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Otto72
www.juzaphoto.com/p/Otto72



avatarCrop o moltiplicazione - parte 2
in Obiettivi il 04 Giugno 2022, 8:32


Visto che argomento sembra interessare, apro la seconda parte.
Si riparte da qui: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4254881&show=16

Dove tieni fermo il campo inquadrato.
Ma a cosa serve praticamente?
A livello di risultati avrai sempre che all'aumentare della ;-)distanza e del numero dei vetri che metti in mezzo tra soggetto e sensore il risultato peggiorerà un poco.
A livello pratico che situazione di ripresa stai simulando?

Sbaglierò io ma il tema dovrebbe restare piuttosto quello di tenere fermo il punto di ripresa e ritagliare o meno fino a ottenere lo stesso campo inquadrato.
Che è quello che di norma accade.
Usiamo gli extender quando non ci possiamo avvicinare, altrimenti ci avviciniamo.

Quella che suggerisco io è LA prova più importante nell'uso reale per comprendere la bontà del sistema sensore+ottica+tc, perché accade che magari non riusciamo ad avvicinarci a 4mt per fotografare il martino con il 500 liscio (ma NON a tutta apertura…), che sarebbe la situazione ideale, e vogliamo capire quanto sacrifichiamo in qualità se ci appostiamo a circa 6mt (1.4x) o 8mt (2x), distanze meglio accessibili ai più.
Era riferita alla perdita di risolvenza apprezzata nell'uso reale, ossia utilizzando sensori veri e non al limite delle prestazioni dell'ottica; non strettamente alla questione crop vs moltiplicatore.




222 commenti, 11821 visite - Leggi/Rispondi


avatarQualità tecnica della musica: meglio ieri che oggi?
in Computer, Schermi, Tecnologia il 14 Maggio 2022, 10:44


Complice il cambio di alcuni dei componenti principali dell'impianto (ampli e diffusori) deputato alla riproduzione della buona musica, mi è venuta la voglia di tornare ad acquistare qualche CD, pratica abbandonata credo un decennio fa, forse anche più.
Nel frattempo il modo di fruizione della musica si è rivoluzionato, oramai imperversa la musica liquida, gli mp3 sono il nuovo standard per l'ascolto a tutti i livelli, salvo una oramai sparuta nicchia che si divide il mercato dell'alta risoluzione e del vinile.
Insomma, mi sono accattato una decina di CD, facendo un "fritto misto" tra acquisti in negozio ed online, musica di nuova uscita e vecchie glorie del passato (dove magari avevo perso il CD, probabilmente rimasto dentro una delle automobili nel frattempo cedute...), generi più "commerciali" e di etichette di nicchia.

Tra i CD di nuova o recente uscita, mi sono portato a casa il nuovo Blessings & Miracles di Santana (probabilmente la copertina vivace mi ha attirato MrGreen), il nuovo CD della Ruggiero con la reinterpretazione di brani di un passato non troppo lontano (post Matia Bazar, per intenderci), il doppio di John Williams del concerto live al Vienna Musikverein del 2020, la riedizione del 2005 in SACD di Brothers in Arms (che mi accompagnava sempre ai tempi in cui, 18enne e squattrinato, armeggiavo con l'impianto in auto, ovviamente usato e raffazzonato) ed un paio di CD recenti dell'etichetta Velut Luna, con le cover di alcuni brani pop/rock famosi.

Il primo ad andare sul platorello del Naim è stato proprio Santana: bassi profondi, medi lucidi ed alti scintillanti, anche con il pre a -22db già in sala il volume è ai limiti dell'accettabile per i vicini; dinamica però ai minimi termini, praticamente un livello costante. Ascoltabile tutto sommato anche con una buona soundbar, o un impiantino HT con satelliti-cacchina-ma-tua-moglie-non-rompe, se non si hanno grandi pretese...

