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| sent on December 19, 2015 (16:08) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
3E
Step by step meetings hikers coming down, which exchanges a greeting and a smile. Murmurs that touch your life. Brief interruption of the monotony of the ascent: a step and then the other, a two-one-two?
The mind goes back to wander from one island to another, from one thought to another, and you continue to go up, to move forward!
You feel pervaded by loneliness. Have you tried this be alone with yourself! I love the taste, I appreciate the sense of absolute, the extension of the time to become something imperceptible. Here and now?
So, almost without realizing it, go ahead.
Why? What's up there so beautiful as to deserve your effort? IS' a struggle with yourself? Of course, challenge you is what makes you go forward, do not want to give in, you can not give in to fatigue! But you're not the reason to address the rise! No, there is another reason that makes you go up, you see there, in your mind: the most beautiful chamois in the world!
At the end you're riding high, a final, grueling, breath and you arrived! Let your eyes free to go where he wants, where he thinks he can be the reward for your effort! And that's when you spot him, over there, calm and majestic, moving light and safe on the rocks!
The Abruzzo chamois!
Emerges a smile on your lips and a sigh comes in your mind: this time you were lucky! Never take for granted that3B smell of wolves?
As the sun sets behind the last ridge, the tempo returns to knock on your mind and it is time to leave. The air gets colder and legs aching, but you have to fall back: the everyday waiting for riabbracciarti and submerge, and already beginning to think about when you go up. Durante la salita sei solo con te stesso, ti confronti con la fatica, passo dopo passo. Ti chiedi il motivo per cui continui a farli inseguire, quei passi. Perché non tornare indietro? Perché non fermarsi a riposare? Eppure vai avanti...
Il peso sulla schiena ti incurva sempre di più, eppure ti rialzi e vai avanti...
Il sudore cade dalla tua fronte e porta via gocce di preoccupazioni, senti la tua mente liberarsi dall'oppressione! Sarà per questo che vai avanti? Per tornare a respirare? Per assaporare nuovamente quell'inebriante senso di libertà?
Lo sguardo si alza sull'orizzonte e vedi che la strada è ancora lunga...No, non puoi fare questa fatica solo per sgombrare la mente!
Eppure vai avanti...
Passo dopo passo incontri escursionisti che scendono, con cui scambi un saluto e un sorriso. Soffi che sfiorano la tua esistenza. Breve interruzione della monotonia dell'ascesa: un passo e poi l'altro, un-due un-due?
La mente torna a vagare da un'isola all'altra, da un pensiero all'altro e tu continui a salire, ad andare avanti!
Ti senti pervadere dalla solitudine. L'hai cercato questo restare solo con te stesso! Ne ami il sapore, ne apprezzi il senso di assoluto, il dilatarsi del tempo fino a diventare qualcosa di impercettibile. Hic et nunc?
Così, quasi senza rendertene conto, vai avanti.
Perché? Cosa c'è lassù di così bello da meritare la tua fatica? E' una lotta con te stesso? Certo, sfidarti è ciò che ti fa avanzare, non vuoi cedere, non puoi darla vinta alla fatica! Ma non sei tu il motivo per cui affronti l'ascesa! No, c'è un altro motivo che ti spinge a salire, lo vedi lì, nella tua mente: il più bel camoscio del mondo!
Alla fine sei sulla cresta, un ultimo, faticoso, respiro e sei arrivato! Lasci il tuo sguardo libero di andare dove vuole, dove pensa che possa essere il premio per la tua fatica! Ed è allora che lo scorgi, laggiù, calmo e maestoso, che si muove leggero e sicuro sulle rocce!
Il camoscio d'Abruzzo!
Un sorriso affiora sulle tue labbra e un sospiro nasce nel tuo animo: questa volta sei stato fortunato! Non dare mai per scontato che la fatica sarà ripagata, molte volte non accade e lo hai già imparato a tue spese!!
E poi arriva il giorno in cui vedi i piccoli che si rincorrono, che giocano a fare i grandi, li vedi, sotto lo sguardo attento delle madri, esercitarsi ad affrontare passaggi difficili, uno dopo l'altro, studenti che si confrontano con esami in grado di salvare una vita, in attesa di affrontare la prima neve, il primo inverno, con il suo freddo e le sue insidie, la sua luce brillante e serena e le sue ombre lunghe e spaventose.
E tu sei lì, seduto in mezzo a loro, a guardare la vita del branco, a capirne le relazioni, a osservare i maschi che si sfidano da lontano per stabilire le loro gerarchie, a vedere gli yearlings che si buttano a capofitto in discesa e mimano schivate ad ipotetici attacchi: la neve porterà con sé odore di lupi?
Mentre il sole tramonta dietro l'ultima cresta, il tempo torna a bussare alla tua mente ed è ora di ripartire. L'aria si fa più fredda e le gambe più doloranti, ma devi riscendere: la quotidianità ti aspetta per riabbracciarti e sommergerti, e già inizi a pensare a quando potrai tornare a salire. |
| sent on January 13, 2016 (1:20) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
I seem to relive my climbs in the mountains of PNALM ... I love that place ... These wonderful creatures repay all the efforts that you make, see them run on the rocks in 2000 and more meters high in the wild is always a great joy ...
ITA and good walks David.
Regards, Cristian Mi sembra di rivivere le mie salite sulle montagne del PNALM... Adoro quel posto ... Queste meravigliose creature ripagano di tutti gli sforzi che si fanno ,vederli correre sulle rocce a 2000 e più metri di altezza in libertà è sempre una grande gioia...
Ottimo scatto e buone passeggiate Davide.
Saluti, Cristian |
| sent on January 18, 2016 (12:51) | This comment has been automatically translated (show/hide original)
Oh, those lucky enough to see them in their natural environment, between silence and immensity, can not help but be impressed !! Thanks Cristian and good walks to you too !! Eh, chi ha la fortuna di vederli nel loro ambiente naturale, tra silenzi e immensità, non può che rimanerne colpito!! Grazie Cristian e buone passeggiate anche a te!! |
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