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Obi-Wan Kenobi
www.juzaphoto.com/p/Obi-WanKenobi



avatarAcquisto prossimo obiettivo.
in Obiettivi il 11 Marzo 2021, 15:29


Buongiorno a tutti.
Vorrei acquistare un obiettivo di buona fascia, da abbinare alla mia D7100. Ho optato per un tuttofare, che mi permetta, una volta montato sul corpo macchina, non doverlo togliere troppe volte.
Sarei indirizzato per un 24-70 f 2.8
Tralasciabdo il totem Nikon, per ragioni di prezzo., rimangono il Tamron e il Signa.
Ho letto ottime recensioni per entrambi, il prezzo più o meno si equivale.
Qualcuno mi sa dare qualche ulteriore consiglio o parere tecnico?


25 commenti, 688 visite - Leggi/Rispondi


avatarPanning, consigli per un neofita.
in Tecnica, Composizione e altri temi il 06 Settembre 2019, 15:28


Buongiorno a tutti.
Non avendo mai sperimentato questa tecnica, il Panning, vorrei dei piccoli suggerimenti su di essa, in quanto domani e dopodomani dalle mie parti ci sarà una cronoscalata di moto e vorrei provare a fare qualche scatto.
In verità mi sono documentato, ma quello che ho letto non ha fatto che aumentare i miei dubbi.
In un primo articolo consigliavano di impostare la fotocamera in Priorità di Diaframmi.

In un altro consigliavano la modalità Manuale per avere maggior controllo sulla reflex, oppure Priorità dei Tempi.

Non potendo verificare, per ragioni di tempo, spero ci sia qualcuno che possa darmi dei buoni consigli.
Vi ringrazio fin da ora..
Marco


20 commenti, 968 visite - Leggi/Rispondi


avatarIo ne ho visto cose che voi umani
in Tema Libero il 25 Luglio 2019, 1:27


“Io ne ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi, navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire”.

E' scomparso Rutger Hauer, uno dei volti più iconici del cinema mondiale.
Il volto di Roy batty il replicante di Blade Runner, forse il miglior film di fantascienza di sempre.
Ma la cosa incredibile è che il film era ambientato in un ipotetico futuro; il 2019. Roy Batty terminò la sua vita da replicante nel 2019.
Rutger Hauer ha terminato la sua vita terrena nel 2019.

Riposate per sempre in Pace.



13 commenti, 576 visite - Leggi/Rispondi


avatarStrani puntini...ma forse no.
in Computer, Schermi, Tecnologia il 07 Febbraio 2019, 17:36


Chiedo aiuto a chi è più esperto di me e ha più esperienza.
Questo pomeriggio sono uscito per fare qualche foto, nulla di particolare, qualche paesaggio. Le prime due foto mi sembravano nella norma, poi ho notato che nel mirino si notavano un paio di macchioline scure. Ho pensalo subito al sensore sporco, anche se così all'improvviso mi sembrava strano, e hanno continuato a rimanerci per tutta il tempo ( anche cambiando obbiettivo ). Arrivato a casa ho fatto la pulizia del sensore con il kit dedicato, ho controllato, ma le due macchioline c'erano ancora. Pulito ancora, solito risultato. Ma la cosa davvero strana è che quando sono andato a rivedere le foto scattare su Photoshop, delle due macchioline nessuna traccia. Ho pensato allora fossero solo sul mirino, pulito con cura, ma se inquadro eccole ancora lì…….Qualcuno ha qualche delucidazione da darmi?


14 commenti, 559 visite - Leggi/Rispondi


avatarGrazie a tutti voi.
in Blog il 11 Giugno 2018, 11:46


Sono arrivato qui in punta di piedi, impacciato, spaesato, totalmente a digiuno di ogni nozione fotografica. Per me non c'era differenza tra una reflex e una compatta, termini quali apertura focale, esposizione, profondità di campo erano incomprensibili. E iniziare a più di 50 anni non è mai semplice, qualsiasi cosa si faccia.
E stanotte è arrivata la gradita sorpresa: sono passato a SUPER. E questo lo devo a tutti voi qui del forum, che con i vostri benevoli commenti avete gradito le mie foto, mi avete spesso consigliato e mi avete ancora più esortato a fare meglio.
Direte che in fondo avere lo status di Junior, Senior non cambia di una virgola…..vero, ma sapere che in fondo le tue foto sono anche un po' apprezzate fa sempre piacere, altrimenti non saremmo qua a metterle in mostra e sperare in commenti positivi ( ci speriamo tutti….perché la vanità fa parte dell'animo umano).
So che non diventerò mai un "fotografo" da copertina, ma a me questo basta e avanza, conoscere la fotografia mi ha nuovamente reso libero, scoprire posti nascosti e vivere giornate a una velocità diversa.

