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L'alba del 26 novembre 2013 dalla sommità del monte Mussiglione (1945 m s.l.m.) Garessio 2000. Quella mattina, poco dopo le 7:00 la colonnina di mercurio si trovava ben oltre sotto lo zero. Il vento soffiava rabbioso e il gelo pungeva sulla pelle come una lama di un coltello molto affilato. Piano piano, il nero più profondo lascia spazio ad un blu sempre meno intenso. I colori cambiano di attimo in attimo, quell'azzurrino che osservavo all'orizzonte diventa quasi turchese, poi celeste, poi bianco e poi, in quella porzione di cielo i colori freddi scompaiono in maniera molto graduale, cominciando a far largo ai colori caldi. D'apprima un arancione tenue, poi un giallo intenso, poi un rosa pallido. Nell'arco di qualche
minuto, l'intera linea dell'orizzonte si accende di un rosso intenso e per un attimo tutto sembra fermarsi. Il cielo rimane li, come infuocato, nulla sembra muoversi. Il susseguirsi delle sfumature si arresta, pare quasi che il tempo si sia fermato. Anche il vento comincia a soffiare con meno impeto. Si sente come un ticchettio... quando realizzo che sono i miei denti che battono l'uno contro l'altro, mi rendo conto che quello è diventato l'unico rumore. Il vento ha smesso di soffiare. Non c'è più nemmeno quella lieve brezza gelida che scivolava sulla superficie della neve facendola svolazzare qua e la come polvere. Osservo incantato questo spettacolo che si presenta davanti ai miei occhi. E' tutto fermo... non c'è nessun rumore, nessun profumo, i colori non cambiano. Una sensazione di pace profonda si fa largo tra la tranquillità e mi fa emettere un respiro profondo. Ad un tratto, i colori riprendono a mutare, le sfumature si fanno più rosse, più accese; la neve si colora di un pallido arancione e in un batter d'occhio il sole spunta dal mare con la stessa velocità di una pallina che riaffiora dall'acqua. Spettacolare. Sono rimasto a fissare, incantato... scuoto la testa e non perdo tempo... scatto questa foto.
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