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, 30 sec f/2.8, ISO 3200, treppiede. Grand Canyon, Stati Uniti.
L'Horseshoe Bend è un meandro del fiume Colorado, è situato a pochi chilometri da Page, in Arizona a circa 8 km a valle della diga di Glen Canyon e del lago Powell, all'interno della Glen Canyon National Recreation Area. Viene anche chiamato "margine orientale del Grand Canyon. Illuminato dalla luce lunare, nella notte del 10 luglio 2019. Siamo giunti al parcheggio nel tardo pomeriggio, e sotto un sole ancora cocente abbiamo percorso i circa 800 metri fra sabbia e sassi che separano dal Canyon. Nonostante il caldo c'era parecchia gente. Il punto di vista ottimale è un terrazzino realizzato di recente, lungo pochi metri e sul quale non ci stanno molte persone in fila. Mentre tutti attendevano il momento clou, il tramonto, mi sono infilato nell'unico pertugio rimasto libero sulla ringhiera, per garantirmi una buona posizione di ripresa. Arrivato il momento, ho scattato come gli altri, preso dalla bellezza del luogo, una sequenza di foto in tutte le salse. Però sempre un tramonto era. Facendo un rapido calcolo, sono decine di migliaia le foto scattate dalle orde di turisti venuti in visita qui per immortalare gli ultimi raggi di Sole sul Canyon. Tutte, più o meno, uguali. Ho pensato a qualcosa di alternativo. Allora, approfittando della pazienza di mia moglie e mia figlia, ho deciso di rimanere per valutare qualche scatto notturno. Ero già a conoscenza del fatto che l'Horseshoe Bend, essendo posizionato verso Nord-Ovest, non è fotografabile sullo sfondo della Via Lattea, che invece si trova verso Sud-Sud-Ovest. Però sapevo che quella sera sarebbe stata presente la Luna in fase avanzata, molto luminosa. Ho deciso quindi di tentare un panorama composito con lunghe esposizioni.
E' un genere di foto che mi intriga molto e quando ne ho l'occasione cerco di non lasciarmela sfuggire. L'idea di fotografare la notte rendendo l'impressione che sia giorno, ma con le stelle in cielo, mi piace parecchio. L'immagine è composta da 6 scatti verticali affiancati, eseguiti alla focale di 24 mm, ognuno dei quali con 30 secondi di posa a f/2.8 e 3200 Iso. Ho dovuto tenere gli iso cosi alti per limitare il tempo di scatto. Erano le 22.30, moglie e figlia volevano rientrare in albergo e rischiavo di non realizzare l'immagine. Con più tempo a disposizione avrei tenuto massimo 400 Iso, allungando di molto le pose. Scattare a 3200 iso, anche se la mia fidata Sony A7RIII sforna ottimi file, comporta molto più lavoro in post produzione per abbattere il rumore digitale. E su una immagine che pesa quasi 1 gb non è semplice lavorare fluidamente. Mano a mano che il crepuscolo avanzava e lasciava il posto alle stelle, siamo rimasti soli a goderci il panorama. La folla, con le sue urla e schiamazzi vari, sparita. Una leggera brezza tiepida e profumata aveva preso il posto dell'aria calda e fastidiosa di poche ore prima. Era parecchio buio, e per avere abbastanza luce riflessa abbiamo atteso fino a che la Luna si alzasse in cielo a sufficienza, in modo da illuminare bene la scena, come fosse un faro. Esperienza indimenticabile.
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