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Ngc 3293 The Gem Cluster inviata il 16 Novembre 2024 ore 8:48 da Assodicuori. 0 commenti, 142 visite. NGC 3293, 60 minuti di integrazione in SHO con telescopio Takahashi FSQ-106ED 106/382 f 3/6, camera QHY 600M Pro, sono 12 scatti, 4x300 secondi per ogni filtro, elaborazione con Pixinsight e Photoshop. Tutti i dati e scatti sono stati acquisiti con Telescope Live. NGC 3293 è un brillante ammasso aperto situato nella costellazione australe della Carena; è visibile con facilità poco a nord-ovest della grande Nebulosa della Carena. Quest'ammasso è formato da una novantina di stelle dalla magnitudine molto simile fra loro e particolarmente compatte; le più brillanti sono di ottava e nona grandezza, mentre diverse decine sono di decima e undicesima magnitudine. La sua distanza è stimata sugli 2327 parsec (7590 anni luce) dal Sole, all'interno del Braccio del Sagittario e in posizione dunque non lontana dal grande complesso di nubi formanti la Nebulosa di Eta Carinae; infatti parte delle nubi di questo complesso lambiscono l'ammasso, che le illumina e le eccita diventando così nebulose a emissione. Inoltre l'ammasso stesso sarebbe legato fisicamente agli altri oggetti visibili nell'area, tutti correlati con la grande associazione OB Carina OB1.
Ulteriore indizio della sua appartenenza al complesso nebuloso è la sua età, stimata sui 10 milioni di anni appena; NGC 3293 contiene infatti un gran numero di supergiganti blu, più una supergigante rossa. Secondo alcuni studi sembrerebbe che la formazione stellare nella regione della Nebulosa della Carena sia iniziata proprio nel suo settore nord-occidentale, pertanto quest'ammasso potrebbe essere l'esito dei primi fenomeni di formazione che hanno interessato la regione nebulosa; in seguito alla formazione di questo e del vicino ammasso IC 2581, gli episodi di formazione stellare si sarebbero spostati progressivamente verso sud-est, fino a raggiungere l'attuale posizione, a sud-est della Nebulosa della Carena. Secondo un altro studio datato 2003, la formazione stellare sarebbe comunque ancora attiva nella regione circostante l'ammasso, come testimoniato dalla presenza di alcune stelle di pre-sequenza principale qui scoperte.
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