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| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 8:42
Fantastica Alberto Prima di aprirla sembrava un carro del carnevale di Viareggio Buona Domenica |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 8:47
Io l'avo scambiato per uno spaventapasseri. Ottimi colori |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 8:48
Molto bella! |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 10:29
Fai degli incontri molto strani dalle tue parti. Una scena che a te non poteva sfuggire per creare una immagine evocativa, io riesco a vedere perfino un volto con la barba in alto sulla croce, appropriato l'inserimento dell'edificio in rovina che aggiunge drammaticità. Trovo giusta la scelta del colore, quel rosso sangue urla sofferenza, magari una giornata grigia avrebbe ulteriormente evidenziato il soggetto. Complimenti. ciao |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 11:43
Grazie Claudio, Giancarlo, Bo, Simone e Beppe per aver commentato questo scatto! Certo che anche a voi la fantasia non manca... Bello vedere come ognuno di noi interpreta un soggetto, una scena, secondo il proprio background e il proprio "mood"... Quando ho visto questa scena, avevo già in mente l'interpretazione, perchè quella croce "insanguinata" e la casa diroccata che sembrava guardarla mi hanno suggestionato e portato subito al titolo... L'ho vista passando il giorno prima e mi sono affrettato a ritrarla il giorno dopo, al tramonto, sapendo che i colori di queste piante rampicanti sono davvero effimeri: sicuramente, come dice Beppe, sarebbe stato bello avere un cielo più drammatico, ma mi sono dovuto accontentare di quello che c'era e almeno c'era una buona luce (che potrebbe non esserci con il cielo nuvoloso). Ho dovuto controllare molto quel rosso in post, perchè, complice la l uce del tramonto, "sparava" moltissimo e sarebbe stato più indicato in una scena più drammatica e "urlata". Simone, tu sei quello che osa più di tutti! Guarda, non posso dire di avergli dato una possibilità in bianco e nero, ma vedendo il risultato non me la sono sentita di rinunciare a quel rosso stupendo (che non riuscivo a rendere bene in bianco e nero). Circa la pareidolia in questo scatto, attendo il maestro Riccardo! Ciao, Alberto. |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 11:53
Complimenti Alberto, vegetazione dalla forma davvero particolare e bellissima immagine con colori stupendi. Ciao e buona domenica, Paolo |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 12:38
Quella pianta infestante ha un suo perché in questa foto, il suo colore rosso “Alfa” un must poi!!! E va detto che l'hai gestita molto bene in post, il canale rosso anche a causa del tramonto molto caldo era un attimo ad andare in saturazione. Hai fatto molto bene a non togliere i fili elettrici in quanto fanno parte del paesaggio urbano, bravo Alberto. Un carissimo saluto e attendo di vedere qualche scatto che abbiamo fatto assieme. Marco |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 20:50
Anche io ho pensato ad uno spaventapasseri gigante :-))))) Scatto particolare. |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 1:24
Azzeccato parallelo e bello scatto. Ciao Fabio |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 15:46
Grazie Alessandra e Fabio! Ciao, Alberto. |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 18:11
Ciao Alberto, vedo che alcune tue foto iniziano a solleticare la fantasia dei visitatori delle tue gallerie. Non mi convince molto il titolo perché che più che il dolore della Madre vedo la sofferenza del Cristo, appeso ai quel palo e a quei fili. Una crocefissione che interpreto come la morte di tutte quelle persone che sono vittime della guerra e delle ingiustizie sociali. ni moderne usano la frase in senso metaforico. In questo senso, la sua passione la Sua sofferenza si ripresenta ogni volta che le uccisioni e i soprusi si ripetono. Quel sangue, forse interpretando il tuo titolo, si è riversato su quelle fronde (che potrebbero essere le madri) che diventando rosse, ti hanno ispirato. Anche la casa con quegli occhi spalancati sembrerebbe accettare questa situazione perché ormai non ha più la forza di reagire perché anche lei è ormai distrutta dal dolore e dall'abbandono. Complimenti Alberto, un altro scatto che dovrebbe far riflettere anche se non interpretato nello stesso mio modo. Dico che dovrebbe far riflettere perché lo stato di fatto che ci presenti è comunque uno spiccato della nostra quotidianità che, grazie all'incuria e il disinteresse generale, lascia che le radici infestanti riescano a prevaricare i diritti e la giustizia. E l'uomo in quanto a malvagità, non ha nulla da imparare e questa foto può rappresentare molto bene il suo operato in modo negativo. Buona serata, Ric |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 19:20
Eccoti, Ric, bentrovato! Grazie per la tua interpretazione, che condivido! Il titolo in realtà mi è venuto quasi spontaneo di fronte alla scena: per me la “madre” è quella casa con gli occhi spalancati, che guarda il Cristo sofferente sulla croce. Lei “sta”, anche se leggermente defilata rispetto alle altre figure (arbusti) attorno al crocefisso (potrebbero essere gli esecutori del supplizio), dunque partecipa, in silenzio al dolore del Figlio, che diventa anche il suo. Quindi il titolo non indica esattamente il dolore della Madre, perché è un dolore di compartecipazione a quello del Figlio. I fili della luce, tesi, sono funzionali alla formazione della croce, ma costituiscono anche un simbolico elemento di unione tra la madre e il Figlio. Da qui, la rappresentazione della nostra umanità, come hai sottolineato tu. Grazie ancora per questo momento di riflessione, Ric! Ciao, Alberto |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 20:58
Ottima, suggestiva ed evocativa. Un saluto e buona serata |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 21:16
Uno scatto con un "particolare" inverosimile ma incredibilmente affascinante, bella e intrigante proposta, complimenti. Buona serata |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 22:30
Una bella composizione molto pittorica ed evocativa, che si può prestare alle più svariate interpretazioni. Ottima gestione del colore, complimenti Elisabetta |
| inviato il 27 Ottobre 2025 ore 23:03
Ringrazio anche Daniele, Gap24 ed Elisabetta per la gradita visita e il commento! Ciao, Alberto. |
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