Dopo una ventina di minuti mi annoio, e decido di passare a qualcosa di conosciuto: è il turno di Brothers in Arms, in un'accesso di nostalgia vado subito alla traccia due (Money for Nothing), cavolo non si sente nulla, giro la manopola del volume di 10db e dopo poco l'assolo di chitarra di Knopfler irrompe nella sala con tutta la sua potenza. Proseguendo nell'ascolto, anche The Man's Too Strong solletica bene i diffusori, foraggiati dall'inesauribile finale Primare.
Il master digitale del 1985 (il CD credo sia uno dei primissimi DDD, se non proprio il primo...) rimasterizzato vent'anni dopo sotterra, alle mie orecchie, la registrazione del 2021 del precedente CD, con un coinvolgimento imparagonabile. Lascio andare il CD dei Dire Straits fino alla fine...

L'ascolto successivo (il giorno dopo) è per il CD della Ruggiero, mi avvio con maggiori speranze ma anche questa volta resto abbastanza deluso, bella voce (non potrebbe essere altrimenti) ma il solito livello mediamente elevato con scarsa dinamica.
Tutt'altra musica con il CD "Illegalove 2" di Velut Luna (ho sempre apprezzato la qualità tecnica della loro produzione, quella artistica a volte molto, altre meno), gli strumenti vengono resi in modo impeccabile, ottime le voci e la compressione assai limitata invita ad alzare il volume nei pianissimo. Oltretutto la selezione dei brani è per i miei gusti azzeccata ed anche questo disco scorre via piacevolmente sino alla fine.

Ultima prova, il CD dove avevo riposto le maggiori aspettative, quello dei filarmonici di Vienna diretti da John Williams, che si cimentano con alcune delle colonne sonore più famose. Questa volte non resto deluso, la grande orchestra è lì in tutta la sua immanenza ed i pur onesti woofer da otto pollici fanno fatica ad assecondare i passaggi più impegnativi. Avevo letto delle buone recensioni su questo disco, addirittura considerato un riferimento assoluto per il genere; tuttavia, avendo appoggiato lì vicino un CD della stessa etichetta (DG) di oltre 30 anni fa - Beethoven, sinfonia n. 9 con i Berliner diretti nel 1990 da Giulini, la mia preferita insieme a quella di Solti del '72) - il confronto mi viene naturale, e il secondo movimento ha una dinamica che nulla ha da invidiare ai pezzi di John Williams, registrati oltre 30 anni dopo...
Ho scaricato anche dei brani ad alta risoluzione (96-192Khz, 24bit) e onestamente faccio fatica a trovare differenze con le migliori registrazioni per CD, né in cuffia né ascoltando con l'impianto che comunque non è propriamente un modello "base"; poi - ma questa è un'ovvietà - ci sono ottime registrazioni in formato 44/16 che suonano meglio di alcune in hi-res, che si rivelano solo poco più che discrete, ma come per la fotografia la PP nella maggior parte dei casi fa la vera, capitale differenza, credo che le scelte in fase di missaggio e mastering incidano più del formato.

Mi sono fatto l'idea - personale, che non voglio ammantare di verità assoluta, sia chiaro - che la maggior parte delle moderne registrazioni siano fatte per andare benone, o almeno benino - in versione ovviamente mp3 - anche sugli smartphone con le cuffiette, sulle "casse" bluethoot che si possono portare anche a bordo piscina o nelle soundbar a corredo delle TV, attraverso le quali ritengo si consumi una buona parte degli ascolti domestici; trenta o quaranta anni fa, nel "salotto buono" di molte abitazioni un impianto composto almeno di amplificatore jap da una 50ina di watt per canale e dei diffusori magari non raffinati ma comunque di dimensioni normali albergava.

Quindi livello medio elevato, compressione ai massimi livelli, estremi belli in evidenza e alla via così. Ovviamente la Nona o il Concerto n. 2 di Rachmaninov che sto ascoltando ora (Ashkenazy al piano, diretto nel 1963 da Kondrashin in un'ottima rimasterizzazione Decca 24/96), sulla soundbar o sulla cassa portatile JBL (che pure uso con soddisfazione nelle presentazioni) nemmeno si sentono partire, ma non credo importi a molti.

