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Claudio Cortesi
www.juzaphoto.com/p/ClaudioCortesi



avatarAlcuni rumors sono clickbait o, nel tempo, si rivelano vere e proprie bufale?
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 22 Settembre 2023, 23:27


C'è una parte importante della prima pagina di questo forum - e un conseguente numero assai consistente di discussioni - basate su rumors che si rivelano alcune presto, la gran parte dopo mesi o anni, delle vere e proprie bufale. Apro questo 3d con l'intento di limitare questo fenomeno sempre più diffuso in internet.
Invito a partecipare innanzitutto l'amministratore del sito pregandolo di dimostrare coraggio mantendo aperta questa discussione.
Invito anche alla moderazione e a parlare esponendo solo fatti realmente accaduti.
Ecco il primo:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3251352
Il tempo, che è galantuomo, ha dimostrato che nessuna reflex canon è mai esistita ne' è mai stata commercializzata con uno stabilizzatore nel sensore.

Ciò che mi chiedo riguarda le opportunità ma anche la credibilità per un forum di fotografia, che derivano dal rifiutarsi di pubblicare con disinvoltura indiscrezioni che poi si riveleranno vere e proprie bufale, creando ad arte false aspettative negli utenti - da parte di qualche produttore - allo scopo di orientarne in modo fraudolento i comportamenti commerciali.


27 commenti, 1348 visite - Leggi/Rispondi


avatarVita in garzaia
in Articoli il 11 Luglio 2023, 23:27






La prima volta che mi portarono in una garzaia avevo trent'anni. Da Roma ci spostammo a Milano, e da lì partivamo ogni mattina per una località sul fiume Po a circa un'ora di macchina dalla città. Alberi altissimi, in prevalenza pioppi salici e ontani, che su una grande isola ospitavano una numerosa colonia di ardeidi. Era vietato avvicinarsi e dovevamo rimanere sulla strada che percorreva l'argine per fotografare gli ardeidi sullo sfondo del cielo azzurro. Era impossibile riprendere la colonia con immagini significative a causa della distanza.
Recentemente, percorrendo un territorio del sud, ho avvistato una specie che non avevo mai visto in quella provincia, né in inverno né in estate. La prima volta pensai si trattasse di marangoni minori che da sempre nidificano in quei luoghi, poi notai la forma più slanciata del corpo e il caratteristico becco ricurvo del mignattaio. I percorsi erano sempre gli stessi, a intervalli regolari. Feci i miei soliti giri, notando la presenza sui pascoli e nei terreni a riposo di molti più insetti e di zone paludose per l'abbondanza straordinaria di piogge cadute quest'anno praticamente in tutte le stagioni. Triangolando i percorsi dei mignattai, mi diressi verso il mare e individuai in lontananza numerosi guardabuoi e garzette su una pineta costiera. Mi avvicinai lungo una strada d'accesso a un campo e individuai i mignattai che partivano regolarmente dalla colonia per farvi ritorno dopo 15 o 20 minuti.





L'eccitazione era grande e la presenza della specie mi galvanizzo' più delle sgarze ciuffetto e delle nitticore che da sempre fotografo in primavera. Aspettando pazientemente in macchina all'ombra di due grandi alberi, individuai i percorsi abituali di questa specie e presi nota mentalmente di un paio di punti in cui intercettarli avendo la luce alle spalle. Certamente in estate col sole che sale veloce sull'orizzonte, sarebbe stato difficile riprendere in volo i mignattai mostrando tutta la bellezza delle sfumature di colore delle ali, considerato che volavano a non meno di venti metri da terra.
A metà pomeriggio imboccai la strada padronale che conduceva direttamente al gruppo di pini che ospitava la colonia. I terreni erano in parte a riposo, grazie alle nuove norme europee a difesa della biodiversità. Numerosi colombacci volavano su questi terreni cercandovi cibo e un potente coro di cicale si sentiva in lontananza. Percorsi la strada quasi fino al mare dove, pagando per il parcheggio all'ombra dei pini, si poteva accedere ai servizi...