Ancora grazie a tutti voi.
Marco.


4 commenti, 273 visite - Leggi/Rispondi


avatarOne Hour Photo
in Tema Libero il 31 Marzo 2018, 12:27


Ieri sera, a notte fonda, ho visto il film One Hour Photo interpretato da un gigantesco Robin Williams, per la regia di Mark Romanek.
Sono rimasto attaccato allo schermo dalla prima all'ultima scena, per un thriller dove la fotografia, ogni fotografia ha un ruolo centrale. Non ci sono morti, ne tragedia come le intendiamo, ma solo la tragedia della vita ordinaria messa in luce solo da una sequenza di fotografie che compongono il puzzle della vita di una famiglia apparentemente ordinaria e felice.
Un Robin William da Oscar, per un film che fa riflettere.
" Le foto di famiglia ritraggono volti sorridenti: nascite, matrimoni, vacanze, feste di compleanno dei bambini. Si scattano fotografie nei momenti felici della propria vita, chiunque sfoglia un album fotografico ne concluderebbe che abbiamo vissuto un' esistenza felice e serena senza tragedie, nessuno scatta una fotografia di qualcosa che vuole dimenticare. "
Se queste immagini potranno mai avere un significato per le generazioni future, sarà questo: io c'ero, sono esistito. Sono stato giovane, sono stato felice e qualcuno a questo mondo mi ha voluto abbastanza bene da farmi una fotografia.
(Dal film In One Hour Photo)






12 commenti, 554 visite - Leggi/Rispondi


avatarLa mostra Fotografica che non ti aspetti.
in Tema Libero il 17 Febbraio 2018, 21:56


Questo pomeriggio ho visitato nella mia città, Volterra, una Mostra Fotografica decisamente non comune. Ha per titolo "Fuori Quadro" e fino al 25 febbraio espone lavori fotografici di utenti con problematiche mentali. Sono rimasto sorpreso, piacevolmente sorpreso, da quello che hanno creato. Hanno seguito corsi di fotografia di base e messo in pratica gli insegnamenti. Ho ammirato foto di paesaggi, che qui farebbero la loro figura. Qualcuno ha voluto fare foto di puro concetto, riassumendo in uno scatto la propria "condizione".
A Volterra abbiamo ancora il ricordo di quello che fu il manicomio e le condizioni in cui erano costretti i pazienti fino alla chiusura.
Pensare che adesso le stesse persone con uguali disabilità vengono seguite in maniera così diversa e gentile mi fa pensare che forse non tunno in questo paese sta andando a rotoli.
Qui spesso ci prendiamo un po' troppo sul serio, vogliamo l'ultimo corpo macchina da 5000 euro, ci vantiamo di avere l'ottica più luminosa a disposizione, ma la fotografia sono anche cose semplici, è un mezzo per esprimere i propri sentimenti. Loro lo hanno avuto a disposizione e lo hanno fatto.
Grazie per l'attenzione.


7 commenti, 468 visite - Leggi/Rispondi


avatarFile in Camera Raw già modificati.
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 01 Febbraio 2018, 1:22


Espongo il mio problema sperando che qualcuno possa darmi una soluzione. Per la PP uso abitualmente Photoshop CS6 e con la reflex scatto naturalmente in RAW (NEF) per Nikon, che poi passo a una prima elaborazione in Camera Raw. Fino a pochi giorni fa tutto normale.
Dopo le ultime uscite fotografiche quando sono andato a caricare i file Camera Raw alcuni risultano già elaborati, a caso, senza una logica apparente. In buona sostanza è come se io avessi già fatto il lavoro con i vari settaggi. Ripeto, non con tutti i file, alcuni sono ancora "grezzi", altri modificati.
E' già successo a qualcuno? Oppure c'è qualcuno che sa spiegarmi il motivo?


