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| inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:36
In risposta al thread www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=583305&show=4 Caro Sergio la tua foto mi suggerisce in parte quello che ti prefiggevi, quell'intimita' che e' alla base della nostra vita, il tepore di inizio giornata, l'avvio della quotidianita'. Dico in parte perche' la presenza umana nella foto non si coglie, non vedo il fumo dei comignoli, la vita umana che ricomincia. La posso immaginare guidato dalla tua didascalia che diventa fondamentale all'osservatore per raccogliere il tuo messaggio, senza di essa rimane un bellssimo paesaggio Un saluto Federico |
| inviato il 17 Settembre 2013 ore 21:43
Grazie per le osservazioni Federico, ma i fumaioli sono velati (ma visibili) e non provengono dai comignoli, comunque certo è che se non hai colto quell'aspetto è molto probabile ch'io non sia riuscito a trasmetterlo. Ciao S |
| inviato il 18 Settembre 2013 ore 13:38
Molto bella la foto così come lo sono parole con le quali hai voluto accompagnarla. Complimenti Sergio ed un saluto! Michela |
| inviato il 18 Settembre 2013 ore 14:24
Grazie per l'apprezzamento Michela. S |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 12:36
In risposta al thread www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=583305&show=4 Mi trovo in piena sintonia con quanto detto da Meghisti/Federico: l'immagine rimanda una bella atmosfera mattutina, ma non riesco a vedere e sentire la visione intimistica che volevi dargli, non vedendo la presenza umana e le colonne di fumo che si intravvedono, da sole, non riescono a raccontarmi quello che tu volevi. Rimane comunque un bel panorama. Ciao Barbara |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 20:43
Bene, pur riconoscendo le osservazionei di Federico e Barbara, senza dimenticare il plauso invece della rispettosissima Michela, non riesco a capire come l'immagine potrebbe meglio interpretare le parole, vediamo se questa versione, più celata con più evidenza dei chiaro/scuri, rende meglio le sensazioni espresse:
Il presupposto che mi pongo è sopratutto quello di cercare di capire come migliorare, nella risposta degli utenti, e non, in quanto, ogni immagine, può creare emozioni diverse in ognuno di noi, che, come già detto, è influenzato da luogo e tempo d'azione. Avevo proposto, in casi come questo, di postare un esempio (lo so magari resta complicato), perchè un'osservazione senza un indicazione alternativa resta di poca utilità Sempre con 'calma', come suggerisce Franco, vediamo se nel vostro archivio, Federico e Barbara, spunta un immagine che potrebbe rivelarsi adatta allo scopo. Con profondo rispetto e simpatia. Sergio |
| inviato il 23 Settembre 2013 ore 23:20
Ciao Sergio, purtroppo non ho nelle mie gallerie uno scatto che si presti, per intenti, al tuo. Ti lascio pero' questo link www.juzaphoto.com/galleria.php?srt=mcommento&l=it&show=&cat=&t=370088& ad un mio scatto che forse posso utilizzare per spiegare meglio il mio punto di vista. Come vedi si tratta di un notturno in montagna, quindi freddo, molto freddo, e baite che nell' immaginario comune conducono al focolare, al tepore. Se avessi voluto rappresentare la conclusione di una giornata in montagna d'inverno, per lavoro o svago non ha importanza, avrei potuto rappresentarla cosi', contrapponendo le baite alla neve ed al buio, dove la finestra illuminata indica la presenza umana, dove puoi immaginare una famiglia, o un gruppo di amici, che si scalda davanti al camino acceso bevendo una cioccolata calda. Ripeto, la mia foto non nasce con questo intento quindi prendi l'esempio con tutti i difetti conseguenti, la indico solo per spiegare meglio il mio punto di vista: la presenza umana si vede, la finestra illuminata quasi in primo piano ne e' una prova. Nel tuo scatto la presenza umana va fortemente immaginata, senza la tua discalia si vede un bellissimo paesaggio, ripreso molto bene, ma la sensazione del risveglio, della quotidianita' che riprende, del caffe' sul fornello sono latenti, difficili da immaginare (almeno per me) senza una spiegazione dell'autore. Spero di aver ben interpretato la tua richiesta, la foto che ti propongo e' molto diversa dalla tua, prendila come un esempio assolutamente imperfetto. Ricambio il saluto e la simpatia Federico |