Le buone registrazioni, nelle quali in passato si poteva incappare anche per dei dischi di grande diffusione/successo (vedi Brothers in Arms, ma anche qualche disco dei Pink Floyd, De Andrè, e altri) mi sembrano oggi ancor più che allora confinate a generi come la classica, il jazz e soprattutto perseguite da piccole etichette destinate ad un ancor più ristretto pubblico.
Insomma, la famigerata "loudness war" mi pare tutt'altro che finita, nell'ultimo decennio si è imposta a mio avviso prepotentemente, anche più che in passato, quando pure aveva fatto diversi danni (ho riascoltato alcuni CD dei Litfiba o di Ligabue, e non mi sono piaciuti affatto, in macchina col sub Cool suonavano invece...)
Mi tengo stretti gli LP e soprattutto i (buoni) CD che ho acquistato sul finire degli anni '90 e primi 2000, magari con pazienza farò il ripping con qualche programma che permette anche di ovviare agli errori in fase di lettura, e me li sento fino al trapasso...MrGreen

Che esperienza avete voi?



224 commenti, 6847 visite - Leggi/Rispondi


avatarMicro 4/3: alternativa reale al FF? parte 2
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 22 Marzo 2022, 22:04


Visto l'interesse dimostrato per la discussione, e perché devo ancora pubblicare il confronto in bassa luce Cool (questa volta senza "trucchi"), apro la seconda parte.
Si riparte da qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4200688&show=15

Come al solito, vi prego di mantenere la discussione nel perimetro di un civile confronto; sono ammesse punzecchiature, interventi goliardici (nei limiti del gradevole) ma insulti, offese alla persona e perculamenti di bassa lega non sono graditi, ricordo che partecipare non è obbligatorio.;-)


224 commenti, 8340 visite - Leggi/Rispondi


avatarMicro 4/3: alternativa realmente possibile alle ML fullframe?
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 21 Marzo 2022, 2:22


Da qualche settimana, ho affiancato al corredone Canon fullframe (un misto tra ottiche RF ed EF, capitanate dalla ottima R5) un più piccolo, sfizioso e portatile "corredino" Olympus, imperniato sulla em1mkIII, ultima evoluzione delle fotocamere della casa pre-stacked (oramai il sensore stacked è lo spartiacque, la "velocità curvatura" MrGreen della moderna civiltà fotografica).

Per ora ho resistito (abbastanza) alla tentazione dell'ipertrofismo, e mi sono fermato ad un corpo macchina e tre obiettivi, 12-45Pro, 40-150/2.8 Pro e Sigma 56/1.4.

L'idea è quella di ridurre le uscite in cui mi caricherò l'attrezzatura Canon, limitandone l'uso a specifiche situazioni e sfoltendo il corredo di conseguenza (magari in modo...radicale! MrGreen).

Oggi ho approfittato del solito pranzo domenicale in famiglia dalla suocera e, complice una bella giornata di sole, mi sono dilettato in qualche scatto perlopiù in giardino (ma non solo), alternando il nuovo corredo Olympus con il più conosciuto set-up Canon (che prevedeva per l'occasione 28-70, i due 85RF, 70-200 e 100-500).

In questi giorni, all'indomani dell'arrivo anche in casa m4/3 di una fotocamera di ultima generazione, è tornato in auge un grande classico del forum, "Davide contro Golia", ossia il piccolo micro che si scontra con le corazzate fullframe, guidate dagli instancabili alfieri del formato.

Voglio quindi, in qualche modo, partecipare alla risoluzione del caso Cool, e ho pensato di postare un po' di foto a caso, un fritto misto e vedere chi riesce a riconoscere le foto fatte con il piccolo sensore Olympus.

Le foto sono scatti familiari senza troppe pretese, sviluppati in ACR senza ulteriori plugin o lavorazioni in PS, ho scelto di usare un solo rapporto tra i lati (4:3, che a me piace di più) per tutte, ed ho cercato per quanto possibile di uniformare il bilanciamento del bianco, e di conseguenza i colori. Esportate in jpeg ad alta qualità con lato lungo 4k.