0 commenti, 161 visite - Leggi/Rispondi


avatarSigma 10-20mm f/3.5 EX DC HSM
in Obiettivi il 13 Giugno 2017, 0:43


Ho appena acquistato il Sigma 10-20mm f/3.5 EX DC HSM, abbinandolo alla mia Nikon D3000. Premetto che ho iniziato a scattare da qualche mese, per cui ancora intento nell'affinare la tecnica di base e su come sfruttare al meglio il corredo. A parte i soliti scatti paesaggistici, il suo uso principale sarà per foto del genere Urbex, quindi molto spesso scarsa luce e tempi di esposizione lunghi. Grazie a tutti coloro che vorranno darmi qualche prezioso consiglio.


8 commenti, 508 visite - Leggi/Rispondi


avatarDentro le Mura della Pazzia
in Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi il 28 Gennaio 2017, 0:09


Questo non è un Blog, o almeno non nel senso comune del termine. In realtà avrebbe dovuto essere il mio primo Articolo , ma non rispecchiava tutti i parametri e le regole necessarie, ( a riguardo ho scritto un precedente Blog dove spiegavo perchè ).
Juza mi è venuta parzialmente incontro suggerendomi di pubblicarlo nella sezione Blog, dove non ci sono regole specifiche. Così ho fatto ed ecco quello che doveva essere il mio primo articolo.
==========================================================
Ve lo dico subito. Questo non è un reportage di un viaggio, qui non troverete foto di paesaggi scintillanti e variopinti.
Qui domina il grigio, il nero e la desolazione. La stessa desolazione che hanno avuto davanti agli occhi le migliaia di “pazienti”, ma forse sarebbe meglio definirli internati, che hanno occupato L'ospedale Psichiatrico di Volterra. Qui non troverete nulla di bello, ma forse di interessante si.gi mozzafiato, foto con colori scin
Non ne faccio una colpa a nessuno, questo era, l'Ospedale Psichiatrico di Volterra..uno di quelli sparsi in Italia fino al 1978, dove gli internati erano privati di ogni contatto umano per regolamento, almeno fino al 1963, dove perfino gli infermieri erano chiamate “guardie” o “superiori”.
Il primario di turno impartiva ordini al suo staff , gli infermieri eseguivano e i pazienti subivano.
Dal regolamento interno: "Gli infermieri non devono tenere relazioni con le famiglie dei malati, darne notizie, portar fuori senz'ordine lettere, oggetti, ambasciate, saluti; né possono recare agli ammalati alcuna notizia dal di fuori, né oggetti, né stampe, né scritti..."
Mi ci sono voluti molti anni per scoprire questi imponenti padiglioni in disfacimento, questi lunghi corridoi oscuri, vetrate con inferriate da cui passano tenui lingue di sole. E abito a Volterra oramai da ventidue anni, ma l'ex Ospedale Psichiatrico era sempre rimasto come una cosa oramai passata, sepolta nel tempo e nei ricordi di chi ci ha vissuto, in un modo o in un altro..
Fondato oltre 130 anni fa fu ingrandito in tempi successivi fino a raggiungere negli anni trenta quasi 5000 pazienti.
Era una piccola cittadina in qualche modo si voleva renderla autosufficiente, e visitandola ci si rende dubito conto dell'imponenza della struttura
L'ho scoperto in un freddo pomeriggio di gennaio. L'ho saputo per caso che c'erano delle visite guidate alla struttura, incontrando una infinità di persone armate di macchina fotografica. Perché la gente vuole ancora capire: dove, come, perché.
E ho voluto capire anche io, perché se c'è una cosa che non mi difetta è il voler sapere, senza pregiudizi, conoscere e imparare.
Sono arrivato in ritardo, quel pomeriggio, l'ultima visita guidata era già partita. Ma non potevo tornarmene a casa, così ho deciso di fare l'escursione da solo, tanto i padiglioni sapevo dove erano non avrebbe fatto molta differenza….o forse si.
Mi sono incamminato tra le stradine tortuose che conducono alle strutture, incontro i ragazzi che organizzano la cosa, scambiamo quattro chiacchiere e mi consigliano da dove iniziare. Si comincia
Il primo padiglione che mi si presenta davanti è lo Charcot..imponente.
C'è un gruppo di visitatori davanti a me e mi unisco a loro, sono quasi tranquillizzato, entrare in un luogo abbandonato da solo mi inquieta un po'.



