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Beckerwins
www.juzaphoto.com/p/Beckerwins



avatarCanson Infinity Ambassador!
in Blog il 03 Ottobre 2018, 13:23


Da monsieur Montgolfier inventore della mongolfiera, ad Icaro sognatore per antonomasia, passando per Gustave Le Gray pioniere, nonché padre della fotografia artistica, sino a grandi pittori quali sono stati Picasso e Degas. Tutte personalità di spicco, che hanno scelto Canson, l'industria cartiera più antica e prestigiosa del globo per lasciare un segno indelebile nella storia e l'evoluzione dell'umanità degli ultimi cinque secoli.

Ho atteso il mio rientro da Colonia e più precisamente dal Photokina, per condividere con voi questa straordinaria novità. Una gratificazione che entra di diritto tra le cose più entusiasmanti che mi siano pervenute durante la mia carriera come fotografo.

Ma la cosa veramente importante è che oltre a toccare con mano l'indiscutibile qualità dei prodotti, ho avuto il piacere di conoscere le persone che con passione, conoscenza e un'incredibile voglia di migliorare, contribuiscono in maniera cruciale a rendere unico il piacere della stampa. Un mondo in cui mi sono trovato immediatamente a mio agio. Per omaggiare i miei amici British, oserei dire “it's my second Nature!”.

In veste di Canson Infinity Ambassador sarò prossimamente coinvolto in diverse attività di comunicazione, mostre nelle più importanti capitali dell'arte, insegnamento e persino nello sviluppo della nuova carta!

Concludo ringraziando tutti quanti per aver contribuito in questo mio infinito percorso d'apprendimento che di fatto mi consente oggi di aggiungere un tassello fondamentale. Per chi non ne fosse a conoscenza, ribadisco il mio concetto di stampa e l'importanza che riveste:

“La stampa è la quinta dimensione. Quel portale attraverso cui ricomincia il viaggio. Il modo più autentico per esporre la propria visione e condividerla con il mondo che ci circonda. Da questo momento la fotografia diviene immortale e noi con essa”.

Tramite questo link, trovate la mia galleria sul sito di Canson Infinity: www.canson-infinity.com/en/galery/fortunato-gatto

Vi consiglio di dare un'occhiata anche a quelle degli altri Ambassador, veramente notevoli!


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[Evento]Viaggio fotografico in Canada

Viaggio organizzato | 14 Settembre 2018 | Vedi Evento


[Evento]Viaggio fotografico in Alaska

Viaggio organizzato | 25 Agosto 2018 | Vedi Evento


avatarNuovo lavoro video: The message
in Blog il 21 Marzo 2018, 19:49


LINK su Juza: www.juzaphoto.com/video.php?t=2721424&l=it

Non riuscirei nemmemo a quantificare i viaggi effettuati negli ultimi 10 anni. Sicuramente, non sapranno farlo nemmeno i miei bambini. Mi auguro anzi che non lo facciano, altrimenti scoprirebbero che il loro papà è stato molto tempo assente, forse troppo. Eppure sono proprio quegli occhi innocenti che osservano il mondo da una finestra a spingermi oltre. Così, ogni volta, deciso, ma combattuto allo stesso tempo, valico quella porta e mi allontano. Dico combattuto perché sarei ×, se non ammettessi quel pizzico di egoismo che mi porta fuori e lascia in me un retrogusto di colpevolezza. Mentre la stanchezza fisica, le ore di guida, le notti passate al freddo, fanno parte della normalità di questi viaggi. Sino a qui, sembrerebbe un racconto di pura follia. Ma allora, quale sarebbe il senso di tutto ciò? Il motivo è molto semplice. La libertà non la si forgia dinanzi ad una televisione che in maniera costante ti sbatte in faccia cattive notizie, oppure di fronte ad un PC, dove il social media dilagante e la sua utenza non fanno altro che parlare del brutto, della scorrettezza, della stupidità, dell'ignoranza, ponendo invidia e arrivismo sopra ogni cosa. Ad ognuno di questi termini si contrappone un contrario di cui non si fa quasi mai menzione. La libertà rappresenta il nostro modo di essere, ci rende unici e per cui vivi (non sopravvissuti) in quanto individui dotati d'espressione propria. Non significa semplicemente costruire una casa sopra un albero, ma lottare per un sogno che c'identifichi e possa aiutare gli altri ad avere la stessa opportunità. Il presupposto fondamentale si chiama Natura. Infatti, è solo attraverso i suoi valori essenziali che possiamo comprendere ciò che è veramente importante. E se come scrivevo, realisticamente non possiamo omettere il male presente in questo mondo, allo stesso modo, con grande vigore, siamo chiamati a raccontare il bello. Siate sinceri, veramente pensate che oltre a tutta la cronaca nera che ci viene propinata ogni giorno, i nostri figli abbiano bisogno di un ulteriore rincaro di pessimismo cosmico? Personalmente, ho scelto di non accettare più tutto questo, perché il NOSTRO pianeta è anche straordinario! Lotterò con ogni singola cellula che mi costituisce con uno stimolo su tutti, ovvero, quegli occhi di un bambino che con grande dolcezza osservano il mondo. Sono loro i veri eroi, perché non hanno scelto di esserci, ma sono pronti a scoprire ed affrontare la straordinarietà del globo attraverso la parte più sincera dell'essenza umana. Io sarò li fuori a raccontare la potenza della tempesta, il soffiare del vento, il candore della neve, la magia dell'inverno. Per tramandare un messaggio di speranza, bellezza e pertanto di verità."This is for you Sofia!"