5 commenti, 608 visite - Leggi/Rispondi




avatarInsect In Fligt (i.i.f.)
in Tecnica, Composizione e altri temi il 20 Giugno 2023, 23:04


È noto che la tradizione macro esige insetti immobili buona luce e cavalletto per poter usare tempi lunghi e chiudere il diaframma o effettuare una serie di scatti a diversi punti di messa a fuoco da fondere poi elettronicamente per ottenere un soggetto completamente a fuoco anche se molto ingrandito.

Ma anche l'autofocus delle moderne mirrorless con sensori stacked ha determinato progressi considerevoli. Perciò, in qualche giornata d'inizio estate mi sono dedicato a fotografare insetti in volo lungo un corso d'acqua del complesso della Tolfa. Più esattamente libellule degli ordini Anisoptera (vere libellule)




e Zygoptera ( damigelle o false libellule).




Insomma, il moderno autofocus mirrorless mi ha dato qualche sorpresa perché mi ha permesso qualche sequenza a fuoco anche in volo manovrato e non stazionario.

La mia proposta è perciò rivolta a tutti i fotografi di insetti presenti su Juzaforum: rivoluzioniamo il genere macro sviluppando il genere Insects In Flight. Che ne dite? ;-)


75 commenti, 4548 visite - Leggi/Rispondi


avatarDa CaNikon a SoNykon: esiste un sorta di cartello tra produttori giapponesi di attrezzature fotografiche?
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 18 Maggio 2023, 11:34


Concorrente diretto ? a me sembra che ultimamente Sony e Nikon stiano facendo le stesse cose, ho proprio la sensazione che stia nascendo (o meglio sia già nata da diversi anni) un duo collaborativo, chiamiamolo SoNykon, altrimenti non mi spiego come mai Nikon rincorra Sony in tutto e x tutto senza darle alcun minimo fastidio. Anzi, sembra che Nikon sia la esperta mente e Sony il potente braccio!
scusate l'OT


Prendo spunto da un intervento di un precedente 3d per porre una domanda: in ambito fotografico esiste vera concorrenza tra i grandi competitor giapponesi o vi è un comportamento da cartello, con accordi sottobanco a difesa dei prodotti di ciascuno dei marchi principali?




224 commenti, 8844 visite - Leggi/Rispondi




avatar500 is II e 200-600: confronto di bokeh
in Obiettivi il 22 Dicembre 2022, 18:31


Nell' ultima discussione sull'attrezzatura in naturalistica ( www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4409308 ) sono emerse opinioni molto diverse sul bokeh che si può ottenere con 200-600 - eventualmente con l'ausilio delle funzioni Controllo sfocatura e Campo Sfoca di PS - rispetto al bokeh proprio dei supertele quali il 500 is II che ho posseduto per 4 anni.





Sono rimasto piuttosto sorpreso dal bokeh di questa immagine del 200-600, caratterizzata però da una distanza considerevole dello sfondo; avendo scattato nei medesimi luoghi con gli stessi sfondi e specie sia con telezoom che con 500 is II, posso provare a fare dei confronti. Utilizzerò le immagini post prodotte, quelle relative al 200-600 passate per dxo pure raw e poi in PS. Le immagini relative al 500 is II sono state aperte in digital photo professional e poi elaborate in PS (4 anni fa non usavo programmi di riduzione del rumore di luminanza).





225 commenti, 10589 visite - Leggi/Rispondi


avatarÈ terminata l'era dei supertele in naturalistica?
in Obiettivi il 14 Dicembre 2022, 14:16


Se accanto ai campi di calcio si vedono essenzialmente supertele e qualche telezoom, da due anni a questa parte su juzaforum vengono utilizzati essenzialmente telezoom, preferibilmente leggeri per uso a mano libera. Dalle statistiche del sito oltre 25000 foto sono state scattate con telezoom, mentre solo un supertele compare in classifica con 1200 foto (500 is II) e non è più in produzione.


