La Fotografia in guerra in Blog il 21 Febbraio 2024, 23:00 La Fotografia fece la sua prima apparizione in guerra nel senso di documentarla e riportarla alla Storia con la Guerra di Crimea (1853-1856 ) fu la Regina Vittoria che sostenne la presenza di colui che fu il primo fotoreporter di Guerra cioé il fotografo Roger Fenton.Le sue pubblicazioni fotografiche non furono mai di carattere crudele ma immagini soft più che altro valorizzare l'impegno della Gran Bretagna,una sorta di pubblicità.
Successivamente con la Guerra di Secessione Americana (1861-1865) cominciarono ad arrivare le prime immagine di crudeltà.La Fotografia riportava le prime foto di caduti in guerra documentate ,immagini crudeli.I Fotografi che scattarono dalla parte degli unionisti
Mathew Brady,Alexander Gardner,Timothy O'Sullivan riportarono immagini rudi ,l'orrore della guerra civile Americana.
Con la Prima Guerra Mondiale gli Eserciti si attrezzarono di veri e propri soldati -fotografi si puo' benissimo dire che la produzione fotografica (e cinematografica) esplose,dando un 'immagine patriottica del conflitto armato quindi di parte.
Ma é con la guerra di Spagna ( 1936/1939 ) che si apre la via al fotogiornalismo,diversi fotografi indipendenti partono per documentare la guerra soprattutto dal lato Repubblicano del conflitto.Robert Capa, Gerda Taro ,David Seymour riportarono delle numerose testimonianze fotografiche della Guerra.
Lo stesso Robert Capa testimonierà di presenza lo sbarco in Normandia nel giugno del 1944 (quest'anno gli 80 anni di ricorrenza).A contatto con gli avvenimenti il fotogiornalista Capa diventa una leggenda nel settore,pronto a tutto pur di documentare la Storia.
La Guerra nel Vietnam porta nelle case delle persone le atrocità di questa assurda guerra,i fotografi Nick Ut vietnamita,Don Mc Cullin inglese di cui si dice che un proiettile a lui indirizzato fu fermato dalla sua Nikon,Gilles Caron francese che poi scomparse nel nulla " inghiottito " in Cambogia in una zona controllata dai Kmers Rossi nel 1970.Gli scatti di questi fotoreporter e di altri suscitarono scandalo e proteste dando luogo assieme alle immagini animate a dei Movimenti di protesta degli anni 60/70 del secolo scorso.
Lo stesso Gilles Caron fotografo' il Maggio Francese (conflitto sociale) nel 1968 .
Caron documento' la Guerra dei 6 Giorni tra Israele e gli Arabi ,infine ' pure il conflitto Cattolici - Protestanti a Belfast e Londonderry.
Invece per mancanza o scarsità di fotoreporter vi furono delle guerre -conflitti che furono scarsamente documentati le cosiddette " guerre invisibili " si cita La guerra Civile d'Algeria tra il 1992 ed il 2002 ,la guerra delle Falklands o Malvinas del 1982 e soprattutto la guerra civile in Ruanda del 1994 che in 4 mesi fece circa un milione di morti un vero genocidio.
Angelo Destasio
fonti : Anne De Mondenard - Isabelle- Cecile Le Mee - wikipedia
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Tina Modotti - L ' occhio della Rivoluzione in Blog il 16 Febbraio 2024, 17:19 In questi giorni il " Jeu de Paume " di Parigi dedica a Tina Modotti ,fotografa Italiana,viaggiatrice,attivista politica , una bella esposizione dei suoi scatti ,dei suoi viaggi e del suo impegno politico e sociale, incentrato in un momento storico del secolo scorso marcato da avvenimenti importanti come la I guerra Mondiale,l'emigrazione economica dall'Europa all'America,la nascita del cinema in America,i movimenti agrari etc etc.
Partendo da Udine in giovanissima età arriva a San Francisco per poi virare a Los Angeles e in Messico post Rivoluzione .Tina Modotti incarna l'emancipazione femminile prima che artista.Ella fa parte di una generazione di donne che apporta un contributo notevole alla fotografia degli anni 20.
Notevoli testimonianze attraverso i suoi scatti nel Messico post Rivoluzione, dove partecipa alla rinascita e all'effervescenza della cultura Messicana soprattutto nel campo della fotografia.Attivista politica e sociale dà eco alle lotte agrarie e testimonia il quotidiano dei campesinos attraverso i suoi scatti vere testimonianze più delle parole.
L'essere una migrante economica nata da una famiglia modesta , l essere donna influenza il suo sguardo particolarmente sensibile alle ingiustizie sociali descritte dal suo apparecchio fotografico vero strumento di indagine e denuncia sociale.
Le si attribuiscono circa 400 scatti in un periodo dove la fotografia in America e in Messico in particolare non era ancora che agli albori. Dunque una vera pioniera.
Ha poi viaggiato in Spagna epoca franchista ed in Unione Sovietica.
La mostra é davvero notevole e sobria soprattutto.
Vi é da essere fieri di questa Italiana .
Angelo Destasio
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