Eccole a voi, vediamo chi se la sente di giocare in questa discussione (che mi auguro resti su toni leggeri):

1. i.postimg.cc/K8KcpT0x/CHALLENGE1.jpg
2. i.postimg.cc/MGV6qSkL/CHALLENGE2.jpg
3. i.postimg.cc/kGXqQRVr/CHALLENGE3.jpg
4. i.postimg.cc/6q2wbJhz/CHALLENGE4.jpg
5. i.postimg.cc/3wzHybhv/CHALLENGE5.jpg
6. i.postimg.cc/XNf0J8zr/CHALLENGE6.jpg
7. i.postimg.cc/pLTNstXj/CHALLENGE7.jpg
8. i.postimg.cc/Hn2Kt6q3/CHALLENGE8.jpg
9. i.postimg.cc/xdz4ZjrX/CHALLENGE9.jpg
10. i.postimg.cc/XN8DmDPk/CHALLENGE10.jpg
11. i.postimg.cc/Hsvvs8dJ/CHALLENGE11.jpg
12. i.postimg.cc/nc7Mn5yN/CHALLENGE12.jpg
13. i.postimg.cc/zBk0mVxG/CHALLENGE13.jpg

Buon divertimento e grazie a chi vorrà partecipare! Sorriso













223 commenti, 11554 visite - Leggi/Rispondi


avatarOlympus 17 f/1.2 Pro o 20 f/1.4 Pro?
in Obiettivi il 18 Marzo 2022, 21:05


Con il "corredino" MrGreen Olympus ci sto prendendo gusto, e dopo aver preso un trittico che mi ha sorpreso per qualità (12-45 Pro, 40-150 f/2.8 Pro e Sigma 56 f/1.4) volevo una lente per la sera da abbinare al Sigma, il quale mi copre egregiamente le focali mediotele.
Ci sarebbe l'eccellente 17 Pro ma è grosso, pesante e costoso; mi incuriosisce di più, anche come focale (ho sempre voluto provare un 40mm su FF) il nuovo 20 1.4 Pro di cui leggo recensioni positive.

Datemi un motivo per NON MrGreen prenderlo domattina, quando passerò in negozio dove ho visto lo hanno disponibile...


42 commenti, 1877 visite - Leggi/Rispondi


avatarSony a1, Nikon Z9, Canon R3: prestazioni af delle ammiraglie stacked
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 04 Febbraio 2022, 18:42


Visto che oramai le fotocamere (anche la Z9, ultima arrivata) sono in mano a diversi utilizzatori, ho cercato del materiale più "fresco" in rete.

Ritengo che uno dei comparti "core" di questo genere di fotocamere (anzi, forse il più importante) sia quello relativo all'autofocus.
Questo video mi pare molto ben fatto:



Da Canonista soddisfatto, ed ex-utilizzatore "affascinato" dalle Sony, nonché non conoscendo il francese e quindi apprezzando soprattutto quello che si vede, e non i commenti di chi lo ha realizzato, non mi trovo nelle conclusioni: la Nikon ne esce veramente a testa altissima. Chapeaù.





131 commenti, 9007 visite - Leggi/Rispondi


avatarAutofocus, ultima frontiera: Canon R3, Nikon Z9, Sony a1 pt.3
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 06 Gennaio 2022, 10:33


Apro la terza parte della discussione, visto che per inutili bisticci e prese in giro (che sono certo continueranno ad essere sanzionati con uguale fermezza in altre discussioni ;-)) si è prematuramente conclusa.
Si riparte dunque da qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4135125&show=14
Cerchiamo di restare il più possibile attinenti al tema, che è interessante soprattutto ora che iniziano ad arrivare i primi feedback nell'uso delle due nuove ammiraglie Nikon (Z9) e Canon (R3) da parte degli utenti "normali", mentre prima avevamo avuto soprattutto ritorni dagli ambassador/youtuber che hanno una visione quasi sempre di parte.