| inviato il 24 Settembre 2013 ore 9:46
Io purtroppo non ho nulla di simile, perchè, come già detto più volte (repetita juvant, quindi lo ridico) scatto molto istintivamente e non sono ancora arrivata al punto di voler raccontare qualcosa con le mie foto. Non mi sono quindi mai posta il "problema" di voler raccontare un risveglio della natura e dell'uomo. Fatta questa premessa, non avendo io vissuto la tua esperienza, non riesco a capire se quelle minuscole colonne di fumo, sullo sfondo, siano scaturite dalle potature tagliate e incendiate dall'uomo; per quello che vedo potrebbero benissimo essere colonne di fumo di comignoli dei riscaldamenti. Probabilmente, se ora arrivasse a commentare un altro utente che ha vissuto la tua esperienza, potrebbe benissimo capire quello che volevi raccontare, io senza la didascalia non ci sarei mai potuta arrivare, ed anche con la didascalia, fatico ugualmente a comprenderla. Probabilmente il limite è mio, non tuo o del tuo scatto. Saluti Barbara |
| inviato il 24 Settembre 2013 ore 13:45
Grazie Federico gradisco l'impegno e la continuità nei tuoi intenti. Ho visto la tua foto, letto le impressioni, il commento. La foto postata come esempio riflette, secondo me, i tuoi propositi, come dire, è esplicita. Barbara, il bruciare delle potature al mattino presto è una pratica assai diffusa, terminata la calura estiva, dalle nostre parti, certo, se avessi aggiunto che la foto è stata scattata in questo mese di settembre, tra Roma e Viterbo, non avresti scambiato le colonne di fumo con quelle dei riscaldamenti . Quanto io volevo rappresentare però, non è così scontato (non che la foto di Federico lo sia), contiene una parte dell'immaginario, ma soprattutto trascina con se quel valore dato dall'esperienza, del vissuto, che naturalmente influenza il nostro modo di vedere le cose. Nel cercare di trasmettere quelle sensazioni non penso sia possibile renderla comprensibile a tutti per la ragione che spiegavo nel precedente paragrafo: non tutti recepiamo le cose nello stesso modo, non penso ci sia una fotografia, in generale, che possa trovate il comune assenso. Ad esempio gli ultimi scatti di Franco non sono per tutti e penso che chi non prova a cimentarsi in uno scatto personale, inserendovi un proprio modo di vedere, si trova spiazzato con sottoesposizioni, lievi accenni, linee appena visibili e penso che molti scatti siano realizzati pensando all'approvazione comune e non ad esprimere il nostro modo di fare (anche se in questo sito trovo moltissimi e gradevoli esempi di entrambe le espressioni ), indipendentemente dal giudizio che seguirà. Nello scattare istintivo trovo delle positività, come la possibilità di cogliere dei momenti unici, fuggevoli, come in questa iniziativa quella di poter spaziare in altro, uscendo anche dalle nostre abitudini fotografiche (sempre che ci si voglia cimentare anche a ricostruirsi, fotograficamente intendo), saper apprezzare (non giudicando bella o brutta) uno scatto che contiene uno stato, la personalità del fotografo, la traccia di un proprio percorso. Spero di non essere frainteso, non voglio giustificare il mio scatto (sarebbe un fallimento sia dell'iniziativa che del mio partecipare) ma sarebbe curioso sapere se qualcuno ci vede altro e non si fermasse alla semplice, per quanto possa esserlo una descrizione come la mia, descrizione=foto. Con rispetto e simpatia Sergio |
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