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TonyStark
www.juzaphoto.com/p/TonyStark



avatarMigliorare la qualità delle nostre immagini e continuare ad utilizzare Lightroom standalone come catalogatore
in Fotocamere, Accessori e Fotoritocco il 23 Novembre 2017, 1:50


Premessa

È proprio vero, non tutti mali vengono per nuocere.
Mi riferisco alla politica di vendita di Adobe per quanto riguarda Lightroom, adesso disponibile solo all'interno del piano creative cloud.
Infatti, se per un fotografo professionista il piano creative può anche risultare vantaggioso, per le mie necessità, mi diletto saltuariamente con la fotografia, spendere ogni mese 12 e passa eurozzi per Lightroom CC lo considero assolutamente fuori luogo.
Dopo una ricerca ed analisi piuttosto approfondita sul web, e dopo soprattutto aver provato diversi sw di sviluppo grazie ai periodi di prova offerti dai produttori, ho deciso che la mia nuova camera oscura digitale doveva essere DxO PhotoLab.
PhotoLab in pratica è il nuovo Optic Pro che avevo provato sommariamente in agosto, quando, dopo aver contattato in chat il servizio Adobe per l'acquisto dell'upgrade a Lightroom 6 standalone, allora era ancora possibile, ed essere rimasto profondamente insoddisfatto del servizio offerto, avevo deciso che il mio rapporto con Adobe era giunto al capolinea, fintanto almeno non fossero di nuovo cambiate le politiche di vendita. Caratterialmente poi non sopporto le imposizioni, Adobe ha cercato infatti di approfittare della sua posizione dominante, a livello di applicativi in ambito fotografico, per cercare di vincolare i propri clienti al suo mondo, sapendo benissimo che è faticoso per chiunque cambiare gli strumenti usati, soprattutto in questo ambito.
Vero è che Adobe ha sempre sofferto, forse più di altri, del problema della pirateria ma dal mio punto di vista di cliente che ha sempre pagato quello che ha utilizzato mi è sembrato un comportamento scorretto.
Ho apprezzato Lightroom nel tempo, soprattutto per le funzioni del modulo Libreria per la catalogazione delle foto, per contro non mi ha mai entusiasmato per la parte di sviluppo.
PhotoLab, a mio personalissimo avviso, per la fase di sviluppo è di un'altra categoria anche se lo utilizzo da pochissimo tempo e non è supportato al momento da molti tutorial approfonditi in rete che ne facilitino il rapido apprendimento.
DxO come tutti sanno ha un esperienza unica nel campo dei sensori e delle ottiche.
PhotoLab accede ad un database enorme che permette di associare il nostro sensore all'obiettivo usato correggendo, al momento del caricamento della foto, i difetti del sistema. Questo permette di ottenere un improvement sostanziale delle prestazioni del nostro equipaggiamento.
Ha un algoritmo di riduzione del rumore estremamente sofisticato ed efficiente, sopratutto nell'edizione elite, e una serie di preset di default che nel 90% dei casi mi garantiscano un ottimo risultato senza la necessità di applicare ulteriori modifiche.
Infine DxO fornisce un plugin che permette di interfacciare PhotoLab a Lightroom in modo da continuare ad usare le funzionalità di archiviazione del modulo Libreria di Lightroom.
Detto questo, siccome almeno per me ricercare un flusso di lavoro efficiente con l'obiettivo di poterlo mantenere il più a lungo possibile è stato abbastanza faticoso, mi fa piacere condividerlo, anche per ricevere eventuali suggerimenti.

Procedura di archiviazione e flusso di lavoro fotografico.

A chi può interessare


Se sei un fotografo professionista tutto quello che segue non ti interessa, almeno per 2 motivi.
1. Hai le competenze necessarie per stabilire come e con cosa lavorare, sicuramente più di quante ne abbia io e sicuramente esigenze diverse.
2. Se utilizzi la suite di Adobe, il piano Creative Cloud ha un costo conveniente per un utilizzo continuativo professionale.
Se comunque continui a leggere sono gradite eventuali osservazioni.
Se invece sei un fotografo amatoriale, in possesso di una copia di Lightroom standalone, potresti trovare utile il contenuto che segue.
Naturalmente anche i software menzionati hanno un costo, quindi la valutazione rimane sempre soggettiva, ribadisco che quella che segue è la mia scelta personale, quella che considero la più idonea alle mie necessità.


Obiettivi perseguiti

1. Cercare di ottenere i risultati migliori dallo sviluppo dei files Raw senza essere vincolati a sottostare ad un abbonamento annuale.
2. Definire il flusso di lavoro dal momento dello scarico delle immagini dalla fotocamera fino all'archiviazione finale dopo lo sviluppo, relegando Lightroom, in una qualsiasi versione standalone, alla sola funzione di catalogatore quello che a mio avviso sa far meglio.
3. Eseguire il Backup dell'archivio fotografico, perché gli hdd prima o poi, come tutte le cose si rompono, e quando succede, se non ci abbiamo pensato prima, è troppo tardi.

