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| inviato il 16 Agosto 2017 ore 23:46
Belle foto. Personalmente preferisco i files della M240, più lavorabili; si distruggono meno, dei files della Leica M10, a parità di iso e intervento, in condizioni simili. A 100 iso aprendo un po le ombreeee...imprevedibile, i pixel che si colorano dei filtri primari e una pioggia di bianchi(sabbiosa), poca manovrabilità. A 400 ISO buona, accettabile oltre. Non perdona l'esposizione. Belle foto, più morbide quelle della M240. Un giudizio personale ma venendo dalla MP240, ho trovato una notevole differenza; ergonomia, meccanica e telemetro spettacolari ma la resa elettronica non mi convince; non riesco a avere una discussione costruttiva con un Laicista o con un "tecnico" Leica che mi spieghi dove sbaglio. L'utilizzo hardware e software sono i medesimi che impiegavo su MP240, questa non è migliorativa, anzi, già da 100 ISO. Scusa lo sfogo ma in alcune situazioni la amo, in altre no. Belle foto, belle foto. |
| inviato il 17 Agosto 2017 ore 11:01
Buongiorno e grazie del commento. io mi chiamo Francesco . questo è un file di M240 in effetti . l'anno scorso la M10 non era ancora uscita. Sono d'accorso con te la M10 non perdona niente. ed è quello che mi piace. per fare un paragone prendiamo due pellicole: 1) la Kodak double X da 200 iso 2) la PanF Ilford da 50. Ambedue queste pellicole non perdonano gli errori perchè hanno una spalla della curva sensitometrica che non tollera le sovraesposizioni anche minime. Nate per le luci di studio o quantomeno in ambienti chiusi o per le giornate uggiose in cui le alte luci si contengono facilmente entro la curva di spalla. Questa è l'impressione che ho avuto dal sensore della M10. un "piede" estrememente lungo e dolce, una retta molto contenuta e una spalla che non tollera le esposizioni sulle alte luci. Allora, e lo sto mettendo in pratica, la soluzione potrebbe essere quella che metto in pratica con le due pellicole citate, anzi con tutte le pellicole in effetti. Esporre per la metà della sensibilità dichiarata. Mi spiego. con quelle due pellicole. ma in effetti lo faccio con tutte le pellicole, ma con queste è tassativo, bisogna esporre alla metà dell'indice di esposizione della pellicola; quindi la 200 la esponi a 100 e la 50 a 25. ovviamente poi in sviluppo mi regolo attuando uno sviluppo energico all'inizio che faccia aprire i neri e i grigi e usando uno sviluppo "stand" alla fine che non faccia bruciare le luci. questo è grosso modo quello che si può fare col sensore della M10. cercare di esporre al minimo di visibilità delle ombre nelle zone con contrasto di luce accentuato e diminuendo contrasto e ombre in post. è l'unica soluzione altrimenti brucerò le luci. quello che perdo nel contrasto lo posso riacquistare con la clarity su Lightroom ( che io consiglio di usare con parsimonia) e salvare il file in TIF o al massimo in DNG. se ti servirà puoi ribilanciare i bianchi con PS nel caso di stampa ( a seconda della supporto) e i neri. Mai giudicare una foto da quello che vedi sullo schermo. Salvare il file in jpg come archivio ti limiterebbe troppo qualora tu decidessi di stampare su un supporto diverso dalla carta o particolari tipi di carta o viceversa ne devi fare un uso elettronico.La M240 aveva probabilmente una spalla più ripida e quindi più compiacente sulle alte luci. Se usi un Visioflex bisogna tenere presente che è un dispositivo che ha la tendenza ad accentuare le alte luci, meglio inserire gli avvisi di sovra o sottoesposizione. Ma sono sicuro che utilizzando la M10 per più tempo anche il solo esposimetro di telemetro è sufficiente a determinare il giusto grado di sottoesposizione. Cioè quello che voglio dire è che quello che sbagliamo, pure io sbaglio assai, a dare retta al visioflex o allo schermo che ci fanno vedere cose piuttosto irreali. Se non vuoi sbagliare devi usare un esposimetro esterno, cosa che faccio con la M4 perchè non ha esposimetro. Ma già l'esposimetro della M7 è molto buono. oppure cercare di capire la M10, che non è una macchina per tutti, come anche la M240 non lo era. Poi vai a stampare, cromogenica o anche plotter, e ti accorgi che il file ha una ricchezza di dettagli, di grigi e di mezzi toni e che le alte luci in effetti si riescono a contenere nel decente. un'ultima cosa. E' verissimo che i pixel assumono i colori primari. lo fanno tutte le macchine digitali. Più sbagli l'esposizione più il pixel assume una colorazione abberrante. è normale. IL CMOS è fatto così e non ci puoi fare niente. però volendo puoi fare i bianchi regolando la macchina prima di scattare, è un'operazione noiosa ma spesso è necessaria, e comunque è sempre lo schermo che ti restituisce l'immagine. oppure regolare il bilancio e la dominante in post, cosa che fanno tutti.a patto di sapere quale è la regolazione corretta. ed in questo caso sei tu che decidi. spero che la discussione sia stata di tuo gradimento. ci saranno anche altre occasioni. appena riesco posterò una foto simile anzi uguale per le luci che sono le stesse. dello stesso affresco presa quest'anno con la M10 e con il tri-elmar. mi farà piacere se noterai le differenze di esposizione. a presto |
| inviato il 17 Agosto 2017 ore 12:48
Grazie per la sapiente spiegazione. Lavoro poco in camera oscura e su alcuni argomenti non ho approfondito ma avevo sospettato un comportamento del genere, rigidità nelle luci, una curva che non mi permette di avere sufficienti informazioni nelle alte luci. Ok, in situazioni di alto contrasto cerco di privilegiare le luci sottoesponendo le ombre e di conseguenza i mezzi toni; ed è qui che aprendo queste zone come facevo con la MP240 escono artefatti (a 100 ISO) come ti dicevo, pixel random rossi, verdi, blu e bianchi...in pratica un effetto che non mi piace, un effetto negativo. Per eliminare questi "artefatti" devo intervenire sul controllo del rumore, piallando l'immagine, quindi abbassando la nitidezza...cavoli con obiettivi che minimo costano € 2000,00. Volevo acquistare un 35 1,4 sferico FLE ma ora mi fermo e cerco di capire la mia M10 o ritornare alla mia gloriosa MP240 che aveva una tolleranza eccellente, un comportamento più omogeneo e aprendo le ombre gia a 200 ISO (sensibilità nominale) e volendo esagerare, di artefatti nemmeno uno, nessun pixel random effetto stellare. In effetti con la M10 non è come con la MP240; devi esporre nel migliore dei modi e toccare pochisssssssimo il file DNG, in pratica visto piaciuto...rigido. Grazie e a presto. |
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