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| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 8:07
Dati di ripresa disponibili sul mio sito stefano-campani.000webhostapp.com/index.php/home-page/cavallofalsicolo Voglio provare a dare una visione inusuale di questa splendida nebulosa oscura, la Barnard 33, o più comunemente detta Testa di Cavallo Questa nebulosa si trova in Orione, molto vicino ad Alnitak, una delle tre stelle della cintura di orione La sua curiosa forma la rende molto riconoscibile e le prime osservazioni la associarono ad una testa di cavallo per la somiglianza al noto pezzo degli scacchi è formata da densi gas oscuri che non emettono luce, anzi bloccano la luce alle sue spalle. Al suo interno è possibile notare qualche stella in formazione Non va confusa con IC434, come molti fanno, che in realtà è la nebulosa di idrogeno ionizzato che si trova alle sue spalle, ed è anche la fonte di luce che ci permette di vederla In osservazione visuale è difficilissima da rilevare, senza nessun filtro (a banda media) che aiuti ad aumentare un po' il contrasto di questa nebulosa è possibile rilevarla con telescopi da 500-600mm in su, a patto di essere sotto cieli molto bui preferibilmente di alta montagna. Infatti il contrasto è dato da una fonte di luce molto vicina all'infrarosso, oscurata da queste polveri. L'occhio a queste lunghezze d'onda è decisamente poco sensibile Fotograficamente invece diventa piuttosto facile da rilevare, anche se poi i dettagli fini dei filamenti oscuri sono comunque molto ostici La ripresa è in bianco e nero, deriva da una immagine a banda stretta centrata sulla riga di emissione dell'idrogeno ionizzato Questa è pertanto una immagine in falsi colori, derivati da una opportuna mappatura tesa ad esaltare i contrasti di luce ed ombra di questo magnifico oggetto |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 9:29
Ora ti blocco scherzo.., Hai usato una "sorta" di hubble palette? Siamo circa a 5 m di focale in questa foto Complimenti Ale |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 9:35
Ciao Canopo no non bloccarmi dai!! semplificando il concetto ho associato a varie intensità luminose alcuni colori. è una sorta di gradient map.La differenza col gradient map è che i contrasti luminosi son gestiti a parte, perché nelle foto astronomiche i contrasti di luce son veramente super-tenui o molto estremi La hubble palette si riferisce più a associare canali colore diversi (R G e B) a riprese in banda stretta a differenti lunghezze d'onda, ad esempio il classico Ha OIII e SII In questo caso è solo Ha, rimappato intensità-colore è il primo esperimento che faccio e devo dire che mi è piaciuto davvero molto, ma son curioso di vedere cosa ne pensano gli altri La focale è 2.5m circa, ma considera che il sensore è formato M43, quindi.. si campo inquadrato equivalente a 5m circa su FF |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 9:44
Bravissimo chiunque riesca a produrre certe immagini ha sempre la mia ammirazione, per me l'astrofotografia (vista la mia totale ignoranza in materia) risulta essere una specie di segreta alchimia dove si usano attrezzature magiche. Quindi sei un bravissimo alchimista |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 9:47
Grazie mille grekon! Mi piace alchimista |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 9:51
Capito.. ... sto cercando di fare la rosetta in hubble palette Vediamo che combino.. Bella comunque |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 9:52
Grazie Su alcuni monitor forse è un po troppo scura e saturata.. ci riguardo fra qualche giorno.. mai insister troppo sulla stessa elaborazione P.S. se ti serve una mano per la rosetta chiedi Son curioso di veder il risultato che otterrai! |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 11:01
Una cosa mi domando sempre ma l'immagine voi non la vedete in diretta, come fate poi a capire che è quella che deve uscire come risultato finale o sbaglio? |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 11:23
L' hubble palette è una ripresa in "falsi colori".. in pratica si registrano le emissioni dei composti chimici ionizzati presenti nella nebulosa.. evidenzi in modo più dettagliato la struttura dei gas La tricromia si basa sulla ripresa in Halfa - OIII (ossigeno terzo) e SII (zolfo) il casino è mixare bene i canali.. In H alfa hai solitamente molto segnale mentre nelle altre due bande poco:fase: se parli di visione a livello "colore" A occhio non si vede solitamente... Stefano ne sa molto di più .. |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 11:25
Davvero splendida Stefano, complimenti. Gp |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 11:31
Grazie per i complimenti! “ Una cosa mi domando sempre ma l'immagine voi non la vedete in diretta, come fate poi a capire che è quella che deve uscire come risultato finale o sbaglio? „ Si è assolutamente vero quel che dici a volte si punta alla cieca perché gli oggetti fotografici son troppo deboli per esser visibili Poi ci si aggiusta con qualche scatto di prova Una volta soddisfatti si parte a fare le lunghe sequenze di pose (e a me poi alla fine capita di accorgermi che l'inquadratura non è quella che desideravo.. ma c'è poco da fare.. c'è da studiarsela un po' prima e poi sperare di far giusto, in questo caso è andata bene, anche perché non avrei avuto nessun margine per croppare) e per finire si dedica tanto tanto tempo all'elaborazione. Tieni conto che in questo caso ci ho perso "solo" due orette Ci son foto che ti fanno penare un sacco e ci si mette molto di più anche solo per la fase di processing In sostanza il risultato lo vedi man mano che avanza l'elaborazione.. lo scopri un po' nel mentre C'è da dire che le nebulose son poi tanto belle che è difficile sbagliare del tutto |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 11:54
Però ora è più semplice, in genere con 15 sec di posa gli oggetti cominci a vederli al monitor.. e questo permette di migliorare l'inquadratura Ricordo quando andavo al Nivolet e si fotografava con la diapositiva :fase: li erano ca..i.... e guidavi a mano:fase: |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 12:00
Hai assolutamente ragione In generale sì è così, soprattutto se fotografi oggetti noti. Altri tempi rispetto alla pellicola! (negli ultimi anni si sono aperte possibilità per gli amatori che 30 anni fa erano si e no alla portata dei più grandi osservatori) Io però ti faccio un esempio, quando ho fotografato M82 che non sapevo avesse quella estesissima nube Ha intorno ho perso più di 4 ore di pose prima di rendermi conto che c'era una nube di polveri che andava ben oltre al campo inquadrato In generale poi a priori non so che risultato posso aspettarmi dall'integrazione della sequenza. la mia regola è " tu fanne di più (di pose), che non guasta". Il risultato lo capisci dopo in fase di processing |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 12:42
Allora ne ho torto quando dico che siete alchimisti!? mediamente cosa serve come attrezzatura di base? |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 13:04
Per iniziare , un buon astro inseguitore con una reflex modificata. Per modifica si intende la rimozione del filtro ir-cut per renderla più sensibile In certe frequenze. Poi se dotata di un filtro ( mi piace molto L idas lps p2 della hutech) meglio ancora. |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 14:16
Questi scatti sono per me pura fantascienza Non saprei davvero neanche dove iniziare per darne uno |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 14:23
Splendida foto |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 14:53
Bellissima |
| inviato il 21 Gennaio 2018 ore 17:22
Grazie! |
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