Hardware

Quanto sotto è riferito al materiale che utilizzo e viene menzionato per facilità di esposizione, naturalmente non sono importanti i dispositivi hardware, ognuno avrà i suoi ma la procedura ed i sw utilizzati allo scopo.
1.Corpo fotografico Canon EOS.
2.MacBookPro
3.HDD esterno USB 3.0 _________Conterrà l'Archivio Primario.
4.NAS _______________________Conterrà l'Archivio Secondario (Backup dell'Archivio Primario).
5.HDD esterno USB 3.0 _________Backup di Sicurezza (Backup dell'Archivio Primario) da eseguire se non disponiamo di un backup in cloud.


Software

1.Canon EOS utility (si tratta dell'utility proprietaria fornita da Canon per la gestione dei file scaricati dalla fotocamera, ogni costruttore fornisce la propria).
2.Adobe DNG Converter - E' il software free che Adobe rende disponibile per convertire i file raw in file dng. E' opportuno utilizzare questo strumento piuttosto che la funzionalità di conversione all'interno di Lightroom perché così abbiamo sempre a disposizione il convertitore più aggiornato, visto che le versioni di Lightroom standalone non sono più supportate.
2.Adobe Lightroom (una qualsiasi versione standalone)
3.DXO PhotoLab
4.ChronoSync - E' un programma disponibile per OSx per la gestione dei backup incrementali semplice da utilizzare affidabile e particolarmente efficiente.


Software Desiderabile

1.DXO View Point 3
2.DXO FilmPack 5 Elite
3.Apple Foto con 2Tb di spazio disponibile in Apple iCloud


Fasi & Software

1.Importazione foto dalla fotocamera ———————————————————-—------——>(EOS Utility)
2.Conversione in files DNG di Adobe (se reputato opportuno)———-————---—-———->(Adobe DNG Converter)
3.Importazione nel Catalogo di Lightroom———————————————-----——————>(Lightroom 5.7.1)
4.Esportazione attraverso il plugin apposito nell'ambiente di sviluppo DXO Photo Lab -—>(Lightroom 5.7.1)
5.Sviluppo —————————————————————————————————-----------—>(DXO Photo Lab)
6.Esportazione nel Catalogo di Lightroom attraverso il plugin apposito————————--->(DXO Photo Lab)
7.Backup locale ———————————————————————————————---------—>(ChronoSync)
8.Backup in cloud ——————————————————————————————---------—>(Apple Foto)


Layout directory e rinominazione files

Il mio disco per l'archiviazione primaria delle foto è un hdd esterno usb 3.0 da 3TB, naturalmente il supporto ottimale sarebbe un hdd esterno con interfaccia thunderbolt, ma non si può avere tutto dalla vita.
I repository (le directory delle foto che contengono le foto sono 2:
-Immagini_Archivio
Contiene i file scaricati dalla fotocamera attraverso l'applicazione proprietaria Canon 'EOS Utility' configurata, nella scheda preferenze, per creare
all' interno della cartella 'Immagini Archivio' un percorso di questo tipo:
<Anno scatto>/|<Mese scatto>|<Modello fotocamera>
Esempio: /Users/'NomeUtente'/Immagini/Immagini_Archivio
e dei files denominati come segue:
<Data scatto>|<Ora scatto>|<Modello fotocamera>|<Numero immagine>
Esempio: 2017_11_22 23_56_30 EOSxxD 0001.xxx

Questo repository contiene i Files originali nel formato RAW oltre agli eventuali corrispondenti JPG, TIFF, i DNG prodotti da 'Adobe DNG Converter'
ed iDNG e CR2.dop prodotti da DXO PhotoLab.
A questo Repository fanno riferimento i cataloghi di Lightroom e da questo repository devono essere esportati i files destinati alla libreria di 'Apple
Foto' nella cartella Immagini.

ATTENZIONE!!!
Il DNG prodotto da PhotoLab è un file di esportazione verso Lightroom o comunque verso applicativi esterni, per come è strutturato NON può
essere riletto da 'DxO Optic Lab', per eventuali ulteriori modifiche in questo ambiente è necessario ripartire dal file RAW originale o dal file sidecar
CR2.dop contenuto nel repository.

-Immagini
La cartella Immagini, di default dei sistemi OSx, contiene anche la libreria Photolibrary per Apple Foto.


