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Gian Antonio Zapparoli www.juzaphoto.com/p/GianAntonioZapparoli  |
![[Evento]](https://img2.juzaphoto.com/001/shared_files/uploads_avatar/av_18738_56960.jpg) presentazione libro fotografico fra acqua e ariaConferenza, Proiezione, Serata | 21 Ottobre 2022 | Vedi Evento Canon R5 vs. 5DsR in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 04 Gennaio 2021, 13:57 Recentemente ho acquistato una Canon R5 in sostituzione della 1DX2, purtroppo le continue limitazioni alla mobilità, abbinate al maltempo, non mi hanno permesso di poter testare sul campo la nuova arrivata. Le primissime prove le ho fatte in casa per testare la precisione dell'AF della R5, ho montato le varie lenti (tutte EF), combinate anche con gli Extender (1.4x e 2.0x III serie), ho fotografato la mia solita dima di precisione Dslrkit e verificato poi il risultato sul PC. Sul retro di casa mia si estende una campagna a coltivazione agricola ma, fortunatamente, sono presenti alcuni alberi di grosso fusto alla distanza di circa 60 metri dal mio punto di ripresa (rivolto a Nord). Sui rami più alti è solito appostarsi un Gheppio, e questo è diventato il soggetto di prova per la R5, come benchmark ho impiegato la fidata e conosciuta 5DsR alternandola rapidamente sulle varie ottiche. Tutti gli scatti con treppiede, scatto remoto e otturatore elettronico su R5 e blocco dello specchio per 5DsR. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3829249&l=it Le mie prime impressioni: • la calibrazione dell'AF è molto buona, ho riscontrato solo un leggerissimo back focus sul 600 prima serie, era uno degli aspetti che più mi preoccupava visto che non è presente la funzione di calibrazione fine in quanto il Dual Pixel CMOS AF II a bordo, lavora sia a rilevamento di fase che di contrasto, il dubbio è stato fugato, l'AF risponde molto bene, ed è…velocissimo; • il sistema di riconoscimento degli occhi è il Plus della R5, davvero eccellente, anche alla distanza di quasi 60 metri ha riconosciuto perfettamente la testa del gheppio e lo ha seguito senza incertezze, anche se nel mirino il soggetto appariva veramente piccolo; a tal proposito ci si può aiutare ingrandendo l'immagine direttamente nel EVF fino a 10x, quello che è possibile fare solo in live view sulle reflex. • l'AF è velocissimo (sia col 600 duplicato che col 100-400+1.4x), aggancia perfettamente e segue il soggetto in modo esemplare, non rimpiango la 1DX2; • il mirino è molto buono, quasi non noti differenze con quello ottico, solo nel "panning" si nota un certo ritardo; • mi è piaciuto lo scatto con otturatore elettronico, non produce alcuna vibrazione (ne rumore), a differenza di quello meccanico della 5DsR che, anche attivando il blocco dello specchio, continua a vibrare dopo lo scatto. • i file - e qui le differenze con la 5DsR ci sono - appaiono diversi: la risoluzione è simile, ma il RAW R5 è molto più neutro, meno contrastato e meno saturo, il rumore è leggermente più contenuto, direi in vantaggio di un stop, e si presenta in luminanza con grana molto fine e puntiforme, mentre in crominanza è avvertibile oltre i 12.800, le ombre si possono aprire un po' meglio; da tutto ciò ne deriva che lo sviluppo del RAW richiede una post diversa. Queste in sintesi sono le mie prime impressioni, per ora ho testato: • Canon EF 600mm f/4 IS USM • Canon EF 600mm f/4 IS USM +2.0x III • Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM II • Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM II +1.4x III • Canon EF 16-35mm f/4L IS USM • Canon EF 50mm f/1.8 STM (non stabilizzato). 