Tornando ad un argomento trattato di recente, ossia il fatto che la tecnologia DualStream introdotta dalla Z9 possa aver superato una delle caratteristiche delle mirrorless, nelle quali il sistema af e soprattutto il tracking perde efficacia al diminuire della luminosità del soggetto nel display/mirino, conseguente o ad una illuminazione scarsa, oppure ad una forte sottoesposizione (imposta dalla fotocamera o dal fotografo), ho trovato questo:



Da questo video mi pare che poco sia cambiato, sicuramente è migliorata la tolleranza alla sottoesposizione (che nelle precedenti Z non era per me il massimo) ma man mano che il soggetto diventa davvero scuro, perché chi riprende imposta una terna espositiva estrema (che non significa cambiare la luce sulla scena, la quale non è così scarsa) il sistema degrada proporzionalmente le capacità di riconoscere/agganciare.
Quindi mi sento di escludere con ragionevole certezza una esposizione "dedicata" al sistema autofocus.


224 commenti, 11197 visite - Leggi/Rispondi


avatarAutofocus, ultima frontiera: Canon R3, Nikon Z9, Sony a1 pt.2
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 04 Gennaio 2022, 14:20


Visto l'interesse sul tema, apro la seconda parte!
Si riparte da qui:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4132615&show=16
Mi raccomando cerchiamo di evitare inutili risse.;-)


202 commenti, 9236 visite - Leggi/Rispondi


avatarAutofocus, ultima frontiera: Canon R3, Nikon Z9, Sony a1
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 01 Gennaio 2022, 23:19


Visto l'interesse suscitato sul tema dell'autofocus, la cui efficacia è assolutamente dirimente nel giudizio di fotocamere votate all'azione come lo sono le ultima ammiraglie Canon (R3), Nikon (Z9) e Sony (a1), apro una discussione dedicata in cui ci si potrà confrontare, anche con "passione" ma sempre, mi auguro, con rispetto reciproco e voglia di mettersi in discussione.

L'ultima frontiera (ho spudoratamente preso spunto dalla nota serie di esplorazione spaziale per il titolo Sorriso) dei sistemi moderni è sicuramente costituita da algoritmi di riconoscimento del soggetto sempre più sofisticati ed affidabili.

Pioniera di questa tecnologia è stata Nikon dai tempi delle DSLR, con il sistema implementato già nel lontano 2007 dalla D3 con il tracking 3D concesso dal suo modulo af a 51 punti.
Il sistema si è evoluto anche nelle DSLR, culminando sulla D6 con la possibilità di seguire l'occhio (con un'efficienza ridotta ma che per me resta sempre un mezzo miracolo) nonostante una risoluzione del sensore rgb associato al modulo af, di risoluzione veramente minima.

Le ML hanno da subito potuto contare su un vantaggio capitale, ossia la possibilità di analizzare la scena con il sensore d'immagine, molto più grande, con più risoluzione ed un rapporto snr incomparabile con i sensorini RGB originariamente deputati alla misurazione dell'esposizione.

Una svolta è stata senza dubbio l'introduzione dell'eye af, una funzione che ha infiammato innumerevoli discussioni, dividendo la platea tra gli entusiasti della prima ora ed i puristi ad oltranza (che però sono poi saltati in stragrande maggioranza sul carro Cool non appena il proprio brand ha sposato la causa, ma vabbè...) e la cui efficienza è stata vivisezionata, anche (e forse, soprattutto!) in questo forum.

Successivamente, ha fatto la comparsa il riconoscimento dapprima degli animali domestici (cane, gatto, suocera...no quello è feroce MrGreen) per poi essere esteso anche alla fauna più wild , possibilità gradita soprattutto dagli avifaunisti che vi hanno trovato una comodità in più nel seguire gli sfuggevoli volatili.

Ma nemmeno chi pratica fotografia di sport è stato dimenticato, e così è possibile demandare alla fotocamera il compito di trovare e seguire l'auto, la moto ed il pilota; nonché, per coloro che vogliono distinguersi dalla massa, l'estroso tracking dei treni e degli aerei (questo in realtà lo trovo furbo, la ripresa di airshow è molto diffusa).

