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| inviato il 02 Marzo 2015 ore 21:16
La scalinata di Sisifo? Poveretto, ha pure la gobba, che potrebbe quasi rappresentare il masso che Sisifo doveva trasportare all'infinito su per la montagna, per poi vederlo rotolare a valle. Mammamia che ansia e che fatica mi mette addosso questo scatto! Forse per "peggiorarlo" ancora avrei tenuto l'uomo ancora più in basso, così centrale non mi sembra del tutto la posizione migliore. In ogni caso il suo effetto, su me, l'ha fatto. Non so se era quello che volevi comunicare, ma io l'ho recepito così. Bravo! Barbara |
| inviato il 02 Marzo 2015 ore 21:40
Bellissima foto, non ho parole! Un fascino unico per i miei occhi! Complimenti veramente sentiti! Bravo tu e lunga vita al protagonista della scalata! ciao Fabio |
| inviato il 02 Marzo 2015 ore 22:00
E' secondo me uno degli scatti più potenti che hai pubblicato. La scalinata che sembra non avere inizio e nemmeno una fine , la percepisco in realtà come un muro invalicabile. E' una salita..eterna, senza mai avanzare di un gradino ciao Mauro |
| inviato il 02 Marzo 2015 ore 22:18
Notevole, l'uomo sembra salire una scala mobile infinita che scende verso il basso. Davvero uno scatto riuscito. Ciao Luigi. |
| inviato il 02 Marzo 2015 ore 22:34
Bellissima...anche se sto male per lui Ottima composizione...complimenti |
| inviato il 02 Marzo 2015 ore 22:35
Quoto Mauro, ciao |
| inviato il 02 Marzo 2015 ore 23:25
Una splendida texture a far da sfondo alla faticosa scalata: grande valenza metaforica in una notevole fotografia! Complimenti! Ciao! |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 8:34
ciao Luigi trovo la lettura di Mauro perfettamente calzante alla mia impressione e sensazione! complimenti anche alla gestione tecnica ciao Flavio |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 8:51
Grazie a tutti del passaggio e del commento. @Barbara si stratta della scalinata della Basilica di Santa Maria in Ara coeli, a Roma di fianco all'Altare della Patria Il senso della fotografia per come l'ho concepita io è la scala come la rappresentazione della vita stessa... dura, in salita, uguale per tutti... la posizione del protagonista non è casuale, è li perché ho aspettato che fosse lì . Ha fatto oltre metà tragitto... l'età lo dimostra, la fatica lo conferma e la postura lo suggerisce. Non più "gagliardo e forte" mostra ancora la voglia e la forza per cimentarsi in una scalata "spaventosa". Forza tipica di una generazione che non conosce la parola stanchezza e che non si arrende mai. Lo vedo tutti i giorni negli atteggiamenti e negli occhi dei miei genitori, coetanei del protagonista della foto. A loro dedico questo scatto, alla loro forza, al loro coraggio, che sia d'esempio per le generazioni future... Grazie a tutti per il vostro contributo. Un caro saluto, Luigi |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 11:35
In poche parole il peso della fatica. Bella la postura dell'uomo che aumenta la sensazione di fatica dovuta a la quantità di scale percorse e forse anche a quelle da percorrere. La fatica infatti può essere fisica per il percorso fatto ma anche psicologica, non vedo la fine della salita. Chi lo sa se l'uomo fosse stato più in basso la scalata sarebbe stata più lunga, come suggerito da Bzanna3, però si sarebbe forse persa la sensazione del percorso già fatto. Ciao |
| inviato il 03 Marzo 2015 ore 17:54
“ però si sarebbe forse persa la sensazione del percorso già fatto „ esatto elemento importantissimo anche quello ai fini della narrazione Un caro saluto. Luigi |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 12:30
“ La scalinata che sembra non avere inizio e nemmeno una fine , la percepisco in realtà come un muro invalicabile „ trovo in questa lettura l'esatta sensazione che mi ha procurato quando ho guardato a questo tuo scatto. Molto bella !!!! ciao. stefano |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 12:57
Mi fa molto piacere che da una mia foto scaturiscano sensazioni ed emozioni. Un caro saluto a te Stefano. Luigi |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 14:13
Che bella immagine hai saputo comporre nel mirino! Comunichi la sensazione che la persona anziana sia stanco per gli infiniti gradini saliti e affranto per quelli altrettanto infiniti da salire ancora. Bravissimo. Un saluto. |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 16:57
Grazie mille Giuseppe. E' un onore trovarti tra le mie gallerie. Un caro saluto. Luigi |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 17:15
Notevole.... Complimenti...!!! Ciao Paolo |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 18:17
Ciao Geeno, un'immagine, questa, che davvero cattura... una splendida rappresentazione della vita del protagonista e dell'esistenza umana in genere. Gli scalini più agevoli in basso, quando qualcuno ci da la mano, ci guida, ci aiuta a crescere... una pausa,.. la gioventù (il bordo doppio) quando intorno vedi tutto positivo...ci sono gli scalini, ma sembra facile salirli...non sembrano così ripidi...puoi sempre plasmarli... poi ricomincia la salita e la stessa scala si fa sempre più ripida, esige sempre più forze, capisci che gli scalini, sempre più confusi, non sono modificabili, puoi semplicemente affrontarli uno alla volta e cercare di vincerli... e ci metti tutta la volontà e l'energia che possiedi...e ce la metterai tutta fino alla fine della scala...poi.... (avrai lasciato comunque un'impronta...) Scusami se mi sono lasciata troppo trasportare dalla fantasia, ma non sono riuscita a trattenermi, questa tua immagine è davvero molto bella e profonda. Un caro saluto, Francesca |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 18:25
Infinita forza e fatica. Uno scatto essenziale, semplice come deve essere la vera fotografia. Bravo. |
| inviato il 04 Marzo 2015 ore 19:10
Grazie Paolo Francesca e Wechup. Grazie per le vostre bellissime parole. Sono emozionato nel leggere i vostri commenti. Un caro saluto a Voi. Luigi |
| inviato il 11 Marzo 2015 ore 18:40
Non posso che unirmi ai complimenti. Davvero un grandissimo scatto. |
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