E voi cosa ne pensate?







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avatarSense of Walden - Il racconto per immagini
in Tecnica, Composizione e altri temi il 15 Febbraio 2018, 14:41


Facendo pressione sullo schermo del PC posso notare come l'impronta del mio dito produca una momentanea alterazione dell'immagine. Sono i segni della distanza che si contrappone tra me e ciò che sto osservando. Dunque, non un semplice divario tra uomo e tecnologia, ma una vera e propria unità di misura sensoriale nei confronti di quella girandola d'immagini che tutti i giorni passano come dei fulmini dinanzi ai miei occhi e che come tali svaniscono nel più plumbeo dei cieli, senza lasciare alcuna traccia.
Una fotografia che sia vista su un monitor, così come attraverso una stampa, per essere speciale deve tramutarsi in un vero e proprio portale affinché possa essere varcata e pertanto divenire quel turbinio di emozioni capace di coinvolgere tutti i sensi. Bisogna letteralmente entrarci, perché di fatto stiamo parlando di un'esperienza. Il meta viaggio, il quale come una matrioska senza limiti fisici, scopre ogni volta un nuovo elemento, sempre più piccolo nel dettaglio, ma enorme nel significato. Non è forse vero questo? Cosa rende veramente unica la condivisione di una fotografia? L'impatto sulla plasticità di uno schermo? La bidimensionalità di una stampa? In realtà stiamo parlando della superficie di un percorso ben più profondo. Un'immagine deve potere coinvolgere tutte le nostre sfere sensoriali, perché di fatto puó essere musicale, profumata, ruvida, fredda e moltissimo altro ancora.

Con questo slideshow vorrei accompagnarvi nel mio bosco, perché possiate avvertirne i suoi profumi, i colori, il cinguettio dei suoi abitanti, il fruscio del vento tra i rami degli alberi, l'umidità durante un giorno di pioggia e ancora la rugosità di una corteccia. È il luogo in cui sciolgo ogni mia tensione e posso abbandonarmi alla struggente bellezza della Natura, con devozione e passione, nella sinestesia totale. Grazie a tutti per l'attenzione! For

LINK: www.juzaphoto.com/video.php?t=2681595&l=it




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avatarThe wandering shore
in Blog il 01 Febbraio 2017, 22:07


Abbiamo visto molte volte la riva allontanarsi. Tante, quante le volte in cui si è invece avvicinata. Il nostro viaggio è cominciato nel momento in cui siamo salpati per la prima volta. Da allora non ci siamo più fermati. Non possiamo, perché quello che ci spinge a navigare costantemente è un sentimento misto tra libertà, conoscenza e ricerca. Quella voglia spontanea di tornare all'essenziale per riabbracciare dei valori universali. La consapevolezza di essere minuscoli, ma allo stesso tempo parte integrante di quel sublime disegno che chiamiamo Natura. Vogliamo scoprirla, conoscerla e far parte di essa. Siete pronti ad unirvi a noi? Se pensate di esserlo, siate pronti ad allontanarvi dalla vostra riva.

Questo video è un assaggio di un progetto molto più ampio che è in divenire. Non una semplice rappresentazione della bellezza, ma un affrontare temi universali che ci accomunano tutti.

