Discarica di Dandora 2024

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Dandora Dumpsite - Nairobi 2024 Vedi galleria (11 foto)

Discarica di Dandora 2024 inviata il 19 Novembre 2024 ore 13:58 da Gerry888800. 4 commenti, 141 visite.

, 1/4000 f/6.3, ISO 1250, treppiede.

In questa immagine, la discarica di Dandora si trasforma in un macabro corteo, una processione di anime dimenticate che avanzano tra i rifiuti del mondo. Uomini, donne, e bambini, avvolti da un manto di desolazione, seguono una ritualità forzata, dettata dalla fame e dalla disperazione. Il macchinario, al centro della scena, diventa un simbolo di dominazione, quasi un moderno idolo che scandisce il ritmo della loro sopravvivenza, mentre attorno si aggirano gli avvoltoi, a simboleggiare l'attesa per ciò che resta. La città sullo sfondo, sfocata e indifferente, osserva immobile, un testimone silenzioso di questa lenta processione verso la resistenza o l'abbandono. Non c'è dignità nei sacchi di plastica trascinati con mani logorate, solo il peso di un'esistenza che vive ai margini, nutrendosi di ciò che altri scartano. Questa fotografia è un ritratto dell'abisso umano, un ricordo vivido di ciò che il progresso ha dimenticato: i volti della sopravvivenza, intrappolati in un rituale eterno tra il degrado e la speranza.

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Piace a 6 persone: Beppeverge, Bruno_pratico, Decris, Maurizio Barina, Merak.dubhe, Nonnachecca

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Decris

inviato il 19 Novembre 2024 ore 16:03

Ottimo reportage: condivido ogni parola delle tue considerazioni. Eppure ci sarà qualcuno che penserà: è proprio solo grazie ai ns scarti che loro possono sopravvivere. Lo paragono al ragionamento di molti che ho sentito dire sugli evasori: con il loro tenore di vita fanno "girare" l'economia e danno mance favolose...
La sensibilità, specie di questi tempi, non è una qualità molto diffusa.
Ciao, Nando

Gerry888800

inviato il 19 Novembre 2024 ore 17:16

Grazie, Nando, per il tuo commento e per aver colto l'essenza del reportage. Hai ragione, spesso ci si rifugia in questi paradossi morali per giustificare l'ingiustificabile: trasformare la disperazione altrui in un apparente "beneficio". Dire che è grazie ai nostri scarti che sopravvivono equivale a mascherare la nostra indifferenza dietro una falsa generosità, un ragionamento che non risolve, ma perpetua il problema.

La verità è che nessuno dovrebbe dipendere dagli avanzi di un sistema che produce sprechi e disuguaglianze. La sensibilità, come dici tu, non è diffusa, ma credo sia un dovere provarci, scuotere coscienze e stimolare un cambiamento. Non è solo una questione di sopravvivenza, ma di dignità. E fotografare questa realtà, raccontarla senza filtri, è il mio modo per ricordare che dietro ai rifiuti ci sono persone, storie e, soprattutto, vite che meritano di più.

Grazie ancora per la riflessione. Ciao,
Gerardo

Merak.dubhe

inviato il 04 Dicembre 2024 ore 20:18

Altra immagine straordinaria: si, questo è il ritratto dell'abisso umano.

Gerry888800

inviato il 05 Dicembre 2024 ore 0:47

Ti ringrazio Merak.

Un saluto
Gerardo

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