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Il primo volo, l'eternità di un istante: ali che raccontano il futuro e la mia storia
È un momento che rimane scolpito nell'anima, un frammento di vita che non si cancellerà mai.
Vedere quel giovane capovaccaio aprire le ali per la prima volta è stato molto emozionante: un battito incerto, poi un altro più sicuro, fino a quando il suo corpo è stato accolto dal vento e il cielo lo ha fatto suo...
In quell'istante il tempo sembrava essersi fermato, ogni rumore attorno a me era svanito, e l'unica cosa che esisteva era lui...
Per lui è stato un atto di istinto, il compimento naturale di un percorso iniziato alla nascita. Per me, invece, è stato un'emozione travolgente.
Tremavo, il cuore mi batteva forte, e mi sono quasi commosso come raramente mi capita.
È difficile spiegare a parole cosa significhi per un fotografo naturalista vivere un'esperienza simile: è un privilegio raro, una di quelle occasioni che non capitano ogni anno ma ti fanno capire quanto il tuo lavoro, le tue attese infinite, le tue albe passate in silenzio, abbiano davvero un senso.
Adesso i cieli hanno un nuovo re...
Ali nere con sfumature d'orate che si stagliano contro l'azzurro..
Oggi posso dire con orgoglio che la riproduzione del capovaccaio in Sicilia è riuscita. Non è solo un traguardo personale, ma una notizia di valore nazionale, un segno tangibile di speranza per il proseguo di questa specie tanto fragile quanto preziosa.
Dietro a questo risultato ci sono ore e ore di sacrifici, passione e dedizione, ogni attesa, ogni sguardo rivolto al cielo, oggi trova finalmente la sua ragione.
C'è poco da aggiungere: l'emozione è tanta, e la voglia di continuare cresce ogni giorno che passa. Perché momenti come questo sono la vera ricompensa, e mi spingono a credere sempre di più che proteggere, raccontare e testimoniare la natura sia non solo un lavoro, ma una missione.
Fatti non chiacchiere!
Matteo Orlando Fotografo Naturalista-Divulgatore
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