Viste le origini di questo forum, che nasce con forte vocazione alla fotografia naturalistica, inizierei la discussione mostrando alcuni esempi di cosa le nuove ammiraglie possono mettere in campo in quella che considero una delle situazioni più sfidanti, ossia la fotografia di avifauna.

Approfitto di alcuni video recentemente proposti in altre discussioni, per me sufficientemente probanti circa le capacità delle tre fotocamere oggetto della discussione, che potrà comunque essere estesa anche ad altri modelli comunque rappresentativi delle diverse case.

Per la Canon R3, ho trovato questi esempi:





Anche per la Nikon Z9, qualche video:






(quest'ultimo va aperto solo su youtube)

Per la Sony a1, ho trovato, tra gli altri, questi:







Di video della R3, dedicati all'avifauna, non se ne trovano effettivamente moltissimi, questo mi fa supporre che la relativamente bassa risoluzione, e la presenza "in casa" della R5, la renda meno appetibile per il genere rispetto a fotocamere come a1 e Z9...la Canon è probabilmente più votata allo sport ed altri generi meno "affamati" di mpx.

Sono benvenuti i contributi di tutti coloro che trovassero questa discussione in qualche modo, per loro, interessante, estendendo poi l'analisi delle prestazioni dell'autofocus anche ad altri contesti (ritratto, sport tradizionali/di squadra o motoristici, etc.).

Scoraggio come sempre la partecipazione a troll, provocatori seriali, perbenisti dalla doppia morale, ai quali sarà risposto a tono e che verranno, più prima che poi, esclusi.


226 commenti, 18869 visite - Leggi/Rispondi


avatarNikon Z9, Sony a1/a9II, Canon R3: sensori stacked alla frusta
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 30 Dicembre 2021, 20:02


Visto l'interesse che ha riscontrato la discussione www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4129381&show=1 sulle misure recentemente pubblicate da Photonstophotos su gamma dinamica e rumore della nuova ammiraglia Nikon, ne apro il naturale prosieguo estendendo già dal titolo la discussione alle altre fotocamere che si affidano alla medesima tecnologia stacked.

Parliamo quindi della Nikon Z9, appunto, della Canon R3 - queste sono le prime fotocamere dei due marchi storici ad adottare tale tecnologia - e delle Sony a1 e a9II, quest'ultima diretta discendente della oramai "leggendaria" a9, capostipite di quella che secondo me è stata la vera rivoluzione della fotografia digitale degli ultimi 10 anni almeno, rendendo la fotografia assolutamente silenziosa una solida realtà, e permettendo di pensionare (per la dipartita, ci vorrà molto più tempo, sempre che accada) lo specchio ribaltabile che ci aveva accompagnato per decenni.

Fotocamere caratterizzate, tutte, da un comfort di visione a mirino prima sconosciuto, dove viene eradicato il problema del blackout (il quale affligge anche le DSLR, dove non è in alcun modo sanabile se non con l'utilizzo di specchi traslucidi) e si garantisce una visione fluida in ogni condizione di ripresa, dal semplice inquadrare sino allo scatto a raffica.

Tanta velocità ha, sin dalla prima Sony a9, comportato qualche compromesso sulla "qualità d'immagine", o meglio, sulla capacità di gestire le situazioni più difficile, che si tratti di scene ad alto contrasto piuttosto che livelli di illuminazione i quali impongono l'uso di alte ed altissime sensibilità.

Tuttavia, in moltissimi hanno (secondo me giustamente) ritenuto tali compromessi - di entità contenuta, ad essere onesti - assolutamente accettabili e largamente compensati dai benefici della nuova tecnologia.

Come vanno dunque queste fotocamere? Si potrebbe dire bene ma non benissimo, per seguire una certa moda mainstream, ma in realtà proprio gli ultimi modelli hanno ridotto ancora di più il gap con le fotocamere più "tradizionali", anche quelle più specializzate nell'ottenimento della migliore qualità di immagine.

Uno dei siti di riferimento è photonstophotos.net/ , dove il buon Bill Claff, con pignoleria e competenza, "sevizia" ogni nuovo sensore per vedere cosa gli si possa tirare fuori.

