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 | Sony A7 III Pro: Sicuramente il file con i suoi colori già pronti e vibranti è il migliore in casa Sony ancora oggi. Durata batteria, doppia scheda, display snodabile, af più che discreto. Contro: Mirino, ergonomia* Opinione: La uso da 4 anni e c'ho fatto praticamente di tutto ma in prevalenza paesaggi. Il file è perfetto, i colori sono quelli che cercavo da anni senza le complicazioni della postproduzione e dei profili aggiuntivi, Sony ha lavorato molto a riguardo ed ha proseguito su questa strada fino alla A7r4 per poi tornare indietro, le più recenti macchine fotografiche hanno infatti i file che a mio modo di vedere risultano piatti e spenti, senza contrasto e con apparenti carenze nello spettro del visibile. In parole povere vanno sempre elaborati e spesso il tempo richiesto è notevole. Dipende dal vostro modo di concepire la fotografia, il digitale ha il vantaggio di accontentare un po' tutti. L'autofocus accusa un po' il peso degli anni ma nemmeno tanto, ci si fa praticamente tutto ma non è né l'A1 né l'A9 ed è inutile pretendere performace da top di gamma. La uso con il 200-600 Sony e con una serie di obiettivi fino al supergrandangolare 12-24 f2.8 GM e non ho mai sentito la necessità di avere qualcosa in più per il genere di foto che faccio. Come tutte le Sony anche questa non ha ricevuto aggiornamenti significativi, politica che trovo sbagliata. Anche a pagamento avrei gradito l'indicatore del punto AF di colore rosso e non grigio, ad esempio. Il doppio slot per schede sdxc è davvero comodo e la durata della batteria è notevole, mi ricorda quella delle vecchie Nikon D800 D600 e D700 dove potevi dimenticarti la seconda batteria a casa ma per sicurezza la portavo comunque. Il display è sufficiente, senza infamia e senza lode ma è tiltabile e per questo molto comodo. Il mirino EFV è però al limite della sufficienza. Usata la si trova a 1000 euro e per questo la considero un vero best value for money. inviato il 04 Marzo 2024 |
 | Venus Laowa 12mm f/2.8 Zero-D Pro: Compattezza, poca distorsione, filtri a lastra da soli 100mm (con holder), apertura f2.8, nitidezza molto buona al centro. Contro: Flare nei controluce, costruzione in metallo migliorata ma non ancora ai livelli della concorrenza, discreto difetto di coma agli angoli a tutta apertura. Nessun chip di conferma. Opinione: Ottica unica sul mercato permette composizioni insolite e inquadrature davvero wide su fullframe, essendo uno schema ottico retrofocus produce flare nei controluce che nella versione finale di produzione dovrebbero risolvere in parte. Il prototipo che ho testato era comodo e leggero da maneggiare e trasportare e la resa globale non mi ha deluso se pur perfettibile in diversi punti ma la costruzione migliora rispetto alle precedenti ottiche laowa senza però raggiunge la qualità zeiss ad esempio. Usato anche a mano libera non delude grazie anche all'apertura f2.8, purtroppo però è presente il chip di conferma. inviato il 04 Novembre 2016 |
 | Venus Laowa 15mm f/4 Macro Pro: Filtri da 77mm, compattezza, rapporto costo/features, garanzia 3 anni. Contro: Costruzione solo discreta, difficile da usare per chi inizia e/o non sa esattamente cosa sta acquistando; flare e ghost in certe situazioni di ripresa, vignettatura su fullframe quando si usa lo shift +6mm, morbido ai bordi. Opinione: L'ottica è unica nel suo genere per le caratteristiche che offre, ci si diverte ad usarlo perchè permette composizioni davvero insolite. E' realizzata in metallo e le ghiere sono facili da raggiungere mentre quella del diaframma non presenta i tipici scatti di avanzamento, la costruzione è solo discreta e nonostante sia in metallo non si può paragonare ad uno zeiss: ci si deve accontentare per quel che costa. Le foto che trovate nella mia galleria sono solo un esempio di quello che si ottiene facendo solo attenzione al ghost e flare quando si inquadra con il sole agli angoli del frame. L'uso dei classici filtri da 77mm è impagabile così il samyang 14mm è rimasto spesso nello zaino. La resa generale è discreta/buona al centro del fotogramma mentre ai lati le performance calano molto. La recensione completa la trovate qui: http://www.wazer.eu/venus-laowa-15mm-f4-macro-tilt/ inviato il 14 Ottobre 2015 |