Potete gustarvelo cliccando su questo link: www.juzaphoto.com/video.php?t=2196682&l=it&bk=n-1-

Saluti,

Fortunato


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avatarIris Hutegger - quando la Fotografia di paesaggio diventa Arte
in Tecnica, Composizione e altri temi il 23 Maggio 2016, 11:35


Perception and illusion

For the images I use color negatives, which I developed as black & white photos. Using this method, the photos become more of an abstraction; the landscape becomes “seasonless”. After that I sew (sewing machine) the photos. The photography simulates a reality and documents the transience. The treatment is integrated into the scene. When the viewer is a distance the photo looks like “one” picture. But closer to the photo the viewer will clearly see manipulation. The treatment turns the landscape into a ”real image of fiction”.

"It is not possible to show a three-dimensional photograph again as a picture. The quality of the photos is just for documentation"

Sito Web: irishutegger.ch/content/?page_id=362

In poche parole le fotografie ottenute dallo sviluppo dei negativi, vengono in seguito ricamate ad hoc con una macchina da cucire. Ed i risultati sono quelli che potete ammirare qua sotto:









Mi auguro che questo topic possa anche servire a chiarire il concetto di Arte nella Fotografia di paesaggio, che come si puó ben intuire, nonostante vi sia un abuso spropositato del termine, da un punto di vista operistico, é alla portata di pochi e va ben oltre la "mera" manipolazione digitale.


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avatar"Arctique" - Video di Vincent Munier
in Tecnica, Composizione e altri temi il 18 Dicembre 2015, 12:32


Smettetela per un attimo di parlare di tecnica.:-P
Breve ed emozionante video di Vincent Munier. Uno dei pochi e veri fuoriclasse della fotografia naturalistica contemporanea.

vimeo.com/149251718


19 commenti, 1797 visite - Leggi/Rispondi


avatarPhotography is real only if shared...
in Blog il 25 Novembre 2015, 17:35


Buongiorno a tutti,

propongo questa mia riflessione sull'importanza della condivisione nella Fotografia. Grazie in anticipo per l'attenzione.

Christopher Mccandless, il famoso Supertramp di "Into The Wild", diceva "La felicitá é reale solo se condivisa". Per certi versi si potrebbe dire la stessa cosa di una Fotografia.

Sono sempre stato un fautore della condivisione e ne sono tuttora convinto, ma il tempo e l'esperienza mi hanno aiutato a capire quanto sia importante contestualizzare i propri lavori. Ma cosa vuol dire "contestualizzare i propri lavori"? Inanzitutto é bene specificare che oggi, nel percorso ideale di un fotografo, che va dalla previsualizzazione, allo sviluppo dell'idea, la conoscenza del territorio, la tecnica, la sua creativitá, il suo gusto artistico sul campo (e in post produzione), sino ad arrivare al compimento di una fotografia o un portfolio, vi é un ultimo ed importantissimo passaggio, la condivisione. In questo caso sará necessario collocare il proprio lavoro nel contesto piú adeguato. Perché dico questo? Oggi, la Fotografia sta subendo un'importante e veloce evoluzione. L'avvento delle fotocamere digitali in concomitanza con quello dei Social Media hanno portato ad una diffusione massificata della Fotografia. Il tempo medio per osservare un'immagine é drasticamente calato, e l'occhio tende subito a scartare tutto ció che non é tra le "Most Popular", oppure che ha meno di millemila likes. E' chiaro che in questo contesto oltre a lavorare su degli stereotipi e sullo scambismo (io cito te, tu citi me, e cosí via), in molti casi verrá privilegiata l'immagine piú immediata, quella che ha degli elementi capaci di "arruffianarsi" l'occhio piú rapidamente. Per fare un parallelo concreto con la musica, se a un giovane di oggi faccio ascoltare un pezzo dei One Direction e poi uno dei King Crimson (ma si potrebbero fare anche esempi piú attuali?), nel 90% dei casi dopo circa 5 secondi di ascolto sceglierá il primo. Non é una critica al gusto delle persone (ognuno é libero di sviluppare il proprio), ma la realtá oggettiva del fenomeno della massificazione. Immediatezza, non profonditá.
Esitono poi contesti piú pacati (che non cito per evitare confronti), dove il livello di attenzione é piú alto, non solo perché ci sono delle persone piú o meno predisposte, ma perché la Fotografia si é sempre contemplata, come la Natura stessa ritratta all'interno di essa. In questo luogo ci sará spazio per il dettaglio sulla sabbia, per l'immagine meno appariscente, ma comunque ricca.
Un altro aspetto importante, e sicuramente non ultimo, da combinare tra le altre possibili vie di convidisione, é scegliere degli autori di cui si nutre stima, per poi mostrare loro i lavori piú personali. Sicuramente, non sará una mossa commerciale, ma puó aiutare moltissimo nella crescita personale, purché colui che abbiamo di fronte non ci plagi e noi non ci facciamo plagiare.
Sembra tutto molto complicato, ma in realtá non lo é. L'esperienza aiuta a comprendere certi aspetti che non possono essere chiari da subito, ma oggi so che un tramonto infuocato, un paesaggio ricco di bagliori, una lisciata di "glow/Orton", et similia, hanno la loro collocazione "naturale" in "X" contesto. Le immagini invece piú "personali", le mostreró a piccoli bocconi, dove riterró piú opportuno.
Tuttavia nonostante abbia esordito definendomi come un fautore della condivisione, ammetto che pur venendo da un periodo molto prolifico dal punto di vista fotografico, ho deciso di prendermi un periodo di pausa, per realizzare quanto mi abbiano arricchito le ultime esperienze. Anche questo serve.
Concludo, ribadendo quanto la condivisione sia un aspetto meraviglioso della Fotografia, ma se non volete rimanere delusi o persino frustrati, scegliete il contesto piú adatto alla vostra Fotografia. Perché é anche grazie a questo che si puó crescere, migliorare e liberarsi dalla prigionia di un ambiente che non ci appartiene e pertanto rischia di spersonalizzarci.