La prima cosa che mi viene in mente, forse stereotipata, è la scena di uno di quei film horror in cui si entra in ospedali o manicomi abbandonati ( e questo è…), la giornata è piuttosto grigia e si presta alle considerazioni del caso…






Grandi finestre a arco, perfino belle nella loro architettura con gran uso di archi, ma tutte sbarrate da solide inferriate.
L'esterno è oramai un intreccio di piante e rovi, l'edera si è abbarbicata sulle pareti, finestre e porte sono oramai un lontano ricordo ma la struttura si staglia ancora nella sua imponenza. Unica nota di colore un murales a una delle pareti….



Entro…Lunghi corridoi, che si intersecano con altri corridoi, alti soffitti a volta, porte divelte…ma entra ancora un po' di luce e questo è bene.



Ma dura poco proseguendo diventa subito più buio, le camere dei corridoio sono adesso piene di ombre, cerco di ricordarmi da dove sono arrivato, ma comunque non sono solo ci sono altre persone in giro.
Scatto foto, sono distratto..
Mi volto e nella stanza opposta dove sto scattando vedo una figura in piedi immobile con un pastrano nero, in penombra, non ha la testa.
Per una frazione di secondo non so se il cuore si è fermato, se il sangue si è ghiacciato, se i peli sulle braccia si sono drizzati, o tutto quanto insieme ma in quel preciso momento sono entrato nella Follia della Mente Umana e ho cominciato a sentirmi veramente dentro a quelle mura.



Mi addentro lungo i corridoi , nelle camere dei pazienti: letti abbandonati oramai ridotti a scheletri arrugginiti.
Su uno di questi un manichino sembra irrigidito e quasi immobilizzato da una invisibile camicia di forza, non deve essere stata poi così diversa l'immagine reale.



Carrozzine sgangherate che chissà quanti poveracci hanno portato in giro.
Si, perchè magari una parte erano quasi autosufficienti e sbrigavano anche piccoli lavoretti quotidiani, ma gli altri versavano in condizioni pietose magari dovuti a trattamenti con scariche elettriche o a stati di coma indotti da dosi di insulina o da altri prontuari medici spesso discutibili.
10% di deceduti per percosse magneto-catodiche, 40% per malattie trasmesse, 50% per odio, mancanza di amore e affetto.
Una specie di Konzentrationslager…….



In alcune stanze manichini vengono posizionati per ricreare, semmai ce ne fosse bisogno, l'atmosfera surreale.
Sono vestiti come quello che ho visto prima in penombra, con i vestiti del tempo, tutti senza testa, forse perché la testa era il luogo più oscuro e intimo di quei poveretti
Il manichino seduto a guardare fuori dalla finestra, attraverso le inferriate, quella libertà che non hanno visto mai e che anche anni dopo, con la fine dei manicomi, non riusciranno forse a comprendere davvero.



Oppure quello che fissa la sua sedia a rotelle al centro della stanza , forse sua compagna per troppi anni.



Proseguo nella mia scoperta.
Ogni portone, finestra, pertugio che conduce all'esterno ha sempre le solite inferriate, uscire da queste stanze senza permesso credo sia stato praticamente impossibile per chiunque.



Lunghi corridoi con file di lavandini. Ho letto da qualche parte che nel momento massimo della sua capienza la media era 20 lavandini e 2 cessi ogni 200 degenti…un vero inferno in terra.



….proseguo ancora e un' immagine mi colpisce dritto allo stomaco …



Si..è una ricostruzione….ma forse non troppo lontana dalla realtà…..
Decido che può bastare per questo padiglione e guadagno l'uscita, una strada sterrata mi porterà al successivo.
La strada è tortuosa e il prossimo padiglione è il Maragliani immenso come il precedente.
Se lo vedi questo ti fa veramente paura, anche solo dall'esterno
Quasi completamente avvolto dalla vegetazione sembra una rudere di una antica civiltà ( ? ) sommerso dalla giungla.






