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Forse nel titolo hai imbrigliato questo scatto portando l'osservatore a compiere uno spostamento di rotta che al primo sguardo ci lascerebbe liberi di entrare in questo luogo misterioso e pregno di desolazione.
Quanto espresso è solo una mia considerazione per uno scatto che merita molta attenzione e denota ancora una volta il tuo processo di evoluzione fotografica.
Hai centrato il punto Stefano, con questo titolo volevo bloccare l'osservatore su quello che vee ed immaginare cosa possa essere successo tra quelle mura! Mi fa assolutamente piacere che mi dici i tuoi punti di vista perché è importante confrontarsi per la crescita fotografica! Grazie mille per i complimenti, mi fa davvero piacere che ti piaccia la foto! Ciao Umby
Rispetto ad alcuni tuoi scatti precedenti (molto belli) questo mi colpisce meno. Al di là della pregevolezza tecnica manca qualsiasi collegamento o elemento che richiami un manicomio.
Ciò che si vede ( o perlomeno che vedo io) è un corridoio qualsiasi: di una scuola? di una vecchia casa? L'ala di un comune in restauro? non trovo nessun elemento assimilabile ad un manicomio ( a parte il titolo) Lo scatto racconta, secondo me, troppo poco
Ciao Arconudo, Grazie della vista! Questo scatto l'ho fatto in un ex manicomio, ho voluto raccontare solo la desolazione, la tristezza e l'angoscia che si prova in quel luogo, sottoesponendo e quindi portando lo sguardo verso la finestra... perché ho immaginato che fosse un "tipo" di prigione e le persone che stavano in quel luogo non vedevano l'ora di essere "liberi"! Anche la scelta del bianco e nero chiudendo abbastanza i neri lasciando in risalto un filo gli stipiti delle porte non vuole dare di certo una sensazione di libertà mentale! Dal mio punto di vista non avrei mai raccontato un corridoio di una scuola, una vecchia casa o un'ala di un comune in restauro in questo modo... probabilmente li avrei tenuto a colori e non avrei chiuso così tanto i neri! Il titolo "il manicomio" l'ho dato perché non volevo lasciare alla persona che guarda la foto di immaginare, ma di "bloccare" l'immaginazione e di portarsi direttamente in quel luogo, che secondo me è angosciante! Probabilmente non ci sono riuscito, ma era questo quello che volevo raccontare, sicuramente ci voglio ritornare per fare di meglio. Grazie mille per avermi detto il tuo punto di vista! Ciao Umberto