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Questa foto l'ho scattata per un lavoro sui parchi faunistici in Italia.
In questo caso, questa foto è stata scattata al Parco faunistico Le Cornelle.
Nel mio progetto "Se mi guardi esisto", che lavora per la sensibilizzazione e tutela dell'ambiente, principalmente in Africa e tratta il tema bracconaggio e animali liberi, in Italia voglio raccontare invece il discorso degli animali salvati e recuperati da maltrattamenti e atti di estrema crudeltà.
Voglio mostrare i soggetti a rischio di estinzione o estinti in natura.
E vorrei far capire quanta importanza hanno anche queste strutture, spesso molto criticate.
Se una struttura riesce a costruire un ecosistema ideale per l'animale (riuscendo in alcuni casi, a introdurlo nuovamente in libertà), e l'animale in questione torna anche a riprodursi in un ambiente dedicato a lui, io lo vedo come un miracolo.
Il male minore si trasforma in speranza.
È molto difficile riuscire a spiegare cosa intendo.
Ma spero che cerchiate di venirmi incontro per capire...
Vi racconto questo: ad Ol Pejeta esiste una sottospecie di rinoceronte bianco settentrionale, una specie oramai dichiarata estinta. Sono rimaste solo due femmine ora anziane, madre e figlia.
Sono in questa bellissima riserva protette 24h su 24 da rangers armati.
Se noi ad oggi abbiamo ancora queste due femmine, lo dobbiamo solo allo zoo in cui prima stavano. Altrimenti l'uomo le avrebbe uccise senza remore per il loro corno.
Il lavoro è stato lungo perché da uno zoo in Repubblica Ceca, per garantire loro un ecosistema adatto, con un duro lavoro, sono stati in grado di farle tornare in Africa.
Quindi: tra i due mali, un animale recuperato e salvato e per di più tutelato in cui le riserve e i parchi si prodigano a migliorare costantemente la loro situazione, spostandoli se necessario... È così sbagliata?
Secondo me no.
Anzi, deve farci ragionare: fino a che l'uomo sarà libero e si sentirà in cima alla piramide e non insieme nel cerchio della vita, questi poveri animali e la nostra povera flora non avrà speranza di salvezza.
E chi lotta e dedica la vita a cambiare ciò, merita tutto il nostro sostegno.
Poi: tutti i parchi sono uguali?
No.
E per questo vorrei riuscire a fare capire quali meritano e quali invece bisognerebbe intervenire per far cambiare le cose.
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