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 | Olympus OM-D E-M5 Pro: Stabilizzazione del sensore, Raffica a due soglie fino a 9 scatti/sec, JEPG puliti e dai colori brillanti, RAW ben lavorabili e con una ottima gamma dinamica, ottima resa fino a 800ISO e buona fino a 3200ISO, dimensioni e peso contenuti, monitor orientabile, autofocus a contrasto e live-view tra i migliori (2012), completamente personalizzabile tramite menù, tropicalizzazione. Contro: Parco ottiche limitato e mancanza di tele luminosi, menù cervellotico e poco intuitivo, AF non funzionante con raffica maggiore di 5 scatti/sec, difficoltà di MAF manuale in caso di luce molto scarsa e con un uso intensivo diventa stancante tenerla in mano. Opinione: Ottima macchina la E-M5. Nell'arco degli anni mi sono passate sotto le mani praticamente tutte le macchine m4/3 prodotte da Panasonic e da Olympus e posso affermare che questo gioiellino è un passo avanti a tutte, ma da qui a dire che può sostituire una reflex nell'uso professionale ce ne passa. Vorrei fare una piccola analisi partendo proprio dalla qualità dell'immagine, che è veramente molto elevata: direi tranquillamente alla pari con una 7D. Una FF come la 5DmkII riesce a tirare fuori qualche sfumatura in più ma stiamo parlando di sottigliezze. I file JPEG sono puliti, dai colori brillanti e piacevoli; i RAW invece hanno bisogno di una buona passata di PP ma si riescono a recuperare foto anche pesantemente sottoesposte. Degno di nota anche l'ottimo lavoro sul sensore (di produzione Sony) relativamente alla riduzione del rumore: fino ad 800ISO non c'è nessuna differenza con una 5DmkII (non credevo alle immagini di DPreview e invece mi sono dovuto ricredere). Comunque anche a 3200ISO la grana non è fastidiosa e si riesce a togliere facilmente senza perdere troppi dettagli. Sopra... solo per le emergenze. Per quanto riguarda invece le mere prestazioni meccaniche, il premio spetta al mirino elettronico / live view: veramente fantastico. Anche in luce scarsa non ci sono scie o colori falsati e, salvo scattare foto dentro una stanza completamente buia o alle stelle di notte, in cui è praticamente impossibile mettere a fuoco, non c'è differenza con il mirino a pentaprisma di una reflex. Eccellente anche la raffica, non solo per la velocità massima di 9 FPS, ma anche per il fatto che è personalizzabile con due soglie, il cui valore di FPS si può impostare tramite menu. L'AF a contrasto invece soffre in alcune situazioni critiche (soggetto con colore uniforme, forti controluce, scarsa illuminazione), ma negli altri casi è molto veloce e preciso. Se poi le condizioni sono ottimali la MAF è quasi istantanea senza tentennamenti. Una nota dolente è che viene disattivato nella raffica più rapida di 5FPS, quindi per le foto sportive l'E-M5 è sconsigliata. A livello software, il menù è caotico e non proprio intuitivo, però permette la personalizzazione di quasi tutti i pulsanti fisici presenti sulla macchina. Per me, inoltre il suo maggiore pregio (la miniaturizzazione) è anche un difetto: i comandi sono molto ravvicinati e nell'utilizzo intensivo non è semplice premere un pulsante alla volta, specialmente con mani non proprio da donnina giapponese. In conclusione si tratta di un'ottima macchina ma la mancanza più grande rispetto ad una reflex tradizionale è sul parco ottiche: a parte gli ultimi fissi, gli zoom rimangono ancora a livello "amatoriale". Spero che i due obiettivi annunciati da Panasonic (il 12-35 f/2.8 e il 35-100 f/2.8) arrivino presto e che non tradiscano le aspettative. Quindi ancora, a mio avviso, non può sostituire una reflex "profescional" come 7D, 5D, o peggio ancora 1D. Ma per street, scampagnate della domenica, serate con amici o in famiglia è perfetta. inviato il 22 Agosto 2012 |
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