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| inviato il 03 Gennaio 2019 ore 11:48
Beato te che l'hai fotografato in tutte le salse... Io non so cosa darei anche solo per vederlo... |
| inviato il 03 Gennaio 2019 ore 12:42
Complimenti |
| inviato il 03 Gennaio 2019 ore 13:29
Ottime sono le sperimentazioni però questa immagine risulta troppo confusa. Inoltre il panning presuppone un movimento orizzontale del soggetto con sfondo più mosso e soggetto più leggibile. Un saluto. |
| inviato il 03 Gennaio 2019 ore 13:48
Quoto Claudio Cortesi |
| inviato il 03 Gennaio 2019 ore 16:40 | Questo commento è stato tradotto automaticamente (mostra/nascondi originale)
Ottima immagine con bellissimi colori e dettagli superbi. Bella posa, ambiente e composizione. saluti, Marco. Excellent image with beautiful colors and superb details. Nice pose, environment and composition. Regards, Satish. |
| inviato il 03 Gennaio 2019 ore 20:15
Concordo con quanto ha scritto Claudio. |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 11:55
Grazie a tutti per il passaggio ed i commenti, sempre graditissimi; “Bellissimo racconto e doverosa spiegazione…. Avere un'idea del genere in arena di canto la dice lunga sul fotografo, chapeau ….. l'immagine può piacere o meno x i puristi dello sfocato , x me è semplicemente geniale !!!” Grazie Ivan; vedo che oltre ad amare gli stessi ambienti ed animali abbiamo anche visioni molto simili relativamente agli approcci con gli stessi ed ai risultati fotografici; da purista dello sfocato (anch'io), ma più che altro amante delle rese estetiche dei teleobiettivi che, per loro natura, tendono ad isolare ed “evidenziare” il soggetto rispetto allo sfondo, ultimamente sto sempre più cercando di contrastare questo mio limite mentale per realizzare immagini in cui il soggetto è inserito nel suo ambiente; la sfida è quella di riprenderli con ottiche sempre più corte, fino ad arrivare ai grandangolari; la scorsa primavera c'ho provato con un combattimento di forcelli ripreso con un 35 mm; la strada è aperta, ma il risultato va perfezionato; dopo oltre 35 anni di foto di animali e svariate decine di migliaia di foto in archivio, già da un po' sento l'esigenza di realizzare immagini che si discostino almeno un tantino dallo “standard” e da quello che ormai si vede a valangate su tutti i siti e riviste; come dici giustamente tu, i risultati possono piacere o meno; è una strada un po' controcorrente e, come tale, un po' più difficile, ma le difficoltà non mi hanno mai spaventato, anzi, m'hanno sempre “attizzato”.- un caro saluto ed un 2019 ricco di soddisfazioni.- Mauro.- |
| inviato il 04 Gennaio 2019 ore 12:00
Buongiorno Claudio e grazie del gradito commento; non lo faccio quasi mai per il timore che poi appaia “polemica”, ma in questo caso, trattandosi di un animale che amo particolarmente, consentimi una risposta: non sta scritto da nessuna parte che il panning “presupponga un movimento orizzontale”; la tecnica prevede di utilizzare un tempo d'otturazione lento e muovere la fotocamera alla stessa velocità e nella stessa direzione del soggetto, affinchè quest'ultimo risulti fermo, o quantomeno “leggibile” e/o identificabile, mentre lo sfondo appare mosso o, più esattamente, strisciato nella direzione opposta del motto del soggetto; è una tecnica cinematografica (la prima volta utilizzata nel western “Ombre Rosse”) presa in “prestito” dalla fotografia per conferire alla stessa movimento e dinamicità che invece, per sua natura, la fotografia non ha; un'immagine è statica; si potrebbe quindi anche realizzare un panning verticale di un oggetto che cade, ad esempio; perché no? da (ahimè) vecchio fotografo analogico quale mentalmente continuo ad essere, quando si fotografava a pellicola, un panning di animale tanto più era “confuso” tanto più si riteneva riuscito; con due sole condizioni: il soggetto doveva essere quantomeno identificabile e l'occhio (centro di interesse) perfettamente fermo e nitido; mi sembra che questi parametri siano stati rispettati; poi, per il resto, hai perfettamente ragione e concordo con te; per realizzare un panning di un'automobile o di un ciclista, si deve “ammortizzare” solamente un movimento orizzontale; con un animale che corre c'è sempre anche una componente verticale e/o sussultoria che non si riuscirà mai ad eliminare e conferirà all'immagine certamente una confusione in più; più “facile” realizzare un panning su un soggetto in volo; infine, per la perfetta riuscita di un panning, ha una notevole valenza lo sfondo; uno sfondo omogeneo ed uniformemente illuminato (come quello del mio panning dell'Occhione) farà perdere notevolmente effetto e dinamicità all'immagine perché mancheranno le “strisciate” che ci restituiscono “l'illusione” del movimento; uno sfondo confuso, come quello del Cedrone, conferirà confusione all'immagine; lo sfondo ideale è uno sfondo regolarmente disomogeneo e contrastato; renderà delle strisciate bellissime; ma sul campo non sempre puoi scegliere sfondo, punto di ripresa, direzione del soggetto, eccetera; la mia sfida personale è quella di applicare questa tecnica a soggetti a cui nessuno, o molto pochi, hanno provato ad applicarla; pienamente d'accordo che è un'immagine che ha ampi margini di miglioramento; col senno di poi utilizzerei, ad esempio, un tempo d'otturazione ancora più lento per accentuare le "strisciate"; un ottimo motivo per riprovarci fra qualche mese, non trovi? un saluto Mauro |
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