Aurora Boreale on the Road in Articoli il 17 Ottobre 2016, 13:11 Adoro la fotografia di eventi climatici, soprattutto notturni.
Così un giorno di Dicembre prendo la decisione di intraprendere un viaggio avventura alla ricerca dell'aurora boreale nella Lapponia Svedese, la prima settimana di Gennaio 2016.
Se avessi avuto un budget elevato avrei potuto prendere un aereo e raggiungere comodamente la location, ma i prezzi proibitivi di Voli ed Alberghi non mi lasciavano che un'alternativa: percorrere il tragitto in auto, all'avventura.
Le previsioni del tempo consigliano di rinunciare, gli amici ed i conoscenti mi dicono "bello, ma magari ci verrò la prossima volta", ogni sito internet e forum sostiene la stessa cosa:
La mia idea di percorrere 3200 km in 4 giorni su strade ghiacciate per poter vedere le luci del nord è un idea folle, ma sono testardo e decido di partire.
1° Gennaio Il mio volo atterra a mezzanotte a Stoccolma, di fatto brindo all'anno nuovo sulla navetta che mi porta all'autonoleggio. Mi consegnano l'auto.
La prima fermata prevista è Pitea, a 900 km di distanza verso nord, arrivo previsto dopo circa 12 ore di viaggio.
Si parte !
Il viaggio in superstrada è gradevole, le strade sono pulite; l'inverno ha risparmiato anche la penisola Scandinava.
Dopo qualche stop per fare rifornimento e dopo molti caffè, alle 10.00 del 1° gennaio inizia a farsi giorno. La luce è iniziata e la bellezza del paesaggio Svedese richiama la voglia di scattare qualche fotografia.
Vedo un caratteristico capanno con un parcheggio completamente ghiacciato. Ho bisogno di fermarmi per capire esattamente dove mi trovo. Sono senza navigatore, per qualche motivo sconosciuto la presa accendisigari dell'auto mi ha abbandonato. Per fortuna il tragitto è piuttosto semplice: superstrada, sempre dritto.
Ghiaccio su ghiaccio. Ghiaccio sulla terraferma, ghiaccio sul mare, ghiaccio sulle case, ghiaccio sulle auto.
Il freddo, l'umidità ed il sonno paralizzano bloccano la capacità di pensare.
Dopo questa breve sosta arriva il momento dell'ultimo sforzo automobilistico, raggiungere Pitea che dista ancora circa 300 km, a nord.
Le strade iniziano ad essere meno scorrevoli. Molti lastroni di ghiaccio. Un sonno pazzesco.
Mi domando "chi me lo ha fatto fare?", ma la voglia di vedere le luci del nord è troppa.
Sono circa le 13 quando arrivo a Pitea, dove è stata effettuata l'unica prenotazione per il pernottamento.
Pitea E' una città industriale, fortemente industriale. C'è uno strano senso di desolazione. Scatto qualche foto dall'auto.
Gli occhi faticano sempre di più, ma bisogna assolutamente scattare qualche fotografia. Mi perdo nelle piccole strade che costeggiano il mare.
In lontananza vedo avvicinarsi un'anziana signora...
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