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| inviato il 04 Luglio 2024 ore 6:38
Criptica… ma sempre affascinante |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 8:52
Affascinante rappresentazione del momento in cui mentire o nascondersi sarà inutile. |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:13
Mangiato pesante? Mi sa che te l'ho già fatta questa battuta... |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:17
Aspe'...mi stai dicendo che lì sotto la figura sta sboccando? |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:41
Dio, spero di no... |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 22:43
Ma no, dai...magari è solo tanto affamata/o ma trova solo polvere |
| inviato il 04 Luglio 2024 ore 23:42
La/o struzza/o. Ciao Rino. |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 6:58
Nel titolo c'è un errore grammaticale o sbaglio? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 7:59
Non dovrebbe...a cosa ti riferisci? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 8:05
Una "s" di troppo? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 8:15
Le vie (o i modi) sono un infinità ed uno. Sono accorpati anche se distinti. Per questo ci va il plurale. Un po' come dire a thousand and one ways. |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 8:17
Forse se scritto al contrario. Tipo "unique and infinite ways" |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 8:24
Ma rigirarlo toglierebbe un suo senso "ciclico"...ho fatto alcune ricerche nella decisione del titolo e dovrebbe essere grammaticalmente corretto. Ma se c'è un madrelingua pronto a smentirmi sono tutt'orecchi |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 9:09
Non sono un madrelingua ma suona proprio male male. Ma usare l'italiano dici avrebbe tolto molto al lavoro? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 9:40
Ma al di là della grammatica del titolo, in relazione alla foto, come la vedi? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 10:02
Oscurata dal titolo? Sinceramente il genere di foto così tanto costruite non mi fa impazzire. Le vedo un pò forzate, ma è un mio limite sicuramente. Detto questo, nel genere che fai, mi sembrano di qualità alta con uno sforzo realizzativo notevole. Ma forse ne so più di grammatica, se è lì che volevi arrivare. |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 10:09
Cioè il titolo ti confonde ancora di più rispetto a quel che vedi nella foto? :) |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 13:04
Sotto il tappeto in senso figurato si nasconde la spazzatura. La propria? La distanza dal teschio? Il tempo che ci rimane... ...per fare pulizia? |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 15:38
Lo so che non è quello che volevi significare, e in definitiva non c'entra niente - eppure la foto centra tanto, tanti argomenti, polisemica com'è (la butto là) forse anche inconsciamente - ma la visione provoca echi e suggestioni dell'ultraclassico di Banks-Rutherford-Gabriel: "The carpet crawlers heed their callers The crawlers cover the floor in the red ochre corridor For my second sight of people, they've more lifeblood than before They're moving in time to a heavy wooden door Where the needle's eye is winking, closing on the poor The carpet crawlers heed their callers "We've gotta get in to get out"". Qualcosa anche - e anche qui lo riporto alla bruta, a memoria - delle considerazioni di P. Bateman sulle persone che strisciano su questa terra in American Psyc(h)o, intendo il romanzo e non il film. Romanzo che inizia con: "ABANDON ALL HOPE YE WHO ENTER HERE is scrawled in blood red lettering", e termina (qui l'assonanza "stradale" ci sta tutta): "...and above one of the doors covered by red velvet drapes [...] is a sign and on the sign in letters that match the drapes' color are the words THIS IS NOT AN EXIT." Il film, non bellissimo ma neanche malaccio, finisce comunque con un ambiguo: "There are no more barriers to cross. All I have in common with the uncontrollable and the insane [...] all the mayhem I have caused and my utter indifference toward it, I have now surpassed [...] there is no catharsis". |
| inviato il 05 Luglio 2024 ore 15:48
"there is no catharsis".....hai trovato un punto molto attinente alla foto a cui non avevo pensato. O almeno, non in modo diretto. Bravo Festa, mi hai dato da riflettere a tua volta |
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