70-200 f2.8 l'ottica risolutiva per i ritratti in Obiettivi il 09 Marzo 2016, 19:54 Siamo tutti consapevoli che i ritratti si possono fare, nei limiti delle possibilità ottiche, a qualsiasi focale.
Dopo attente ricerche e riflessioni, sono giunto alla personale opinione che il 70-200 f2.8 sia l'ottica risolutiva per la ritrattistica di tipo professionale.
Vorrei anzitutto porre attenzione alla mia accezione di ritratto. Sono infatti solito realizzare prevalentemente ritratti di "ispirazione classica", ovvero le inquadrature tipiche della ritrattistica rinascimentale "olio su tela". Si intende quindi il mezzo busto, posizionato tipicamente di tre quarti, di "raffaelliana o leonardiana memoria". Secondariamente, adoro i primi e primissimi piani, dove amo cogliere i dettagli dei volti e degli sguardi, stringendo l'inquadratura dal collo in su.
Non trascuro infine nemmeno i close-up sui particolari del volto, che possono suscitare forti emozioni (Sergio Leone docet).
Pertanto, ho passato in rassegna le focali notoriamente ritenute ideali per il genere in questione. Nella fattispecie, 85 mm, 100 mm, 135 mm, 200 mm.
Queste lenti primarie, mi hanno suscitato perplessità per i motivi che andrò ad esporre.
Faccio prima anche un piccolo passo indietro, specificando che per ritratti "ambientati" e "figure intere", trovo perfetto il 50 mm, o il 35 mm se devo scattare in interni piuttosto asfittici. Ma, come anticipato, queste focali risulterebbero complementari e non sostitutive per l'accezione di ritratto che ho fornito.
Ora, lo 85 mm, con apertura 1.4 o il più economico 1.8, avrebbe potuto servire ai miei fini, ma l'ho scartato per due motivi. Primo, l'assenza di stabilizzazione, cosa meno grave rispetto al caso di focali più elevate, ma comunque fattore di rischio immanente di micromosso. Secondo, e precipuo motivo, ho intravisto nella focale medio tele dei limiti sulle inquadrature possibili, in caso di scatti ravvicinati. Già sui mezzi busti, secondo il mio personalissimo gusto e sensibilità, sono solito notare una distorsione ottica a focali inferiori ai 100 mm (nasi lunghi, fronti eccessivamente olimpiche ecc…). Di conseguenza per me un primo, o ancora peggio, primissimo piano, risulterebbe scarsamente realizzabile con tale ottica.
Perché non scegliere allora il 100 mm? Primo per l'assenza di stabilizzatore e qui, soprattutto per ritratti al crepuscolo o in notturna, dove se ne potrebbe apprezzare particolarmente il bokeh, diventa una penalizzazione piuttosto stringente dover essere costretti a scattare con tempi di sicurezza alti.
Secondo, la distorsione per i primissimi piani o i tagli alla "Leone".
Alcuni allora suggerirebbero il 135 mm. Ma anche qui il limite della non stabilizzazione si farebbe ancora più sentire, assieme alla scomodità nello scattare mezzi busti e sopratutto piani americani, essendo necessario un consistente spazio per indietreggiare, non sempre facile da trovare in interno.
Il 200 infine, comporta tutti i difetti del 135 in maniera amplificata.
Quindi ho optato per il 70-200 2.8., in quanto stabilizzato e sufficientemente luminoso a tutte le focali. A 70 mm può egregiamente sostituire il 50/35 nei piani americani, ma anche fungere per le figure intere all'aperto.
Nelle altre focali può surrogarsi alle altre ottiche sopracitate, con il vantaggio di essere stabilizzato e di raccoglierle tutte in contemporanea.
La mia scelta e' stata sul Canon is ma da non trascurare neanche il Tamron (ottima resa, una lama già a 2.8, contrasto e resa dei colori vicini al Canon, a fronte di una spesa minore).
Il difetto vero e proprio sta nel peso. Per chi avverte maggiormente la gravita del sottoscritto può diventare un forte detrimento, ma per tutti gli altri, il 70-200 f2.8 e' veramente l'ottica risolutiva per i ritratti.
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