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Prima guerra mondiale. Circa 37 milioni di morti tra civili e militari. TRENTASETTE MILIONI !!! Solo da parte italiana le “perdite” furono 1.240.000 (circa il 4% dell'intera popolazione nazionale dell'epoca). Centomila di questi riposano nel Sacrario di Redipuglia; quasi un terzo appartengono alla gloriosa Terza Armata comandata dal Duca d'Aosta, anch'egli sepolto qui.
Non esistono parole razionali per esprimere cosa significa camminare sopra centomila uomini che hanno dato la loro vita, più o meno consapevolmente, più o meno volontariamente, per la nostra libertà.
Per la nostra Patria.
Per LA Patria.
Non esistono parole che possano descrivere quello che ho provato visitando un luogo che mi ero ripromesso di onorare più volte passando per lavoro da queste parti.
Ecco, essere “presente” ed “onorare” sono le parole giuste.
Questi centomila eroi sono deceduti quando le parole “Presente” e “Onore” avevano avuto vent'anni dopo, nel momento in cui fu realizzato questo sacrario. Non entro in merito a questioni politiche o sociopolitiche le quali, al cospetto di eventi e luoghi del genere perdono di ogni significato. Entro piuttosto in merito al significato che hanno parole come “PATRIA”, “ONORE” ed “EROISMO”.
Non so quante persone abbiano chiara la valenza di parole e concetti del genere. Evidentemente chi è arrivato fino a qui a leggere queste mie parole ritengo di sì. Molti altri, secondo me, le ignorano totalmente.
La guerra 15-18 fu una guerra tra poveri, una guerra combattuta da uomini mandati allo sbaraglio contro un nemico molto più grande di loro: la stupidità umana.
Oggi la storia si ripete. Si ripete spesso in altri termini, con mezzi molto più sofisticati ma sempre con i soliti due scopi: ottenere di più (spazi geografici, risorse, ricchezze, supremazia, dominio) ed utilizzare motivi religiosi o razziali per ottenere questo "di più".
Non abbiamo (anche se preferirei dire hanno) imparato nulla.
Quando non riusciamo ad ottenere spiegazioni logiche e scientifiche ci rivolgiamo a qualcosa o a qualcuno di "superiore" che pensiamo ci possa essere di aiuto ad ottenere le risposte che cerchiamo illudendoci che siano quello giuste. Sono fermamente convinto che, se un qualcosa o qualcuno di “superiore” esista davvero, beh, allora un giorno mi dovrà dare un bel po' di spiegazioni. Una di queste è il motivo per cui un monumento come quello oggetto delle foto non sia solo un ammasso di pietra carsica ma un luogo su cui andare a piangere.
Cosa che io ho fatto con la gola stretta in una morsa di rabbia e senso di vuoto.
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