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| inviato il 04 Marzo 2014 ore 9:31
Spero che prenderai la critica come costruttiva, perchè il mio intento è, nel mio piccolo, quello.
la foto presenta molti errori.
Piccola premessa, le foto di food devono invitare chi guarda a mangiare cosa è rappresentato nella foto.
(a prescidere discorso vegetariano ecc...).
Questa foto non lo fa.
- la costruzione composizione:
comporre una sessione food/still life, è facile, ma anche difficile, perchè il margine di errore è praticamente nullo.
Noi costruiamo la scena, noi disponiamo il tutto e disporlo in modo sbagliato è come fare un autogol...
ci sarebbe stata bene inannizitutto una composizione un po' di lato, come un ritratto, in modo da esaltare sia le forme che le striature, magari un limone e/o una foglia di alloro, in modo da arricchire anche con elementi limitrofi alla carne e soprattutto contrasti di colore.
La costruzione della foto, quella tovaglia dietro non va bene, meglio accostare il tavolo in una parete, o un mobile antico, in arte povera per esaltare le origine della carne, ma quel tendone/tovaglia no.
- La luce:
la luce è quella che è, e va bene nessuno pretende un set di luci, però per il futuro, prendi un tavolino accostalo ad una finestra e sfrutta le tende, o no, per diffondere la luce, la luce naturale è decisamente la migliore, qualora fossi costretto ad usare una luce artificiale calda, bilancia bene il bianco, il grasso della carne deve essere bianco, invece qui è giallo.
- tecnicamente:
la foto è mossa, quando non puoi usare il cavalletto, usa la massima apertura del diaframma.
in definitiva:
- cura nella composizione contorno soggetto;
- luce da dietro o laterale, naturale se possibile (e bilanciamento del bianco un picchietto sul freddo);
- apertura massima del diaframma se non hai il cavalletto;
Ciao
LC |
| inviato il 04 Marzo 2014 ore 10:15
grazie, farò tesoro di quanto scritto |
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