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#Cavalli#Equitazione 55mm. - LE PARIGLIE - I cavalieri si esibiscono in spericolate acrobazie in piedi sulla groppa dei propri destrieri fino a quando le condizioni di luce lo consentono. È qui che maggiormente vengono evidenziate qualità quali il coraggio, la destrezza e assume primaria importanza la simbiosi uomo-cavallo. La competizione da individuale passa ed essere un gioco di squadra e solo chi, durante il corso dell'anno, è riuscito a sviluppare particolare affiatamento con i propri compagni e con gli animali, sarà in grado di esibire numeri di grande destrezza e abilità. - P.S. Le foto sono carenti, ma ritenevo giusto diffondere la conoscenza di una manifestazione che merita grande attenzione.
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user6267
inviato il 15 Aprile 2014 ore 16:09
Ottimo lavoro dal punto di vista documentativo.
Certo è che sono scatti tutti molto difficili, sia quelli dinamici che quelli un pò più statici dove i cavalieri sono in posa... sopratutto per il limite tecnico della lente usata che non ti ha permesso di dare più stacco ai soggetti rispetto allo sfondo.
In ogni caso questo reportage può essere propedeutico per futuri lavori. Ti consiglio di aprire i tuo i lavori con tre scatti con veduta ampia per illustrare il luogo ed il contesto. A seguire qualche scatto (sempre in numero dispari) che rappresenti "l'azione" e il movimento ed infine qualche scatto che riprende i dettagli. Dettagli che non necessariamente debbano essere i primi dei cavalieri, ma anche qualche particolare importante che sfugge ai più, tipo le briglie, qualche sella particolare, gli ornamenti, etc. etc.
Grazie Raffaele del passaggio Diciamo che non era mia intenzione avventurarmi in un reportage, ma quando ho visto il risultato, tra la delusione e la curiosità, ho deciso di farmi prendere dall'entusiasmo e mi sono avventurata in un lavoro più grande di me. Però mi piace l'idea che mi suggerisci, senza dubbio coerente ed efficace. Solo una curiosità: perché tre scatti generali di apertura e poi gli scatti in azione sempre in numero dispari?
Marina
user6267
inviato il 15 Aprile 2014 ore 17:12
Ho frequentato un corso su come preparare un reportage seguendo per grandi linee l'idea della sequenza a portolio.
Il trucco di usare un numero dispari è presto spiegato: la prima e l'ultima immagine sono foto importanti perchè appunto fanno partire e terminare la sequenza. L' immagine collocata al centro della sequenza deve essere quella piu' bella (non di molto rispetto alle altre altrimenti il lavoro non risulta coerente) o che comunque deve lasciare un segno. Questa sequenza è quindi realizzabile solo con un numero dispari di fotografie.
E' importante poi capire anche come distribuire le foto nelle sequenza rispettando questa regola: o tutte foto con taglio orizzontale (ritmo lento) o tutte foto con taglio verticale (ancora più lento), o con foto alternate tra taglio orizzontale e verticale (ritmo veloce) od infine tutte foto con taglio quadrate (ritmo lentissimo , quasi fermo) Importante: mai foto a casaccio, due orizzontali poi tre verticali, quattro orizzontali etc etc
Ovviamente il discorso è molto lungo e questa non è la sede per spiegare tutto approfonditamente
ottimo l'attimo immortalato , personalmente avrei croppato un pochino a sx in modo da mantenere proprio i soggetti interessati al centro ( interessante le dritte di Felux sul reportage ) un saluto Roby
Grazie Roberto del passaggio In effetti tagli ne ho apportati vista la situazione molto precaria dello scatto, ma ho preferito spostare sul terzo di dx i cavalli per lasciare loro lo spazio dato dal movimento.