La prima misura su cui, puntualmente, sono puntati gli occhi di tutti, e per le quale si scatenano spesso guerre che al confronto la battaglia di Stalingrado appare una semplice mano di Risiko MrGreen, è la capricciosa Dynamic Range , che in passato ha mietuto vittime anche eccellenti.
Ma le ammmiraglie stacked, non si fanno intimorire e si difendono tutte con onore:





photonstophotos.net/Charts/PDR.htm

Queste sono le potenzialità massime di questi sensori nella loro reale implementazione; tra le fotocamere, la Z9 è l'unica ad aver rinunciato completamente all'otturatore meccanico, che invece le altre ancora possono sfruttare per massimizzare le prestazioni al livello di gamma dinamica. Le differenze sono tuttavia contenute, usate in otturatore elettronico le prestazioni delle quattro fotocamere si livellano ancora di più.

Si confermano quindi ottimi strumenti estremamente versatili, con una vocazione a certi generi (sport, azione in genere) più sfumata e dove i compromessi del passato (penso a Nikon D5, Canon 1DX, che a bassi iso non brillavano esattamente, perché non gli era loro richiesto) sono stati in larga parte superati.

Credo che non siano affatto lontani i tempi in cui questa tecnologia approderà su fotocamere "mid price" (per quello che significa ora, purtroppo) per poi essere adottata, a cascata, anche sui modelli più abbordabili.
Insomma, secondo me la via è questa, ed indietro non si torna, casomai si guarderà avanti con il GS che tuttavia, visto il livello raggiunto dalle ultime uscite (soprattutto Sony e Nikon) non lo vedo più così urgente. Certo, il sync di 1/8000 Cool popola ancora i sogni bagnati di più di un utente...MrGreen

PS: per evitare sgradevoli ma inevitabili operazioni di "bonifica", prego i non interessati a rivolgersi altrove; sono certo che troveranno discussioni ed utenti più affini alla propria sensibilità. Qui vige la regola della zero tolerance verso troll, fanboy e provocatori seriali. Patti chiari, lunga amicizia. ;-)





198 commenti, 11107 visite - Leggi/Rispondi


avatarNikon Z9: primi test di gamma dinamica e rumore su Photonstophotos
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 29 Dicembre 2021, 9:12


Qualcuno ha raccolto l'invito di Bill Claff su Dpreview a fornirgli i raw (per le sue accurate misurazioni, ne servono circa un migliaio) della Z9 e così sul noto sito Photonstophotos sono comparse le misure di gamma dinamica e rumore della nuova ammiraglia Nikon:
www.photonstophotos.net/Charts/PDR.htm#Canon%20EOS%20R5(ES),Nikon%20Z%





nel link e nella foto sopra, si possono vedere le ultime bigmpx "veloci" a confronto, per Canon ho inserito la R5 usata con otturatore elettronico in quanto non ci sono - ancora - fotocamere con sensore stacked ad alta densità nella line-up del marchio. Per termine di paragone, ho aggiunto la Sony a7r3, fotocamera dal readout "lento" e ancora il riferimento nell'intorno dei 40-50mpx.

Non ci sono sorprese, la prestazione è più che buona soprattutto considerando il tempo di lettura record del sensore, fino a 100ISO la curva è praticamente sovrapponibile alla Canon usata con otturatore elettronico (che però, in questa modalità, va a 12bit) ma la z9 per i paesaggisti ha il plus dei 64ISO nativi che consentono di gestire al meglio anche situazioni ad altissimo contrasto.

Alle alte sensibilità l'ammiraglia Nikon paga qualcosa alle altre iperpixellate, ma sono comunque differenze contenute in circa mezzo stop, quindi difficilmente apprezzabili nell'uso reale. Il cambio di gain avviene, come per la a1, attorno ai 500-640 ISO.

La a1 sembra non pagare invece nulla o quasi in termini di DR nonostante adotti anche lei un sensore stacked ad altissima velocità (la divide dalla Z9 una differenza di meno del 4%, 260 vs 270ms), offrendo misure ottime a tutte la sensibilità, confermandosi come il miglior sensore all-around tra quelli stacked.

