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| inviato il 14 Gennaio 2014 ore 10:20
Un libro della storia che non si finirà mai di scrivere, purtroppo. |
| inviato il 14 Gennaio 2014 ore 17:54
Speriamo di si!! |
| inviato il 31 Maggio 2014 ore 21:31
Notevole questa tua galleria Giovanni, con immagini a volte crude e a volte toccanti, ma sempre di grande interesse e soprattutto di grade impatto. Fra tutte, questa è quella che prediligo, struggente ma allo stesso tempo altamente rappresentativa di questi due mondi: così vicini e così simili, ma allo stesso così lontani e diversi. Una storia di odio infinito, della quale le persone che hai ritratto, sia al di qua che al di là di quel muro, sono solo le vittime, più o meno consapevoli.
E' veramente triste pensare che la terra che si contendono è la stessa che ha visto nascere le tre principali religioni mondiali, in particolare se si pensa che tutte e tre si fondano sul credere nello stesso Dio, sul valore della misericordia, sull'importanza dell'amore. Ma quando la religione viene strumentalizzata dalla politica o, peggio ancora, usata come pretesto per sobillare l'odio di massa, questi sono i risultati. Ma non dimentichiamoci mai che questo è avvenuto, sino all'inizio del secolo scorso, anche nella nostra "civilissima" Europa.
Ma tornando al tuo lavoro, Giovanni, ti dico che hai fatto un ottimo reportage, dimostrando un grande talento, una grandissima sensibilità ed anche, non ultimo, tanto coraggio. Complimenti.
Sergio
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| inviato il 18 Marzo 2015 ore 21:46
Io.... non so proprio cosa scrivere...
Vorrei commentare tutta la galleria, così carica di emozioni, ma finirei per ripetermi.
Commento, quindi, questa foto, quella che mi ha colpito di più: mi ha colpito profondamente questo sguardo, lungo, volto all'orizzonte... non vedo il viso, ma riesco ad immaginare una sensazione d'odio mista a speranza, ma anche ad arresa, nei suoi occhi.
La vista è disarmante, ma non per la bellezza... un colore domina il paesaggio: è un colore asciutto, assetato, arido come il deserto, ma tracce di verde, sbucano dalle rocce. Una minima traccia di speranza e volontà di cambiare (o tornare indietro).
Ti devo fare i miei più sentiti complimenti per il tuo progetto, che hai saputo tramutare in fotografie profonde e coinvolgenti.
Forse sono stato troppo superficiale... mi dispiace... ma mi mancano le parole per commentare.
Ciao,
Lorenzo |
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