42 commenti, 2996 visite - Leggi/Rispondi Il rovescio della medaglia in Tecnica, Composizione e altri temi il 07 Dicembre 2020, 16:54 Il rovescio della medaglia Dopo diversi anni di divertente e costruttiva frequentazione del sito che, indiscutibilmente, presenta foto di alto ed altissimo livello, ho notato che alcune immagini, pur essedo perfette sotto tutti i punti di vista peccano di tridimensionalità anche se riprese in condizione di luce simile per intensità e direzione e quindi sufficientemente confrontabili (anche per apertura diaframma): incuriosito vorrei confrontarmi su questo particolare aspetto fotografico. Dopo attenta osservazione delle immagini suddette, messe in relazione alla tecnica di ripresa e post-produzione (dichiarate), all'attrezzatura indicata nelle specifiche Exif, ho notato che molte sono volutamente sovraesposte (immagino sempre nei limiti della banda destra dell'istogramma) per ridurre gli effetti del rumore ed evitare in post-produzione la “piallatura” dei dettagli da denoise. Ottima tecnica, da tempo conosciuta ma, se abbinata ad una apertura (anche modesta) delle ombre in ACR produce, a mio avviso, l'effetto negativo di perdita di tridimensionalità del soggetto. Tale caratteristica 3D, maggiormente apprezzabile se l'immagine viene osservata con grandi schermi di qualità e non su piccoli device, rende lo scatto particolarmente reale e collocabile in uno spazio a tre volumi. Per mia esperienza, alcune foto di qualità che osservo nel sito, escono letteralmente dallo schermo, sono vibranti e palpabili, mentre altre, altrettanto belle e perfette sotto tanti punti di vista, rimangono confinate nelle due dimensioni…perché? Come sappiamo, sia nel disegno che nella pittura (classica) è il contrasto tra luci ed ombre e i passaggi di tonalità di colore (es. per i drappeggi) a creare la profondità spaziale percepibile dall'osservatore. Sempre a mio modo di vedere, la ricerca esasperata della riduzione del rumore - che spesso è visibile solo ad ingrandimenti del 200%, e quindi non percepibile nemmeno su schermi da 27''e di qualità professionale - se ottenuta con l'incremento degli EV in ripresa e l'apertura delle ombre oltre i 15 punti positivi in ACR va a discapito della percezione volumetrica dei soggetti, molto puliti dettagliati ma piatti. Altro aspetto non trascurabile con cui vorrei confrontarmi, riguarda le fotocamere: dando per scontato la qualità elevata delle lenti che impieghiamo, che spesso rappresentano il top disponibile sul mercato, notiamo che non tutti i sensori producono immagini con elevata percezione “3D”, a prescindere dalla loro risoluzione. Nelle mie piccole esperienze pratiche con l'uso di diversi corpi (Canon), sia miei che prestati da amici, ho potuto apprezzare in particolare la “vecchia” 5D2, la 1DX II e la 5DSR le quali registrano e restituiscono file con notevole micro contrasto ed elevata variazione tonale del colore (gamut esteso) e quindi ottima percezione 3D dell'immagine; forse non tutte sono eccelse in dinamica ma, notevoli nella ricostruzione spaziale (vuoi che la ricerca esasperata della dinamica abbia influenzato negativamente sulla tridimensionalità?). Anche osservando foto ottenute con fotocamere di altro brand, osannate per la grande gamma dinamica, a volte mi risultano innaturali per l'eccessiva apertura delle ombre e virate verso una sorta di HDR, a tal proposito autorevoli test evidenziano profili ICC molto meno estesi rispetto a quelli Canon (vedi articoli pubblicati da A. Pollastrini su Juza) www.juzaphoto.com/me.php?l=it&p=17647. Voi che ne pensate? 50 commenti, 2634 visite - Leggi/Rispondi sensore FF 5D2 vs APSc 7D in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 20 Maggio 2013, 9:39 Vorrei un parere: da poco tempo mi sono appassionato alla fotografia naturalistica e in particolare all'avifauna selvatica, utilizzo una 5DMk2 con Canon 400mm 5,6 + TC 1,4x iii; secondo la vostra esperienza, come nitidezza e definizione è migliore un'immagine da 5DMk2 croppata all'equivalenza del sensore APSc 22.3x14.9 o l'immagine ottenibile direttamente con una 7D? Facendo alcuni semplici calcoli il n° di MP per mmq della 5D2 è di circa 0,02465 contro gli 0,05417 della 7D quindi in teoria dovrei ottenere maggior definizione ma, l'elevata densità e la dimensione ridotta dei fotodiodi della 7D cosa comporta nella pratica? Vi ringrazio anticipatamente delle eventuali gentili risposte e scusate se l'argomento è già stato dibattuto in questo forum. Buone foto. Gian Antonio 8 commenti, 1386 visite - Leggi/Rispondi | ULTIME 10 FOTO PUBBLICATE
