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9/5/24 Gabbiolo m. 3458. Ho già ritrovato le visioni perse e il successo finale… Detto fatto, a sei giorni dal Gabbiolo mancato per nebbia, essendo saltato un progetto ambizioso di più giorni in valle d'Aosta, decido di approfittare del meteo finalmente buono per ritornare a ripetere il Gabbiolo da Val Presena. Sveglia alle 3, lungo viaggio e con Eugenio ci godiamo l'ennesima alba ore 6 sul Sasso Lungo e Sasso Piatto, stavolta più promettente e ci mettiamo in cammino. Si nota a una settimana di distanza la diminuzione della neve ma sostanzialmente è tutto come prima. Risaliamo il canalone agevolmente e raggiungiamo il terrazzino sul Cercen dove notiamo un unico salitore già molto avanti. A sinistra risaliamo la morena per prendere il canale di S. Giacomo. La neve non è farinosa come l'altra volta ma dura lavorata dalla pioggia dei giorni scorsi e questo renderà anche il canale meno facile da risalire con gli sci e, già a un terzo della salita si deve fare a piedi con frequenti sfondamenti che rendono più impegnativa la salita. Ma l'uscita da canale compensa tutte le fatiche : stavolta lo spettacolo è assicurato e Presanella, Vermiglio, Cercen e Gabbiolo sono li davanti a noi unite dalla vedretta di Presanella. Inizia il lungo traverso che porta ai 3000 m. del Passo Cercen e poi la pala del Gabbiolo tornata vergine per nevicate nuove valutabili in 15 cm. Queste salite glaciali sono infinite, non si arriva mai ma, favoriti dalla traccia di un solitario davanti a noi, raggiungiamo la vetta felici e compiaciuti allo scardere delle 6 ore di salita. Spettacolo panorami anche se con qualche cappuccio di nubi sulle altre montagne e ci attende la discesa. Salita faticosa uguale discesa perfetta, anche se sarà farina un pò pesante, poi il lungissimo e comodo traverso di ritorno al canale di S. Giacomo che ha preso un po di sole e ci permetterà una discesa sicura e divertente. Poi le neve molla in pacerella ben sciabile fino alla piana fluviale dove finisce la nostra meravigliosa giornata. Al ponte incontro una coppia Fabbrizio e Clara che riconosco per avere seguito sui social molte loro escursioni scialpinistiche ben commentate, si muovono con un camper e il loro calale You tube è “Me,le' e ol Van” traduzione dal bergamasco “io lei e il Van”, recentemente sono stati anche in Norvegia. Naturalmente si conversa piacevolmente, Clara mi ringrazia per la preziosa traccia nel canale di S. Giacomo, Fabrizio mi spiega che ama le nostre montagne, io, in pochi secondi sciorino la mia vita di vecchio malato di scialpinismo e non può mancare anche il riferimento alla perdita della mia Fiore per cui mi permetto un bacio alla bella Clara. Ci scambiamo i riferimenti e una nuova amicizia si è felicemente inaugurata. Gli aggettivi si sprecano, dovevamo comunque affrontare 2000 m. di dislivello e per me vale sempre il detto che alla mia età forse è l'ultima volta…ma io spero di smentirmi! in ogni caso resterà un ricordo bellissimo. https://www.facebook.com/aldo.menini/posts/pfbid02LrKTAp88GbDJTVTcLKzct6PezvrNQnQvLt9HDDQM8ziqXAfKowQvP3HPTjaBySF5l
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