224 commenti, 10293 visite - Leggi/Rispondi


avatarCrop in fotografia naturalistica
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 13 Settembre 2022, 16:50


In fotografia naturalistica una delle principali difficoltà è avvicinare il soggetto. Per questa ragione chi inizia a fotografare avifauna ricorre spesso al ritaglio, in una sorta di compensazione dovuta alla difficoltà di scattare da vicino ai selvatici, molto elusivi in Italia per la caccia e l'invadenza umana. Escludo di trattare questo problema in questa discussione, perché riguarda le capacità naturalistiche e le abilità di chi fotografa.

Esiste però una seconda difficoltà che riguarda gli scatti in volo: ottenere foto a fuoco di soggetti in volo rapido a distanza ravvicinata. Infatti, man mano che il soggetto si avvicina al fotografo, la sua velocità angolare aumenta con effetto di stressare l'autofocus e di aumentare la difficoltà del fotografo di tenerlo inquadrato nel mirino.
Apro questa discussione su sollecitazione di Andrea ( l'amico Magomaghetto) allo scopo di contribuire a chiarire le ragioni tecniche che determinano il problema e le nuove soluzioni oggi disponibili.





In foto come questa, utilizzare vecchi motori ultrasonici di quarant'anni fa e una reflex - sia pure professionale - costringe a anticipare lo scatto per ottenere qualche immagine nitida, mentre a distanza ravvicinata le foto vengono praticamente tutte sfocate.
Questo dipende dal sollevamento dello specchio che acceca l'autofocus e costringe ad approssimare il punto futuro in cui si troverà il soggetto all'apertura dell'otturatore. A questo scopo il firmware delle reflex utilizza complicati algoritmi che funzionano sempre meno man mano che il soggetto si avvicina al fotografo.
Perciò, finché avevo un'attrezzatura reflex (canon 1dxmkII e 500 is II), ero spesso costretto a scattare da lontano e a croppare il fotogramma con i soggetti più rapidi e piccoli. Anche la copertura dei sensori autofocus nel frame era molto limitata e contribuiva a perdere il fuoco durante la raffica.

Da quasi 4 anni utilizzo una attrezzatura mirrorless con sensori stacked (a9 e a1) e finalmente posso ottenere immagini a fuoco con soggetti in volo a distanza ravvicinata. Perciò le molte centinaia di foto in volo pubblicate con questa attrezzatura da quattro anni a questa parte non sono quasi mai croppate, ma sempre ridimensionate da 9000 o da 6000 a 2400 pixel sul lato lungo del frame. L'unico fattore di crop che utilizzo con ottimi risultati sulla a1 è il crop in camera di 1.5x che fornisce un file apsc di altissima qualità grazie alle caratteristiche del sensore e all'utilizzo della parte centrale dell'immagine.






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avatarSensori stacked: nuove possibilità per i fotografi d'azione.
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 15 Gennaio 2022, 8:42


Apro questa discussione all'alba della commercializzazione della nikon z9 e della canon r3.

Dopo anni di ritardi e forti resistenze verso la tecnologia mirrorless espressa prima nella sony a9 e poi nella sony a1, i due grandi player storici della fotografia si sono adeguati alle nuove straordinarie possibilità per i fotografi d'azione, offerte già dal primo sensore stacked commercializzato nel 2016. Sono un fotografo da decenni specializzato in fotografia di uccelli in volo e sto utilizzando dal 2019 i sensori stacked, realizzando un numero imponente di immagini a fuoco, rispetto a quando usavo 1dxmkII. Il vantaggio di avere lo stesso ritardo di un'ammiraglia reflex (35 millisecondi), e nessun oscuramento del mirino durante la raffica, permette di ottenere scatti straordinari persino con soggetti piccoli e dal volo imprevedibile, insetti compresi.















