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| inviato il 08 Settembre 2013 ore 17:11
Gli unici cimiteri di guerra che ho visitato sono quelli vicino a St. Maxime, Francia del Sud (caduti franco-americani dello sbarco del luglio 1944) e quelli ubicati tra Anzio, Nettuno e Pomezia: il sacrario americano, quello inglese, quello tedesco, quello della RSI e quello del Milite Ignoto, che conserva i resti di coloro che non poterono essere identificati per nazionalità e che condividono la terra, quello stesso luogo dove noi tutti siamo destinati.... Non ci sono parole per descriverli, sono tutti uguali e lasciano dentro la sensazione dell'angoscia della morte non voluta, del sacrificio, del dovere e della scelleratezza dell'uomo contro l'uomo. E' difficile non commuoversi in un cimitero di guerra, qualunque esso sia. Dovrebbero servire da monito ma purtroppo non è così. |
| inviato il 08 Settembre 2013 ore 17:32
Condivido tutto! Per di più per quanto mi riguarda la maggior parte di loro erano miei coetanei al momento in cui l'ho visitato ed è una sensazione angosciante e dolorosa che non può non farti sentire quasi fratello o amico di tutti loro. Finchè non si visita un cimitero di quelle dimensioni non si può capire cosa sia stata la 2^guerra e qual'è il costo di certe scelte e/o strategie. |
| inviato il 28 Settembre 2013 ore 11:39
Complimenti per lo scatto, molto molto toccante e approvo la composizione. |
| inviato il 01 Ottobre 2013 ore 20:29
Grazie Fede |
| inviato il 02 Ottobre 2013 ore 19:12
Mi sono fermato un attimo...mi è venuta la pelle d'oca...complimenti davvero... |
| inviato il 02 Ottobre 2013 ore 20:35
addirittura...?! grazie Giamby! |
| inviato il 02 Ottobre 2013 ore 23:49
Ciao Enrico, sono stato anch'io in Normandia, e le tue foto mi hanno richiamato alla mente le forti sensazioni provate allora! Ottimo e profondo progetto! Ciao |
| inviato il 07 Ottobre 2013 ore 9:55
Grazie mille Giorgio! |
| inviato il 10 Ottobre 2013 ore 12:26
Volevo avvisare quanti sono stati toccati da questa foto che a Villa Manin [Codroipo-Udine, Friuli Venezia Giulia] dal 19 ottobre 2013 al 19 gennaio 2014 è possibile ammirare gli scatti del grande Maestro Robert Capa sullo sbarco in Normandia. Riporto brevemente quanto potrete trovare su Wikipedia: "“ I suoi reportage rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: la guerra civile spagnola (1936-1939), la seconda guerra sino-giapponese (che seguì nel 1938), la seconda guerra mondiale (1941-1945), la guerra arabo-israeliana (1948) e la prima guerra d'Indocina (1954). Capa documentò inoltre il corso della seconda guerra mondiale a Londra, nel Nordafrica e in Italia, lo sbarco in Normandia dell'esercito alleato e la liberazione di Parigi. Il fratello minore di Capa, Cornell, è stato anch'egli un fotografo. „ " Appuntamento imperdibile a mio avviso. www.villamanin-eventi.it/mostra_capa.php |
| inviato il 12 Ottobre 2013 ore 22:24
Complimenti bella foto, mi fa riflettere molto. Nicholas |
| inviato il 13 Ottobre 2013 ore 16:48
Grazie del passaggio, sono molto contento che faccia riflettere così tanto. |
| inviato il 13 Ottobre 2013 ore 16:57
Affinche non si perda la memoria sugli eventi della storia e che sia di monito e riflessione per le future generazioni. Grazie per la condivisione, M |
| inviato il 23 Ottobre 2013 ore 10:41
Grazie a te del passaggio! |
| inviato il 04 Febbraio 2014 ore 18:25
Morire in migliaia a 19 anni a oltre 6000km da casa, per salvare un altro popolo che con te condivide solo l'ideologia, ecco ciò che mi ha colpito vedendo i posti dello sbarco in Normandia e soffermandomi qualche ora a Omaha Beach. Oggi in Europa è difficile immaginare... Grazie per la tua testimonianza... David |
| inviato il 16 Febbraio 2014 ore 14:52
Grazie a te del passaggio e del post! |
| inviato il 05 Aprile 2014 ore 22:38
Fa pensare ed é eseguita alla grande. |
| inviato il 05 Aprile 2014 ore 22:49
Molto suggestiva, i cimiteri ti fanno davvero riflettere, e guardando questa fotografia non puoi non fermarti a pensare... |
| inviato il 06 Aprile 2014 ore 9:15
Grazie Raffaele. Si snowluk, in questo cimitero anche a così tanti anni di distanza si sente qncora un'aura particolare a metà tra calma e tranquillità e il dramma di quelle concitate giornate. |
| inviato il 16 Settembre 2014 ore 14:30
Purtroppo é vero, a volte, per nn dire sempre solo la morte ci rende tutti uguali. Complimenti bellissima foto! |
| inviato il 16 Settembre 2014 ore 15:00
grazie Daniele! si hai proprio ragione, tutte quelle semplici croci bianche te li fa sentire come te, come fossero tuoi fratelli. |
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