 | Zeiss ZE/ZF.2 Distagon T* 35mm f/1.4 Pro: Fa semplicemente voglia di uscire a fotografare, la costruzione è incredibilmente solida e garantisce una fluidità di messa a fuoco senza paragoni, le tinte sono tipiche zeiss e surclassano quelle nikon. Contro: Messa a fuoco impegnativa dovuta alla non completa correzione delle LOCA (longitudinal chromatic aberration) responsabili di una sorta di ovattazione del campo di messa a fuoco, superabile con mirrorless dotate di focus peaking ma a tutta apertura costringe ad utilizare il live view (sarebbe meglio uno zacuto) per avere un alto numero di foto a fuoco; in alternativa uno schermo di messa a fuoco aftermarket come il katzeye. Opinione: Una volta presa in mano difficilmente la si vuole posare e fa venir voglia di scattare come nessun'altra ottica autofocus nonostante la difficoltà di messa a fuoco possa alcune volte risultare frustrante. Gli schermi di messa a fuoco delle reflex autofocus peggiorano una situazione resa già difficile dalla non correzione delle Loca. Ci sono diverse soluzioni al problema ma tutte vanno contro la velocità operativa orientando di fatto l'utilizzatore verso fotografie "pensate" .Se dovete portare a casa il lavoro senza possibilità di errore conviene usare una solida autofocus magari di alta gamma. E' molto nitido, non come il nuovo sigma art, ma la resa è nel complesso resta eccellente. La curvatura di campo è molto ben controllata manifestando una leggera propensione per la "U" in avanti,molto spesso confusa con perdita di nitidezza ai bordi (discorso che vale per tutte le ottiche). Trovo che il suo meglio lo dia nei paesaggi e nelle riprese pensate, mentre nei ritratti può far risaltare troppo i difetti ;) inviato il 10 Agosto 2013 |
 | Nikon D800E Pro: Più ergonomica e leggera della d700 (sta meglio in mano), mirino con copertura 100 %, gamma dinamica, video con controllo diaframma motorizzato, nitidezza, esposimetro tra i migliori in assoluto. Contro: Raffica 4 fps, manopolola af/m dall'aspetto economico e sembra più fragile che in passato,nuove batterie, cf+sd anzichè due cf, Quite mode poco riuscito. Richiesta di una maggiore potenza di calcolo per poter gestire i file in modo veloce e necessita di monitor per computer ad altissima risoluzione. Opinione: Sto testanto questa nuova incarnazione della f100 che pensiona la pluripremiata d700 dopo anni di onoratissimo successo, nonostante i numeri dicano il contrario la d800E calza alla perfezione nelle mie mani, molto più della precedente, grazie sicuramente ad un lavoro di fino da parte del designer (giugiaro) e finalmente ritrovo un feeling che avevo perso anni fa comprando la d700. E' più leggera e il mirno al 100% non può che rendermi felice così come il ritaglio 5:4 e l'adozione della doppia scheda (finalmente),anche se avrei preferito una doppia CF. Le prestazioni dell'autofucs sono buone ,rispetto alla d700 aggancia con maggior velocità il soggetto anche in ambienti poco luminosi ma bisogna far l'abitudine alla nuova logica di funzionamento ed la disposizione dei pulsanti autofocus-manual focus, la cui levetta di selezione ha un aspetto molto economico e sembra più delicata della precedente, oltretutto è comparso un pulsante che permette di cambaire da af-s d af-c e selezionare i punti utilizzati dall'autofocus (1-9-21-51) tramite le due ghiere e