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Grazie Sebastian! Effettivamente quello che c'è nel cielo proprio sopra le nostre teste è incredibile; eppure l'inquinamento luminoso dei giorni nostri preclude questo spettacolo la maggior parte delle volte che alziamo la testa.
ciao Ale, tanta è la curiosità che vorrei sapere come realizzi queste foto cosa ci vuole oltre alla fotocamera? dei pezzi speciali per il telescopio... mi piacerebbe avventurarmi in questo ramo magari se non ti infastidisce mandami una foto di tutto gruppo fotografico alla mia email ne sarei molto contento. grazie a presto!!
Ciao Sebastian, il telescopio ha solitamente un innesto da 2" con riduttore a 1,25". La maggior parte dei telescopi ha il portaoculari con il bordo filettato "t2", che altro non è che un filetto M42. Altri modelli hanno il filetto M48, che garantisce meno vignettatura sui sensori grandi. Sui telescopi Newton, per l'utilizzo fotografico, devi utilizzare il correttore di coma, che è un accessorio da 2" che si innesta sul portaoculare e solitamente termina anch'esso col filetto M48. La fotocamera si fissa a fuoco diretto su queste filettature con adattatori che si trovano in commercio per pochi euro. Nel mio caso ho un adattatore micro 4/3 - T2, acquistato online per 10€. Poi ho una riduzione T2-M48 che si avvita sul correttore di coma. Per raggiungere la giusta distanza di messa a fuoco potresti aver bisogno di una prolunga, che non è latro che un tubo da 2" che si innesta sul portaoculari. Poi serve tanta pazienza: fare le foto alle stelle è un rito, a partire dallo stazionamento della montatura, poi viene la collimazione dell'ottica fino ad arrivare alla messa a fuoco con la maschera di Hartmann; nulla è semplice e immediato in questo campo ma tutto questo contribuisce a renderlo ancora più affascinante. Appena ho tempo ti mando la foto delle connessioni assemblate. Benvenuto nel mondo degli "smanettoni" dell'astrofotografia!