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Non preoccuparti, su questo scatto ho appena avuto un'analisi di una che ha scritto tutta una pippa sulla devastazione morale della modella perchè ha tatuaggi in punti che alterano l'energia del corpo e lo nota dallo sguardo spento tipico di chi ha questo tipo di alterazioni. Le ho risposto educato fino a che non ha tirato fuori che la moda del tatuaggio è spinta proprio per ridurre le energie della popolazione e avere masse più controllabili Tutto secondo lei scientificamente provato ovviamente
Tendenzialmente i tatuaggi mi fanno cacare ma in un ritratto come questo fungono da racconto del soggetto, proprio come nei ritratti di Mark Laita. A proposito, lui ti garba? Questa teoria complottara sui tatuaggi comunque non l'avevo mai sentita...fantasiosa la tipa
Il complotto decalcomaniacale è ahimè una triste realtà. C'è 'ggente che una volta era delle persone meglio, ma da quando si sono fatti i primi triBBali sui deltoidi abbronzati, han cominciato a sbarellare.
Al contrario della signora della devastazione morale, per me è tra le tue foto migliori; nel senso che hai tirato fuori quello che la modella ha da dire di suo, senza aggiungere elementi d'autore, anche meglio: più che quello che ha da dire, quello che è, quello che dimostra attraverso se.
I tatuaggi mi danno una sensazione netta dell'impegno che ha messo a disegnarsi, cioè a progettarsi, a decidere chi vuole essere, a mio parere trasmettono energia, volontà, determinazione.
Aggiungo che i tatuaggi stessi sembrano far parte di un progetto unitario e non sono, come spesso si vede, la somma di stili eterogeni e scollegati, sembrano raccontare una storia che si dipana con continuità narrativa.
La mano che copre mezzo volto esprime di nuovo una volontà consapevole che dice: 'c'è una parte di me che non vi faccio vedere, malgrado sia nuda', 'non crediate di aver capito tutto, non è tuto qui, non è così semplice'.
Le smagliature sul seno, né ostentate né nascoste, il corpo muscoloso ma armonico, lo sguardo in camera la rendono protagonista della foto e della sua vita, con piena accettazione del risultato, senza presunzione e senza vergogna, senza rimorsi e senza rimpianti.
Con meno segni, che in altre tue foto, ne esce una storia molto espressiva che non ha nulla di didascalico e va a sintesi in un sensazione d'insieme decisamente efficace, pacata, vera, testimoniata, materica, nessuna sovrastruttura: lei.
Complimenti
PS forse dovrei fare foto migliori e meno chiacchiere, ma non sono cattivo, giuro :-)
Non amo i tatuaggi ma penso che sia un ottimo ritratto con l'intento di dare una visione "oggettiva" della modella in questione e le preferenze di un fotografo in merito a questa moda non devono entrare nel dibattito. Ciò che conta è il risultato e senza apparire blasfemo, la mia mente va a certi ritratti di Avedon ottenuti senza artifici e mediazioni