile, maggio-giugno e agosto-settembre



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Pieris brassicae su Salvia pratensis

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/13 f/10.0, ISO 200, treppiede. Specie: Pieris brassicae  [x]

Pieris brassicae (Linneus 1758) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 32-45 Descrizione della specie: Lepidottero di grossa taglia (apertura alare 60-70 mm) dalle ali bianche, le anteriori con le punte bordate di nero e con due grosse macchie nere submediane tipiche delle femmine. In ambedue i sessi è presente, sulle ali posteriori, una macchia nera sul margine costale. Le parti inferiori sono più o meno soffuse di giallo con spolverature di scaglie scure che conferiscono alle ali una tonalità verdastra. La parte superiore ha l'apice delle ali anteriori nero ed il margine costale delle ali anteriori nero grigiastro; sempre superiormente le ali posteriori con colore di fondo bianco crema. La parte inferiore in entrambi i sessi è giallo chiara con una spolveratura di squame nere. Poiché ogni esemplare depone dalle 200 alle 300 uova, possono rivelarsi dannose alle coltivazioni, per cui, a causa dell'uso di antiparassitari, sono sempre meno frequenti negli orti e nei giardini. Dimorfismo sessuale: la parte superiore delle femmine si distingue dai maschi per la presenza di due macchie nere e di un tratto nero sull'ala anteriore Maschio: colore bianco con apice delle anteriori nero e una macchia nera nella costa delle posteriori. Femmina: simile al maschio ma le ali anteriori presentano due macchie postmediane nere e un tratto nero lungo il bordo interno. Rovescio: Anteriori bianche con apice giallognolo e due macchie postdiscali nere. Posteriori giallognole sfumate di grigio. Le uova sono di colore giallo brillante, vengono deposte in gruppo su Crucifere (soprattutto cavolo). Ne fuoriescono larve voraci dapprima gregarie poi sparpagliate. Note ai contadini come "campa", i bruchi sono verde pallido abbondantemente macchiati di nero, con linee gialle lungo il dorso e i fianchi, provocano considerevoli danni alle colture, sebbene in natura il loro controllo avvenga spesso ad opera di Imenotteri parassiti. Sul finire della primavera, i bruchi abbandonano le Piante Nutrici e si incrisalidano su muri, pali ed altri luoghi riparati. L'immagine emerge dopo circa due settimane. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla superficie superiore delle foglie in gruppi numerosi, sverna allo stadio di crisalide, sempre all'interno o in prossimità di Brassicaceae coltivate o selvatiche. Piante nutrici del bruco: cavoli (Brassica oleracea), rape e Brassicaceae selvatiche. Distribuzione e habitat: Comune farfalla dei campi e dei prati fioriti. Specie con tendenze migratrici, si rinviene nei prati e nelle radure dei boschi dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a circa 2300 metri s.l.m., è presente in Europa, Africa del Nord ed Asia Minore. Periodo di attività: tre generazioni annuali con sfarfallamento in aprile, giugno-luglio e settembre-ottobre, nei nostri climi si succedono anche quattro generazioni con le ultime crisalidi svernanti.



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Colias crocea

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/4 f/11.0, ISO 100, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.



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Melanargie dalla cima Grappa

Nikon D300s, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/13 f/14.0, ISO 400, treppiede. Specie: Melanargia galathea  [x]

Melanargia galathea Linnaeus 1758 Nome Volgare: Galatea Famiglia: Nymphalidae Sottofamiglia: Satyrinae Tribù: Melanargiini Lunghezza ala anteriore mm. 21-30 Descrizione: farfalla di media grandezza (la femmina può toccare i 30 mm di apertura alare), che si distingue facilmente dagli altri satiridi nostrani per la livrea nera e bianca. Superiormente, evidenzia un disegno a scacchiera che si ripete sulle parti inferiori con tonalità giallastre. I disegni appaiono meno appariscenti sulle ali posteriori, sulle quali si osserva, inoltre, una serie interrotta di ocelli submarginali. Cellula discale sulle psaa biancastra nei 2/3 basali, nera nel resto e non attraversata da una linea nera. Si può confondere con M. russiae, che però ha la cellula biancastra attraversata da una fascia nera. Maschio: colore bianco con ampie macchie nere che formano un grossolano reticolo Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande, le femmine presentano talvolta un rovescio caratteristico (forma leucomelas) con apice delle anteriori e ali posteriori di colore bianco giaognolo, prvo di disegni neri. Rovescio: colore bianco giallastro. Ali anteriori simili al dritto ma con disegni neri ridotti. Posteriori simili al dritto ma con disegni grigiastri contornati di nero e una serie di macchiette submarginali scure cerchiate da una linea dello stesso colore. Bruco: peloso, sono di colore variabile dal verde-giallo al bruno, con due linee longitudinali scure dorsali e un paio di linee giallastre lateralmente. Testa e appendici caudali sono rosso-bruni. Conducono vita diurna nutrendosi di Graminacee (gen. Phleum, Festuca, Bromus, Dactylis ecc.) alla base delle quali si impupano. Se disturbato, si arrotola su se stesso lasciandosi cadere al suolo. Distribuzione: tutta Italia esclusa la Sardegna e l'Isola d'Elba. Habitat: prati e radure dal piano basale a quello montano e cacuminale, sino a oltre 2000 metri s.l.m. Generazioni annuali: una con sfarfallamento a giugno-luglio Piante nutrici: Phleum pratense, Poa trivialis, Brachipodium sylvaticum, Brachipodium pinnatum, Bromus erectus, Dactylis glomerata.