Per chi volesse, puó rispondere anche a questo link www.dreamerlandscape.com/2015/11/23/photography-is-real-only-if-shared




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avatarTopic dei Bugs - Canon Eos 5D mkiii - Error 80
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 15 Aprile 2012, 11:02


Et voilá... www.canonrumors.com/forum/index.php?topic=5358.0

Pare che un sacco di utenti abbiano avuto questo problema ed altri. Tra questi ci sono anch'io. Rimuovendo la batteria la macchina torna a funzionare normalmente. Oltre a darmi randomicamente l'errore, ho avuto un problema con il diaframma, con lente montata era settato su F 00. Mi pare chiaro che la lente, uno Zeiss 21mm non venisse riconosciuto.

La mia impressione é che queste problematiche si verifichino mettendo la macchina sotto stress. Dopo una sessione fotografica all'aperto con umiditá controllata e temperature mai sotto lo zero di solito riscontro la problematica. Tutto ció sarebbe ad ogni modo ridicolo dato che queste sono cose che facevo tranquillamente con la MKII, moltiplicate persino all'ennessima potenza in alcuni casi.

In giornata contatto il rivenditore presso il quale ho acquistato la fotocamera. Inutile dire che sono profondamento amareggiato dalla pochissima serietá che sta mostrando Canon.

Qualcun altro ha verificato questa problematica o altro?

Grazie,

For


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Interessi: Natura, Fisica, Astronomia, Musica, Cinema, Arte, Outdoor

Contatti: Sito Web

Nato a Vibo Valentia nel 1979. Vive dal 2007 in Scozia sulla costa del North Ayrhsire. Fortunato trae ispirazione sin da subito dalla natura di questa terra, la quale grazie alla mutevolezza del suo clima e della luce, associate alla grande varietá paesaggistica rappresenta una tela su cui poter raccontare le bellezze naturalistiche di uno tra i territori piú selvaggi del vecchio continente. Grazie alla vasta esperienza accumulata durante i suoi innumerevoli viaggi e progetti fotografici sviluppati nel landscape scozzese, Fortunato é considerato un vero e proprio punto di riferimento, nonché mentore per chiunque volesse approcciare questi meravigliosi scenari. Inoltre, l'autore ha al suo attivo numerose collaborazioni e riconoscimenti nei piú importanti concorsi di Fotografia naturalista del globo (tra i piu recenti: Highly commended - Glanzlichter 2015, Menzioni speciali - MML 2016/2015, Menzioni - Asferico 2014/15 , Menzione Speciale - GDT 2014, Vincitore di categoria Asferico 2013, Menzione speciale - Veolia 2012, Menzione Speciale - ICP 2012, Menzioni speciali Take A View 2010/11/12/14/15). Alcune sue fotografie sono state esibite in importanti gallerie come il Burke Museum di Seattle, il National Theatre ed il Natural History Museum di Londra.

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