Perchè? in Blog il 06 Agosto 2022, 4:45 "Si è portati a pensare che le immagini singole non possano competere con la serie ininterrotta di immagini trasmesse dalla televisione.
Ma anche le immagini singole hanno un loro impatto specifico.
Si prestano ad essere studiate con attenzione."
-Annie Leiboviz-
Un' osservazione interessante, che porta in se la ragione stessa per cui scelgo l'obiettivo come intermediario tra passato e futuro. Che altro è il presente se non una fotografia? La precisazione sull' intermediario è necessaria, dal momento che il concetto meno superficiale di fotografia è, a mio modo di vedere, poliedrico, non unitario, o in qualche modo legato alla macchina fotografica. Come ho detto, il presente stesso, cio che vedono i miei occhi, è una fotografia. Il ricordo è una fotografia, cosi come il sogno. Anche l'aspirazione, o l'mmaginazione lo sono. Si può dire che fotografia sia Immagine (o una sequenza di esse), a prescindere dall' intermediario.
C'è qualcosa però nella macchina fotografica che rende l' Immagine un' esperienza particolare, viva, ma solo se siamo disposti a dedicarle Attenzione. Termine che, ahimè, spesso di fatto c'entra poco nel contesto di una vita sempre più veloce e frenetica (richiede meno tempo e impegno intellettuale contestualizzare ed interpretare una sequenza di immagini, so cosa succede prima del momento presente, e presto saprò anche cosa succede dopo).
Ho provato diverse volte, con mie parole, originali, a spiegare il perchè del fascino che la fotografia, intesa come presente catturato da un obiettivo, esercita su di me (e molto probabilmente anche su chi legge), ma credo che Aniie leibovitz ci sia riuscita molto meglio di me.
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