Invia Messaggio Privato Aggiungi Amico Gian Antonio Zapparoli ha ricevuto 784733 visite, 30938 mi piace Occupazione: Chimico Interessi: Fotografia, musica, natura, viaggi. Nella mia famiglia è sempre aleggiata la passione per la fotografia, praticata con semplici macchine fotografiche, per conservare il ricordo di un viaggio, di un avvenimento o delle persone care, niente di più. Ai miei occhi di bimbo era una vera magia vedere il mondo riprodotto su quelle piccole stampe grazie a complicate e misteriose "scatole metalliche" che, ben presto, mi divennero familiari. La vera passione scoppiò, quasi all'improvviso, alla fine degli anni settanta, con il regalo di Laurea: una reflex, la "Pentax ME Super" argento e nera, col classico cinquantino, piccola e semplice ma, ai miei occhi molto professional, in particolare per la tracolla non di serie di grandi dimensioni che avevo montato. Prevalentemente scattavo con pellicola BN e i soggetti erano i più vari; sviluppavo in bagno, con grande disagio e con una modestissima attrezzatura presa usata. Nel 1984, lavorando già da alcuni anni, mi permisi un salto di qualità con l'acquisto della sognata "Nikon FE2 black" corredata di alcune ottiche Nikkor! Abbandonato il BN e affascinato dai meravigliosi colori che restituivano le pellicole per diapositive Kodachrome 50 e Ektachrome 64 Professional, mi dedicai, con grande passione, al paesaggio scoprendo la "magia" del filtro polarizzatore e dei Cokin. Leggevo tutto quello che potevo per migliorare la mia tecnica, ammirando le irraggiungibili immagini pubblicate sui libri dei grandi fotografi italiani e stranieri dell'epoca. La passione e la dedizione erano forti e i risultati che ottenevo mi sembravano buoni, quindi incominciai a proporre "plasticoni" di dia tematiche a diverse riviste italiane del settore e, con grande orgoglio e soddisfazione, incominciarono le prime pubblicazioni. Nel 1987 dalla rivista Geodes ebbi il primo incarico come freelance per realizzare un servizio fotografico su Bornholm, una piccola isola danese nel Mar Baltico; ne seguirono poi molti altri. Fu un periodo molto intenso e ricco di soddisfazioni, ebbi proposte e fui tentato di passare al professionismo ma, alla fine decisi di non buttare a mare tanti anni di studio e una professione frutto di tanti sacrifici, lentamente quindi abbandonai l'ambiente della fotografia, provocando in me una sorta d'inconscio rigetto: per diversi anni non toccai una fotocamera, forse per la paura di dolorosi rimpianti! A distanza di tempo mi resi conto, però, di avere fatto la giusta scelta e che la fotografia, praticata solo per passione, aveva tutto un altro sapore rispetto allo stress, ai sacrifici e alla responsabilità che generava produrre servizi fotografici; probabilmente non ero tagliato per quel lavoro. Non m'interessai più di fotografia. Ripresi solo saltuariamente a usare la mia amata e ormai trascurata FE2 solo in occasione di alcuni viaggi, per riportare un ricordo, o per lavoro, alternandola con una piccola Coolpix. Poi la svolta: nel 2009, in occasione di un viaggio con amici alle Seychelles, acquistai una bridge dell'Olimpus, per avere un apparecchio sempre leggero e di utilizzo immediato, ma più performante della compatta. Al ritorno confrontai le mie immagini con quelle dell'amico che aveva usato una reflex, la Nikon D60, non c'era paragone. Era fatta, dopo poco acquistai una Nikon D5000 con il 18-105 e con la possibilità di utilizzare anche i miei gloriosi Nikkor analogici: il virus, sempre latente, si era risvegliato! Da lì a poco scoprii il mondo, per me totalmente nuovo, del digitale che incominciò ad affascinarmi, anche per le grandi opportunità creative offerte da Photoshop. Ripresi a divorare riviste di fotografia, a studiare e fare pratica; passai alla D300S poi alla D700, fino all'attuale ultima svolta, il passaggio a Canon! Grande importanza alla mia evoluzione fotografica "digitale" la devo in particolare a Juza che, col suo fantastico sito, ormai di "riferimento", mi accompagna nel cammino fotografico intrapreso. La passione è tornata prepotente ma, con un imperativo: photography just for fun!! Registrato su JuzaPhoto il 15 Novembre 2012 AMICI (98/100) |
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