Questa volta non sono fortunato, non c'è anima viva, sono solo e tutto l'edificio è avvolto da una sempre più crescente oscurità; entrare o lasciar perdere?
Decido di entrare.
Per entrare devo scavalcare, letteralmente, il muro di cinta, gli organizzatori hanno messo comunque a disposizione dei caschi da cantiere, questo per dire le condizioni del luogo.
Appena entrato mi ritrovo quasi subito avvolto dall'oscurità…scattare foto è difficile, ma sinceramente neppure ci penso. Proseguo per qualche corridoio e un'ansia mi avvolge. Spero a ogni passo di sentire qualcun altro nelle vicinanze, speranza vana, sono solo e a ogni passo l'ansia aumenta. Ho fatto due, forse tre, corridoi, completamente cosparsi di macerie…basta è troppo, non resisto un minuto di più. Devo uscire subito.
Chi se ne frega delle foto. Mi sembra che a ogni angolo debba spuntare qualcuno. E spero di non sbagliare strada, tutti i corridoi sono uguali.
Quando vedo la luce dell'uscita mi ci dirigo e non mi guardo mai indietro.
Mentre sto per riguadagnare il muro di cinta arrivano quattro giovani, gli dico che sono fortunati ad essere in quattro.
Mi domandano perché. Gli dico che quando entreranno capiranno.
Comunque non mi scoraggio, ho deciso di visitare tutta la struttura e così farò.
Mi rimetto in cammino e poco dopo arrivo al Padiglione Ferri.



Inutile dire che anche questo è imponente.
Per rendere un'idea la cubatura complessiva di tutto l'Ospedale Psichiatrico superava i 100.000 metri cubi.
Rispetto al precedente mi sembra perfino in buone condizioni…all'esterno.
Finalmente dopo tanto grigio una nota di colore. Qualcuno ha fatto un bel murales all'ingresso della struttura.
Magra consolazione, non ne hanno certo potuto beneficiare gli ospiti di allora.....



All'interno l'aspetto non mantiene le aspettative dell'esterno..è un vero disastro.
Solai che stanno per crollare, macerie dappertutto.
Per andare avanti è uno slalom continuo tra cumoli di macerie e pile di infissi ammucchiati ovunque.
I soliti corridoi infiniti..e quelle che a me sembrano più che camerette celle di reclusione.
Piccole, anguste e con solide e piccole porte a chiuderne l'ingresso, si, ne ho viste di molto simili vedendo immagini di impianti di reclusione. Sicuramente avevano a che fare con soggetti anche difficili, ma credo che usassero anche mezzi ugualmente sbrigativi.



Scatto ancora qualche foto, ci sono altri visitatori con me, e cerco di imaginare a cosa servisse ogniuna delle centinaia di stanze che vedo alla mia destra e alla mia sinistra mentre continuo a esplorare.



Ancora una stanza, con migliaia di fascicoli sparpagliati per terra.
Forse un archivio, prendo qualche foglio in mano, oramai ingiallito dal tempo e leggo nomi, cognomi, date; fa uno strano effetto dare un nome alle ombre che aleggiano su questi muri.



Il pomeriggio stava volgendo al termine, il giorno stava per far posto alla sera e ho deciso che la mia visita potesse finire quì.
Ho scattato un'ultima foto, forse quella più emblematica.
La PAZZIA. Era dentro queste mura, oppure era fuori tra coloro che hanno pensato tutto questo?
Che ogniuno tragga per se la conclusione che ritiene più opportuna.




E' stata un'esperienza che mi ha segnato, per molti giorni non ho fatto che pensare a quelle finestre sbarrate, a quei corridoi, a chi li avesse popolati molti anni fa. E erano a due passi da casa mia ma avevo sempre fatto finta di nulla. I manicomi non esistono più, perché vedere cose appartengono a un passato oramai lontano? Forse erano necessari per quell'epoca, ma sicuramente non erano né giusti né prerogativa di una società civile. Gli Ospedali Psichiatrici, o Maniconi, non esistono più ma esiste ancora la sofferenza dell'uomo, quella non finisce per decreto legge e un uomo deve avere la dignità di non sentirsi un animale in gabbia.