Allargando il confronto alla nuova ammiraglia Canon R3, che si ferma a 24mpx e mostra un tempo di readout inferiore (1/180s), si nota come usando entrambe le fotocamere con otturatore elettronico - situazione che ne caratterizzerà l'uso nella stragrande maggioranza dei casi - le misure sono simili, con differenze contenute alle sensibilità più basse nel mezzo stop, tranne a 400ISO dove la Canon opera il cambio di gain e la differenza si dilata fino allo stop.





nel confronto, ho inserito anche le misure risultanti per la R3 e la R5 quando usate con otturatore meccanico (visto che hanno questa possibilità), e si nota come per entrambe il vantaggio è apprezzabile soprattutto alle sensibilità più basse, con la R5 che somma anche il tempo di lettura del sensore più lungo, e prevedibilmente stacca un po' le altre due.

Forse, se anche la z9 avesse mantenuto l'otturatore a tendine, avrebbe potuto offrire un quid in più, ma visto il target di destinazione della fotocamera (votata all'azione) e la possibilità di utilizzare i 64ISO, questo piccolo gap ritengo non costituirà praticamente mai un limite.

Nel test del rumore, la situazione rispecchia grossomodo quanto riscontrato nelle misure di DR, con le fotocamere tutte in grado di offrire prestazioni ottime, con le due Sony che mostrano il minor rumore (soprattutto la a7r3, senza sorprese) e la Z9 leggermente più rumorosa, soprattutto a bassi ISO.
www.photonstophotos.net/Charts/RN_ADU.htm#Canon%20EOS%20R5_14,Nikon%20





In sostanza, un'ottima prestazione per la nuova ammiraglia Nikon che sebbene non raggiunga le prestazioni top della a1 - si vede evidentemente la maggior esperienza di Sony nei sensori stacked sia rispetto a Nikon che a Canon - è in grado di affrontare senza timore ogni situazione di ripresa, dalle più semplice alle più sfidanti.






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avatarMirini elettronici: tecnologia, evoluzione, stato dell'arte - pt. 3
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 20 Dicembre 2021, 21:36


Apro la terza parte della discussione sui mirini elettronici, uno dei componenti più importanti delle fotocamere mirrorless, che stanno (lentamente) succedendo alle reflex, le quali manterranno a lungo diversi appassionati ritengo, soprattutto, per la diversa visione offerta proprio dal mirino ottico.

Distantissimi della resa di un buon OVF fino a qualche anno fa, i mirini elettronici hanno avuto uno sviluppo importantissimo negli ultimi anni, raggiungendo prestazioni che sebbene ancora non li possano far definire "uguali" ad un mirino ottico, ne hanno esteso notevolmente le situazioni in cui risultano, comunque, perfettamente utilizzabili e anche migliorato decisamente il comfort.

La secondo parte www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=4119111&show=15 si era chiusa con le considerazioni su uno dei parametri ora in voga, la luminosità, per la quale ho constatato che mirini da migliaia e migliaia di euro, destinati a cinecorder professionali che ne costano decine di migliaia, dichiarano valori da tre a dieci volte inferiori ai più popolari ed economici modelli montati sulle moderne mirrorless.

C'è dunque un motivo per questa enorme differenza? alla fine sono sempre strumenti per inquadrare, che siano video o foto.
In effetti, pur possedendo una fotocamera con un buon mirino, ma luminoso 1/3 di quelli "ultimo strillo" non ho mai sentito la necessità di alzarne molto la luminosità, nemmeno in situazioni di pieno sole.

Quello che invece ho criticato aspramente, è l'isolamento mediocre dalla luce ambiente che garantiscono alcune conchiglie oculari, tra le quali quella della Canon R5 che uso ora, è sicuramente tra i peggiori.

PS: invito come al solito ad un confronto civile, ironia e battute sono ammesse purché non scadano nel cattivo gusto, nel trolling spudorato, mentre attacchi personali o insulti saranno tollerati molto, molto meno.


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