una volta fatta l'abitudine si riescono ad apprezzare . Risoluzione al top che condivide con la d800 liscia ma risulta più nitida,grazie all'eliminazione del filtro anti aliasing. Le batterie sono di nuova concezione e migliorate ma costringe a rifarsi tutto il parco accumulatori ,nuova anche l'adozione delle sd ,tecnologia oramai matura ma che richiede l'utilizzo dei modelli più performanti sul mercato e se da un lato è bello poter scaricare le foto direttamente sul computer portatile ( per quelli dotati di lettore integrato sd) dall'altro costringono ad avere due standard ,anche se va detto che con 36 MPX le vecchie schede da 4 e 8 GB risultano piuttosto piccole e vanno necessariamente acquistate di più capienti e costose. Per concludere apprezzo molto la motorizzazione del diaframma che consente di modificarlo sia in live view che durante la registrazione video, una manna per capire dove cade la profondità di campo e per chi utilizza ottiche manuali, anche se non siamo ai livelli del focus peaking. Il quite mode lo trovo poco riuscito e semplicemente non fa quello che uno si aspetterebbe. Nel complesso una macchina senza precedenti e tutt'ora imbattuta. inviato il 10 Agosto 2013 |
 | Nikon AF 180mm f/2.8 D ED IF Pro: Rapporto prezzo/qualità imbattibile , (usato 400 euo) bokeh molto molto buono , definizione ottima , passaggi tonali davvero gradevoli , leggero , resa Old Style pastello Contro: L'autofocus è sufficiente a coprire l'uso normale ma non raggiunge l'eccellenza delle ultime produzioni nikon,non è quindi adatto ad oggetti molto veloci. Soffre di purple Fringing Opinione: Questa ottica possiede una resa generale eccellente restituendo un dettaglio molto definito con una resa dalla resa old style,la transizione tonale lascia quasi commossi ed il microcontrasto non inganna come invece fanno alcuni nuovi obiettivi ai nanocristalli (ma non tutti). E' molto leggero e maneggevole ed è gia molto nitido a tutta apertura con uno sfocato (bokeh) molto gradevole. Un vero fuoriclasse che per assurdo ha nella focale il vero limite ,rimanendo spesso relegato al ruolo di comprimario. Posso dire con certezza che la qualità delle immagini restituite batte senza problemi le altre mie ottiche : Nikkor 24-70 f2.8 ,16-35,60 micro,120-400 sigma e 80-200 AFS(con cui se la gioca) anche se soffre di aberrazione cromatica specialmente nelle frequenze del viola (purple fringing) inviato il 27 Dicembre 2012 |
 | Zeiss ZE/ZF.2 Planar T* 85mm f/1.4 Pro: Colori, tridimensionalità e plasticità, ghiera di messa a fuoco fantastica e precisa, senso di solidità generale, design eccellente. E' un piacere per gli occhi vederlo attaccato alla propria reflex. Contro: Difficile messa a fuoco con grandi aperture, anche nelle fotocamere full frame il vetrino di messa a fuoco non è progettato per il manuale e il pallino verde di conferma non è preciso come ci si aspetterebbe. Si può provare cambiando schermo di messa a fuoco (reflex permettendo) ad esempio con un Katz eye, ma non sarà mai come avere una reflex analogica progettata per la messa a fuoco manuale e il rischio di miss focus a tutta apertura è molto forte, soprattutto nei ritratti. Richiede molta pratica e dedizione. Opinione: E' un obiettivo che ti fa venir voglia di uscire a fotografare, è bello da maneggiare e da vedere, i risultati che produce sono commoventi nei colori (ha uno shift tutto suo) e nella resa generale ma il nikon 85 1.4 D è più "incisivo" e tutt'altro che surclassato da questo zeiss. E' "l'ottica da ritratto" e per assurdo la difficoltà di messa a fuoco la rende un po' meno attraente da usare a TA, ma non troppo e dopo tanta pratica e diversi fuori fuoco ci si fa l'occhio. Venduto per finanziare il più versatile 24-70. inviato il 25 Settembre 2012 |
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