21 commenti, 2922 visite - Leggi/Rispondi


avatarL'Articolo è mio e lo gestisco come credo...ma anche no...
in Blog il 27 Gennaio 2017, 0:36


Se in un precedente Blog ammettevo di essere confuso adesso lo sono ancora di più.
Forse passerò per essere oltremodo critico per chi amministra questo bellissimo sito di fotografia, ma se a parer mio noto delle leggere pecche perchè non farle notare?
Veniamo al dunque.
Sto cercando di creare un articolo, ok...devo seguire certi parametri, mi sembra giusto.
L'argomento trattato, il numero minimo di caratteri, le foto devono essere delle mie gallerie..e ci mancherebbe......
Credo di aver seguito tutte le direttive, termino il mio primo articolo, con una punta di orgoglio, ma una informazione mi dice che non posso pubblicarlo perchè le foto sono troppe rispetto al testo, o meglio non sono distribuite secondo la regola, più o meno una foto ogni 1400 caratteri.
Cerco di correggere alla meglio, tolgo qualche foto, allungo qualche periodo, ma il risultato non cambia. Questo articolo non sà da fare.
Allora mi rendo conto che se continuo rischio di stravolgere quello che avevo in mente, perche ogni foto deve essere lì perche lì è il suo posto. Magari è necessaria una sequenza di 2, 3, o più foto per rendere efficace in quel punto l'articolo.
E questo lo posso sapere solamente io, io che ho concepito il testo e non una regola generalizzata. Forse potrebbe essere più facile farlo con un reportage di viaggio o una vacanza, ma se ti proponi con Fotogiornalismo la faccenda è diversa.
So perfettamente che il mondo andrà avanti lo stesso anche senza che io lo pubblichi, ma mi sarebbe piaciuto magari che qualcuno lo avesse visto e poi magari commentato. A quel punto, poi, chiunque avrebbe potuto dire la sua. Si è un articolo interessante oppure è decisamente mediocre, non mi importa.
E poi a dirla tutta la fotografia cos'è se non libertà di espressione e immagine? Quindi perchè imporre troppi vincoli a creazioni personali?
Intanto aspettando..taglio, riscrivo, sposto, cancello...ma il mio articolo è ancora in archivio...
Un saluto a tutti
Marco



5 commenti, 399 visite - Leggi/Rispondi


avatarQuale Galleria?
in Tema Libero il 13 Gennaio 2017, 12:50


Sono confuso, lo ammetto. Sarà perchè ho iniziato da poco ad appassionarmi all'hobby della fotografia e di conseguenza è da poco che sono iscritto a Juza. Scatto foto belle...passabili...mediocri.. ma non è questo il punto. Le foto poi le inserisco nelle diverse gallerie e la cosa potrebbe sembrare banale, lo pensavo anche io. Un paesaggio va nella categoria Paesaggi, un villaggio un sottofondo nella categoria Paesaggi con Elementi Umani e così via. A questo punto chiedo un consiglio a voi..Fotografi molto più navigati di me. Se posto una foto di un murales su un muro du un padiglione di un ex manicomio per me è Fotogiornalismo/Street...Ma forse no. Perchè mi è arrivata la notifica automatica che la foto era stata spostata nella categoria Paesaggi con Elementi Umani. Mah...ho accettato di buon grado ma a questo punto ogni foto che farò con le stesse caratteristiche avrò il dubbio dove inserirla.
Probabilmente sono io che sbaglio..ma vorrei capire come.. e se qualcuno più esperto di me sapesse darmi qualche consiglio...beh...sarebbe sicuramente ben accetto.
Saluti a tutti
Marco





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Interessi: Computer, Fotografia, Letture....e tutto quello che mi incuriosisce...

Ho 54 anni e vivo a Volterra In provincia di Pisa e da pochissimo ho scoperto il mondo della fotografia. E' stata una curiosità improvvisa e devo dire che è mi ha piacevolmente sorpreso. Ho scoperto un nuovo mondo, fatto di ricerca di immagini particolari, vedendo quello che mi circonda a una velocità minore per cogliere l'attimo dello scatto. Non pretendo di fare lo scatto del secolo ma ogni scatto è un passo avanti in questo mondo e cerco di aggiungere sempre qualcosa di nuovo. Per adesso attrezzatura base, non sapendo le mie capacità e la mia perseveranza, ma sicuramente destinata ad aggiornarsi.

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