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Il vecchio e il mare...

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Il vecchio e il mare inviata il 26 Febbraio 2020 ore 22:31 da Andre90s. 6 commenti, 739 visite.

, f/4.0, ISO 160, mano libera. Palmi, Località Tonnara, Italia.

Nella parte a est della Calabria lembi di terra s'interrompono improvvisamente cadendo a picco sul mare per poi essere baciati dalle acque del Mar Tirreno. Su quella terra apparentemente insidiosa, oltre mille anni fa degli uomini di probabile origine bizantina vi stabilirono fissa dimora originando l'abitato oggi riconosciuto come città di Palmi. L'inverno non era stato particolarmente rigido quell'anno e la natura rigogliosa sembrava aver già cancellato le cicatrici portate dai freddi venti settentrionali. Nell'ultimo giorno e mese dell'anno, non vi era traccia delle nuvole e la temperatura mite rendeva particolarmente ospitale l'affaccio su quel tratto costiero con il sole che picchiava alto sullo stretto di Messina. Una leggera brezza marina risveglia vecchi ricordi sopiti di viaggi carichi di serenità e spensieratezza. In questi luoghi un ragazzo di quasi trent'anni fa ritorno dopo aver viaggiato per oltre mille chilometri nel tentativo di sfuggire a un destino di miseria e a un futuro privo di speranza. Ritorna perché anche lui sente il bisogno di lasciarsi baciare dal sole come i fiori a primavera e dare voce a vecchi ricordi rimasti intrappolati tra le insenature delle scogliere in riva al mare. Per lunghi mesi ha sognato quel momento idilliaco e adesso vuole goderselo standosene seduto con gli occhi e il cuore pieni d'amore, proprio su quella terra che lo ha generato. Sono ore piacevoli quelle che trascorre ammaliato dalla meraviglia della Costa Viola, ma è arrivato il momento di rientrare a casa per il consueto pranzo in famiglia che segue a ogni ritorno. Nel percorrere la strada verso la dimora della sua adolescenza, lo sguardo fatica a seguire quella serpentina di asfalto butterato dal maltempo e da una cattiva manutenzione e si lascia irretire da quella terra frantumata che improvvisamente scompare tra gli abbracci del mare. Il rombo di un vecchio motore in avvicinamento irrompe in quel delicato equilibrio sospeso tra sogno e realtà e riporta il giovane con lo sguardo sulla strada. Una vecchia Fiat cinquecento con sopra un carico di reti da pesca e pattume che scende verso la Marinella cattura la sua attenzione. In preda alla curiosità e senza indugiare, il ragazzo fa inversione e percorrendo quelle curve che sospingono ancora una volta il suo sguardo sullo Stretto, si mette all'inseguimento di quel bizzarro autoveicolo. Dopo pochi chilometri intravede, parcheggiato nei pressi del belvedere La Motta, quell'accumulo di lamiere lacerate dalla ruggine e vicino ad esso nota un anziano quanto arzillo signore intento a parlare animatamente a un piccolo gruppo di persone. Sta raccontando del suo sentire la vita giungere al termine e della paura di non aver lasciato nulla di buono per le generazioni future. Questa sua preoccupazione nasce dal grido di rabbia di "quella ragazzina" che "ci ha aperto gli occhi" facendoci vedere "la follia che abbiamo generato" e indicando con una mano il carico di plastica e polistirolo raccolto lungo le spiagge della Marinella di Palmi e con la voce strozzata dall'emozione, diffonde tra i presenti un avvertimento a cui seguono parole cariche di voglia di riscatto e speranza. Era il lontano novembre del '43 il giorno in cui, come avviene per tanti figli di questa terra, un raggio di sole lo avvolse tra le onde del mare calabrese per donarlo alla terra, mentre altrove si consumava una guerra che avrebbe mietuto milioni di vite e che in assenza della resistenza avrebbe portato al decesso di molti altri, conducendo l'umanità intera a un futuro di follia e disperazione. Loiercio Letterio, questo il suo nome, fin da piccolo ha dovuto resistere alla folle visione distopica del genere umano e non ha intenzione di abbandonare la sua Palmi a visioni abominevoli. Dentro sente crescere la fiducia nella propria gente e l'irrefrenabile voglia di riscatto, quel sentimento vorace capace di trasformare tutto il male che i suoi occhi stanchi hanno vissuto in qualcosa di migliore, in cui credere e sperare. È un uomo saggio con ideali “da giovane”, forti e vivi, ardenti e luminosi, pregnanti di speranza. Ha fiducia nei ragazzi, perché “il futuro è dei giovani”, ma noi, prosegue, "dobbiamo dare loro il nostro contributo", perché ognuno nel suo piccolo può fare la differenza. “Quella ragazzina di quattordici anni”, continua, “ci ha svegliati”. Abbiamo dormito per troppo tempo coltivando l'illusione di un futuro prospero e privo di sofferenza e siamo finiti con l'abbracciare l'idea di un progresso che sapevamo sarebbe stato insostenibile. Lui sa bene che non c'è tempo da perdere ed esorta quei pochi che lo ascoltano ad agire, perché l'unione fa la forza e quella terra meravigliosa merita di essere salvata. “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” diceva Gandhi, e se oggi la speranza non si spegne neppure davanti a una società costernata, piena di indifferenza ed egoismo, lo dobbiamo solo a chi lotta, resiste e non si arrende mai, perché il cambiamento parte principalmente dalle nostre piccole azioni quotidiane e ogni cammino inizia sempre da un singolo passo. Se cadessimo nell'errore di credere che da soli non possiamo cambiare nulla, condanneremmo pure il salvabile e la bellezza di posti come la Marinella. Il sole quel giorno dell'ultimo dell'anno brilla alto nel cielo di Palmi. Quella Fiat 500 da rottamare tossisce, a volte arranca, ma conosce la sua ultima destinazione e non si fermerà fin quando non l'avrà raggiunta. Sa bene che la bellezza di posti come la Marinella di Palmi un giorno salverà il mondo e che per essa vale la pena urlare, lottare, vivere e sognare. "Il merito non è di chi comincia" recita un cartello appeso da Letterio su quella vecchia 500 in occasione di una manifestazione, "ma di chi persevera".



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avatarsupporter
inviato il 26 Febbraio 2020 ore 23:14

Uno scatto ed una didascalia che meritano più commenti. Complimenti. Ciao. Magù

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2020 ore 0:12

Grazie per il bellissimo commento. Un saluto

avatarsenior
inviato il 27 Marzo 2021 ore 23:28

Quoto Magù, complimenti anche da parte mia, con l'augurio che anche altri si accorgano di questa piccola perla

avatarjunior
inviato il 28 Marzo 2021 ore 23:26

Grazie Jste70, apprezzo molto il tuo commento.

avatarsupporter
inviato il 12 Giugno 2021 ore 12:33

Splendido scatto, condivido le considerazioni espresse nella dida.
Complimenti.
marco :-P

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2021 ore 15:35

Bello scatto e gran bella storia. Meriterebbe un un articolo su qualche giornale per avere più diffusione e una platea più ampia. Ciao


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