“ Grazie molte Aldo per l'apprezzamento.
In realtà quello che tu reputi "fuori fuoco" o "mosso" nella tua seconda affermazione, in astrofotografia è una carenza di definizione ed è da imputare principalmente a due fattori. Il primo è lo strumento di ripresa, cioè apertura e tipologia costruttiva (in questo caso è un telescopio catadiottrico, cioè è formato da lenti + specchi di 125mm di apertura ma con una ostruzione interna dovuta allo schema ottico) che impongono un potere risolutivo limitato da rigide formule matematiche; il secondo fattore è la turbolenza atmosferica che provoca un movimento continuo dell'immagine (come fosse vista attraverso acqua increspata) e che si combatte (parzialmente) con tecniche di elaborazione digitale con le quali puoi scegliere, in un filmato, solo i frames migliori e sovrapporli migliorando la definizione e diminuendo il rumore di fondo. Ci sarebbe da parlare per ore, ma se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio di iscriverti ad un forum di astrofotografia: ti si aprirà un mondo...
Un caro saluto „
Sono io che ringrazio te per avermi meglio spiegato la metodologia che si usa, da profano osservatore noto cose che possono sembrare "difetti" e che in realtà non lo sono, ma sono solo conseguenze di n fattori.
Rinnovo i complimenti per il lavoro svolto e ti ringrazio nuovamente per il tempo dedicato :)