Documentarsi prima ancora di fotografare in Tema Libero il 27 Marzo 2015, 13:46 Buongiorno, avrei voluto inserire questo nuovo argomento come articolo, ma sono nuovo ed ho letto che non si possono proporre articoli se non su viaggi e natura.
Sono appassionato di fotografia da numerosi anni, e forse sbagliando, mi cimento in qualsiasi tipo di scatto. Da sempre l'approccio con questo mondo, e' stato sempre quello di studiare la tecnica e cercare di applicarla alla mie idee. E' proprio su quest'ultima parola che vorrei soffermarmi. In questa mia attività, ho sempre cercato di non aspettare il classico passaparola per poter portare a casa un lavoro, ma la voglia di imparare e di cimentarmi in nuove idee, ha fatto si che sia io a proporre, verso potenziali clienti, una idea, un progetto che potesse ovviamente far guadagnare me, ma contestualmente che sia stimolante e proficuo per il cliente stesso.
Vi racconto un aneddoto che mi e' capitato proprio poco tempo fa, che mi ha fatto avvalorare ancor di piu' la tesi che proporsi con qualche idea sia molto piu' proficuo e soddisfacente per un fotografo.
In questi giorni stavo lavorando ad un progetto fotografico che volevo proporre ad un piccolo paese dell'interland napoletano, che ha dalla sua una storia molto antica ed un centro storico che con qualche attenzione, potrebbe essere davvero molto apprezzato. Ho iniziato a documentarmi, andando a reperire qualche libro e vecchio documento storico presso la biblioteca del comune. Lo studio ovviamente, e' stato accompagnato da scatti fotografici che ho realizzato con non qualche difficolta'. Pensate a me al centro di in una stradina di paese, che effettuo degli scatti di notte con la macchina fotografica su di un cavalletto...Non vi dico gli sguardi esterrefatti dei passanti, oppure l'incontro con dei vecchietti che seduti al tavolino di un bar mi domandano se potevo fargli delle foto e dove poterle vedere.
Bene, effettuo tutto il lavoro e porto tutto il materiale al comune, chiedendo di parlare con l'Assessore alle Attività Produttive. Espongo la mia idea, ovvero voler realizzare dei totem con foto e descrizioni della parte storica ed altre iniziative. Il mio interlocutore rimane davvero entusiasta dell'idea, e non solo stiamo portando a termine l'attività ma mi ha chiesto di iniziare a pensare ad altre iniziative per eventi futuri. Dopo qualche giorno, la mia idea era arrivata a qualche fotografo del posto, che ovviamente ha colto la palla al balzo per cercare di portarsi lui a casa il lavoro. Sono stato contattato dall'Assessore il quale molto cordialmente mi ha confidato che un fotografo, che tra l'altro io conosco bene e devo dire che nell'ambito del wedding lavora molto bene, voleva proporsi per questa attività. La risposta dell'assessore e' stata che lui non sarebbe stato in grado di portare un buon risultato perche' la tecnica da sola non basta per questo tipo di fotografia, ci vuole cio' che io ho saputo trasmettergli, lo studio del dettaglio, la passione e la voglia di documentarsi e di studiare la storia del paese, facendogli vedere cose che nemmeno lui conosceva...
Questa telefonata ha rafforzato in me il concetto che in ogni tipo di scatto in cui bisogna cimentarsi, bisogna prima studiare, documentarsi e poi proporsi con idee nuove. Durante un reportage di matrimonio, spesso i fotografi portano gli sposi a fare foto in alcuni posti senza nemmeno conoscerne il significato e quindi i dettagli da fotografare. La foto, deve andare oltre la tecnica, deve esprimere qualcosa, deve dare un senso a quel momento.
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