Come in un quadro di Edward Hopper

JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo

Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta Cookie

Personalizza

Rifiuta Cookie

Gallerie
Paesaggio con elementi umani

20.2 MEGAPIXEL

Adatta alla pagina

Medio oriente Vedi galleria (7 foto)

Come in un quadro di Edward Hopper inviata il 23 Gennaio 2024 ore 17:16 da Beato Angelico. 2 commenti, 283 visite.

, 1/2500 f/6.3, ISO 200, mano libera. Ein Bokek, Israele.

Programmazione o improvvisazione: queste due filosofie di viaggio, apparentemente contrapposte, spesso possono coesistere nella stessa persona. La programmazione di stamane diceva Betlemme, ma il nostro compagno di stanza, Fernando, brasiliano maestro di pilates online, che vive viaggiando per il mondo, ci ha mostrato le foto della sua escursione a Masada, cittadella su un'altura del deserto, ultimo baluardo di resistenza ebraica contro lo strapotere dell'Impero romano. Come rinunciare a un viaggio in un posto così carico di storia e suggestioni? Anche se nei nostri zaini non c'è l'occorrente per un trekking nel deserto, votiamo per l'improvvisazione. Il tragitto dell'autobus costeggia la linea di costa del Mar Morto, attraversando i posti di blocco che difendono gli insediamenti israeliani in Cisgiordania. L'altoparlante declama la fermata a ogni insediamento, questo ci rassicura sulla possibilità di un pisolino sul percorso. Sicurezza poco fondata, perché quando l'altoparlante annuncia Mtsba, il mio cervello impiega qualche secondo di troppo per ricordare che nelle lingue semitiche le vocali sono solo un'opinione. L'autista non è incline ad aspettare turisti sbadati e la nostra fermata è persa. Poco male, decidiamo di esplorare la prossima fermata: Ein Bokek, villaggio balneare sulle rive del Mar Morto. Il luogo sembra uscito da un incontro fra un quadro di Edward Hopper e il brutalismo sovietico, il lungomare è punteggiato da enormi alberghi in vetro e cemento, sullo sfondo si stagliano le rosse alture del deserto israeliano, la spiaggia è in parte ricoperta di sale, il mare di un azzurro intensissimo. Sarà che siamo fuori stagione, ma in giro ci sono solo turisti russi, pochi hanno il coraggio di farsi il bagno. Noi non avevamo programmato questa tappa, quindi non abbiamo neanche il costume, ma l'improvvisazione ci ha felicemente catapultati in un luogo in cui anche una passeggiata sul lungomare offre mille spunti.

Vedi in alta risoluzione 20.2 MP

Piace a 11 persone: Alberto Gaddi, Albieri Sergio, Bruno_pratico, Fbr, Lorenzo Crovetto, NeveNera, Nonnachecca, Paki64, Sergik, Soriana, TheBlackbird

Che cosa ne pensi di questa foto?

Hai domande e curiosità su questa immagine? Vuoi chiedere qualcosa all'autore, dargli suggerimenti per migliorare, oppure complimentarti per una foto che ti ha colpito particolarmente?

Puoi farlo iscrivendoti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.

Sergik

inviato il 23 Gennaio 2024 ore 20:49

Molto elegante e simmetrica

Beato Angelico

inviato il 23 Gennaio 2024 ore 21:21

Grazie molte Sergik

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)

Alcuni commenti possono essere stati tradotti automaticamente con Microsoft Translator.