Cataloghi di Lightroom

Per darsi un ordine, non generare un catalogo infinito e soprattutto per non rallentare Lightroom, è buona norma lavorare con cataloghi che non superino le 10000 (max.15000) foto. Per un fotografo non professionista dividere i cataloghi per anno solare penso sia un ottima scelta, è il metodo che uso, ricordarsi che quando siamo all'interno di un catalogo non sono disponibili le immagini degli altri cataloghi.
I cataloghi a differenza delle foto, che conviene tenere su HDD esterni a causa della quantità di spazio necessaria, è opportuno salvarli sul disco locale, nella cartella:
\Immagini\Lightroom\Catalogo 2XXX

Scaricamento files dalla fotocamera, da Scheda CF o SD, nella cartella Immagini_Archivio.
Avviare Canon EOS Utility o un sw equivalente e procedere allo scarico delle immagini seguendo la procedura del sw.
Lo foto saranno scaricate e rinominate nel percorso configurato precedentemente.


Flusso di lavoro dopo l'upload dalla fotocamera

Azione 1
Convertire i files RAW in DNG con l'applicativo 'Adobe Dng converter', io li mantengo nella medesima directory del file RAW originale, ma questo è ovviamente soggettivo.
Azione 2
Avviare Lightroom.
Nel Modulo Libreria Importare nel catalogo di Lightroom le foto presenti sull'HDD Esterno (Archivio Primario).
In questa fase utilizzo l'opzione 'Aggiungi'. Così viene alimentato il DataBase di Lightroom senza spostare o copiare le foto dall'archivio primario.
Per quanto concerne le anteprime utilizzo l'opzione genera anteprime minime.
Le anteprime avanzate, disponibili da Lightroom 5 in poi, e utilizzabili nel modulo Sviluppo in assenza della disponibilità degli originali, infatti, sarebbero perfettamente inutili utilizzando per le correzioni PhotoLab.
Azione 3
Valutazione delle foto su Lightroom e inserimento, per facilitare l'identificazione successiva, delle parole chiave.
La valutazione delle foto la ritroveremo anche su PhotoLab dopo l'esportazione.
Per ottenere questo è necessario, in Lightroom nel percorso
File
Impostazioni catalogo,
apporre il flag alla voce 'Scrivi automaticamente modifiche in XMP'.
Azione 4
Filtrare le foto in base alla selezione effettuata, è inutile perdere tempo su foto di scarsa qualità o di scarso interesse.
Azione 5
Selezionare la foto su cui si vuole eseguire lo sviluppo.
Azione 6
Esportarla in PhotoLab attraverso il percorso:
File
Extra-Plugin
Transfer to DxO PhotoLab
Modificare l'immagine come desiderato.
Personalmente comincio sempre con il preset che intendo utilizzare, dopo di che applico le altre correzioni in base al risultato che voglio ottenere.
Azione 7
Esportare l'immagine modificata in Lightroom, attraverso l'apposito pulsante 'Export to Lightroom.
Ricordarsi sempre che la foto è fisicamente salvata sul hdd esterno, Lightroom la identifica prende nota dei riferimenti dell'immagine dei dati di sviluppo e li deposita sul suo database, che abbiamo posizionato nella cartella Immagini sul hdd locale del PC.


Backup locale su NAS o altro supporto

Ricordarsi di eseguire periodicamente il backup dell'archivio fotografico e del database di Lightroom, i cataloghi. Ricordarsi che un backup può non essere sufficiente, la sfiga ci vede benissimo e se una cosa può succedere prima o poi succede, per questo è altamente consigliato un backup in cloud, altrimenti un ulteriore backup su un disco locale da tenere disalimentato dopo la procedura di salvataggio. Sarò maniacale ma non sopporterei, per incuria, di perdere le foto di mia figlia da quando è nata ad oggi.
Personalmente uso ChronoSync un applicativo in ambiente OSx, è in lingua inglese ma semplice da utilizzare.
Esegue backup incrementali, che vuol dire? Semplice che dopo il primo backup vengono salvati ed aggiornati solo i nuovi files e quelli che risultano cancellati o modificati, questo permette backup molto più veloci. Tenete conto comunque che spesso si tratta di centinaia di gb da gestire, per cui è normale che siano attività che durano ore.


Backup in cloud

Per il backup in cloud la mia scelta è stata il cloud di Apple, semplicemente perché nel mio caso era lil metodo più economico. Infatti sostenevo già la spesa di tre piani di archiviazione, per i miei dispositivi, per quelli di mia moglie e per quelli di mia figlia. La spesa mensile era di circa 6 euro. Poiché lo spazio di archiviazione può essere condiviso in famiglia ho portato a 2Tb il mio piano, costo circa 10 euro. Ho migrato i dati di mia moglie e mia figlia sullo spazio condiviso ed ho annullato i loro piani. Incremento di costo circa 4 euro. Ho poi importato su Foto tutto il mio archivio fotografico con il risultato di avere su tutti miei dispositivi Apple tutte le mie foto (circa 50000, spazio in iCloud circa 0,5 Tb) sempre disponibili e con un minimo spazio occupato sui terminali dalle anteprime di foto, in più, in automatico, tutto il backup in cloud.


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