192 commenti, 18107 visite - Leggi/Rispondi


avatarFotografare uccelli in volo
in Articoli il 20 Marzo 2021, 20:28






Da bambino ero attirato dalla natura e in modo particolare da tutto ciò che avesse un movimento proprio: anche oggi per me la bellezza in fotografia naturalistica consiste in forme e colori in movimento. In particolare insetti e uccelli offrono una varietà immensa di modi di volare e di possibili immagini, a prescindere dalle condizioni di illuminazione. Ho scoperto l'anno scorso che le cetonie dorate vibrano molto nella fase di decollo, non basta 1/4000 di secondo per congelarle.
Iniziai a fotografare da adolescente, cominciando da una marmotta in fuga nel parco nazionale del Gran Paradiso. Superai le difficoltà iniziali con capanni autocostruiti usando cannucce di palude dietro i quali ottenni le prime foto discrete mentre i soggetti erano posati e immobili. Fotografare con la pellicola era dispendioso, e mi dedicai ad aironi e limicoli fotografati davanti a al capanno.
Durante il primo anno alla facoltà di Scienze Naturali, incontrai un signore sulla trentina con un lungo teleobiettivo tedesco che scoprii essere un Telyt 560 mm che faceva incredibili scatti di uccelli in volo. Mi colpì un martin pescatore in volo stazionario che brillava nel cielo blu scuro come un rubino.



Fu un incontro fortunato. Si chiamava Maurizio Baldari e aveva appena venduto una serie di fotografie di uccelli in volo al celebre editore Arnoldo Mondadori.
Fin da quando aveva quattro anni e accompagnava suo padre in palude, aveva praticato la caccia e si era disamorato, assistendo ai comportamenti sregolati di tanti cacciatori negli anni settanta ed era passato a fotografare gli uccelli. Erano i tempi in cui sulle enciclopedie venivano pubblicate foto di uccelli impagliati, e vedere colorate diapositive con anatre e limicoli ripresi in volo, mi sembrò un sogno. Cominciammo a frequentarci unendo la sua grande esperienza di cacciatore ai miei studi di ecologia e comportamento animale. Sul piano fotografico imparai tutto da lui, era comunque molto difficile scattare a 1/500 di secondo e ottenere immagini nitide. Avevo venduto con un compagno di università divenuto oggi ornitologo centinaia di fotografie agli uccelli del parco ornitologico di Paliano, ma erano immagini di uccelli posati e mi riproposi di cominciare a scattare a tutte le specie italiane mentre erano in volo. Più facile a dirsi che a farsi. Cominciai imparando che scattare ad animali che vedono l'uomo e scappano mette ansia in chi le guarda perché i soggetti comunicano con il piumaggio stretto al corpo ed il collo teso il loro...


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avatarPolitiche commerciali Sony/Nikon/Canon
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 04 Marzo 2021, 21:57


Questo 3d è orientato a informare correttamente e approfonditamente gli utilizzatori di attrezzature fotografiche. Lo scopo è spendere bene i nostri soldi e scegliere in un modo responsabile.

Apro questa discussione invitando alla massima obiettività e moderazione chi vorrà partecipare. Si sa che le politiche industriali possono essere inclusive o mirare ad escludere i produttori terzi.
Possono garantire la riparazione delle vecchie attrezzature indefinitamente, oppure mirare a una sorta di obbligo di sostituzione con l'ultimo modello.
Per ultimo si può tendere più o meno alla miniaturizzazione, a vantaggio della trasportabilità e maneggevolezza.

Per evitare e prevenire qualsiasi intervento polemico o di parte, limitiamoci a pubblicare ciò che conosciamo dell'assistenza, caratteristiche e possibilità delle nostre attrezzature.


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Attrezzatura: Sony A1, Sony A9, Sony FE 200-600mm f/5.6-6.3 G OSS, Canon EF 17-40mm f/4.0 L USM, Canon EF 70-200mm f/4.0 L USM, Sony FE 1.4x (Per vedere le statistiche di fotocamere, obiettivi e ISO più utilizzati da Claudio Cortesi, clicca qui)

Interessi: Tutte le scienze naturali, in modo particolare geografia fisica, ecologia e comportamento animale.

Fotografo la natura dall'adolescenza, la osservo da quando sono nato.




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