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Pontia edusa

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/13 f/13.0, ISO 100, treppiede. Specie: Pieris edusa  [x]

Nome scientifico: Pontia edusa (Fabricius, 1777) Dimensioni: Apertura alare: 42 - 48 mm. Lunghezza ala anteriore mm. 18-25 Descrizione della specie: Farfalla di medie dimensioni, la cui livrea ricorda molto quella delle cavolaie, superiormente bianca con disegni neri all'angolo anteriore e netta macchia sul limitare della cellula. La parte superiore delle ali anteriori ha colore di fondo bianco ed una macchia discale nera che si estende fino alla costa; sono anche presenti macchie marginali apicali bianche. La parte inferiore ha ali posteriori marmorizzate bianche e verdi. Simile alla femmina dell'Aurora (Anthocharis cardamines), morfologicamente molto simile a P. daplidice, da cui è distinta geneticamente; tuttavia le due specie possono frequentemente dare origine ad ibridi. La sua posizione sistematica è stata rivista solo recentemente, per cui in alcuni testi è possibile ritrovarla sotto il vecchio binomio di Pontia daplidice. Dimorfismo sessuale: macchie scure più marcate e più presenti nelle femmine. Maschio: Colore bianco con macchia discocellulare nera nelle ali anteriori e disegni neri o grigi all'apice delle stesse. Nelle posteriori traspare in grigio il disegno del rovescio Femmina: Simile al maschio ma con disegni neri più estesi che interessano anche le ali posteriori. Stadi giovanili: le uova sono deposte principalmente sulla parte superiore delle foglie delle Piante Nutrici. Bruco: colorazione di fondo bluastra sulla quale fanno spicco strisce longitudinali gialle. I bruchi usualmente si cibano dei fiori ed assumono frequentemente forme di parassitismo con Apanteles spp., di solito A. glomeratus (Hymenoptera); L'ibernazione avviene allo stadio di crisalide. Piante nutrici: Brassicaceae (Arabis spp., Sisymbrium spp.) Reseda lutea, Diplotaxis tenuifolia, Sisynbrium officinalis, Sinapsi avensis Distribuzione e habitat: Specie euricora, si rinviene in diversi ambienti dal livello del mare al piano montano, ghiaioni e prati aridi, 0-2300 m. Tutta Italia esclusa la Sardegna e la Liguria occidentale. Periodo di attività: da marzo ad ottobre con due-quattro generazioni annuali.



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Colias crocea

Nikon D7000, Tamron SP 180mm f/3.5 Di LD Macro, 1/5 f/16.0, ISO 100, treppiede. Specie: Colias crocea  [x]

Colias crocea (Fourcroy, Geoffroy 1785) Dimensioni Lunghezza ala anteriore mm. 23-27 Apertura alare: 46 - 54 mm Descrizione della specie: Queste farfalle hanno come colore dominante il giallo, arricchito da sfumature aranciate, più tenue per la femmina, più intense per il maschio. Si osserva ancora, nel maschio, un bordo nero nella parte terminale delle ali anteriori che continua anche nelle posteriori. Nella femmina al posto di questo bordo nero vi è una serie di piccole macchie scure disposte in fila in maniera crescente dal basso verso l'alto. In entrambi gli esemplari presentano un margine intero e convesso con due venature anali nelle ali posteriori. Si può confondere con C. alfacariensis e C. hyale, che però hanno meno nero nel bordo esterno delle psap. La femmina può essere della forma helice Hubner, con colore giallastro chiaro sulle ps anziché arancio. La parte inferiore delle ali anteriori ha macchie postdiscali scure ed aree discali e basali giallastre, mentre, sempre inferiormente, le ali posteriori hanno colore di fondo giallo-citrino con una macchia discoidale bianca contornata di rossiccio ed una serie di punti scuri nella regione postdiscale. Possono dare origine a ibridi nei luoghi dove C. erate è presente. Dimorfismo sessuale: la parte superiore presenta l'apice nero delle ali anteriori delle femmine chiazzato di giallo, mentre nei maschi l'apice è nero uniforme. Le femmine nel 5% dei casi assumono una colorazione di fondo biancastra (forma ?helice', gene legato al sesso). Maschio: colore arancio con ampia fascia submarginale nera attraversata da esili strie nervulari gialle. Sfumatura basale nerastra e macchia nera disco cellulare nelle anteriori. Posteriori ampiamente velate di nerastro dal quale emerge una macchia disco cellulare arancio vivo. Femmina: simile al maschio ma presenti alcuni spazi gialli nella fascia submarginale. Velatura nerastra delle posteriori più estesa. Nelle femmine è frequente la forma "helice" a fondo bianco giallognolo. Stadi giovanili: le uova vengono deposte sulla parte superiore delle foglie della pianta nutrice. Il bruco è colore verde scuro con una fascia subdorsale e una laterale di colore giallo affiancate da grosse macchie nere.. Sverna allo stadio di bruco. In primavera avviene la metamorfosi in crisalide, appuntita all'estremità cefalica. Piante nutrici del bruco: Fabaceae (Coronilla spp., Lotus spp., Vicia spp., Trifolium spp., Medicago spp., Melilotus spp.). Distribuzione e habitat: paleartica: diffusa in Europa centro-meridionale, Nordafrica ed Asia minore, è una specie migrante. Specie non minacciata. specie euricora e migratrice, si rinviene in ambienti aperti dal piano basale a quello montano e cacuminale fino a oltre 2000 metri s.l.m. Periodo di attività: sfarfallamento: da maggio a ottobre con più generazioni annuali. Migrante.




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