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Lasiocampa quercus, accoppiamento...

Lasiocampa quercus

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Lasiocampa quercus, accoppiamento inviata il 06 Dicembre 2023 ore 18:10 da MarcoCoppola. 23 commenti, 802 visite. [retina]

, 1/250 f/22.0, ISO 100, treppiede.

La Lasiocampa quercus è un lepidottero della famiglia Lasiocampidae, compie una sola generazione all'anno e il suo ciclo vitale inizia in autunno, il periodo degli accoppiamenti. I maschi rintracciano le femmine da lunghe distanze riconoscendo i feromoni da esse diffusi nell'aria, gli accoppiamenti avvengono al tramonto e durano circa mezz'ora. Le femmine si accoppiano solo una volta, i maschi possono accoppiarsi più volte, anche nello stesso giorno, dal tramonto fino all'arrivo della notte per tutta la durata della loro vita. Nelle ore successive all'accoppiamento le femmine possono deporre fino a 200 uova, esse sono grandi 1 mm e hanno una colorazione marrone chiaro con macchie più scure. A differenza di altri lepidotteri, non le attaccano sulle piante nutrici ma le depongono in volo lasciandole cadere nel terreno dove si mimetizzano e si sparpagliano rotolando grazie alla loro forma ovale. Questa strategia di deporre molte uova è dovuta al fatto che non tutti i bruchi riusciranno a sopravvivere a causa dei tanti pericoli. Dopo circa 2 settimane avviene la schiusa, i piccoli bruchi misurano 2 mm, hanno una colorazione marrone con la testa arancione e sono ricoperti da corti ciuffi di peli. Ai lati della testa hanno 5 piccoli occhi che permettono di percepire i colori della vegetazione, il cambiamento del tempo e l'alternarsi del giorno e della notte. Possiedono 3 paia di piccole zampe vicino al torace e 5 paia di false zampe lungo l'addome, esse sono formate da tante piccole unghie che consentono ai bruchi di arrampicarsi meglio sulle piante. Ai lati del corpo ci sono dei minuscoli spiracoli tracheali dalla forma ovale, indispensabili per la respirazione. Le uova spesso sono lontane dalle piante nutrici e i piccoli bruchi devono camminare molto per raggiungerle. Mangiano le foglie di varie piante a seconda della stagione: pruno e melo in estate e in inverno quando queste perdono le foglie, edera e rovi. Hanno abitudini notturne, si muovono e mangiano solo di notte restando nascosti tra la vegetazione durante il giorno. Crescono molto lentamente e in tutta la loro vita effettuano 4 mute, durante le quali si liberano dello strato superficiale della pelle, chiamato cuticola. Pochi giorni dopo la nascita avviene la prima muta, il colore resta uguale ma le dimensioni cominciano lentamente ad aumentare. Dopo la seconda muta compaiono sul dorso delle macchie bianche e arancioni, con delle strisce nere tra i segmenti del corpo. Trascorrono l'inverno nascosti tra la vegetazione, si muovono molto poco per non consumare troppe energie, nei giorni miti vanno alla ricerca di cibo solo nelle ore più calde. In primavera ritornano in attività e compiono la terza muta, la colorazione marrone diventa più scura, i peli rimangono chiari e le macchie bianche scompaiono. Iniziano a camminare molto nutrendosi abbondantemente di foglie più volte al giorno fino a raggiungere gli 8 cm di lunghezza. Quando sono cresciuti abbandonano la pianta nutrice e camminano nel terreno alla ricerca di un luogo adatto dove compiere la metamorfosi, percorrendo anche diverse centinaia di metri. Si adattano a qualsiasi nascondiglio, un buco nel terreno, sotto le rocce o tra la vegetazione. Dopo averlo trovato, tessono intorno a loro un resistente involucro protettivo di seta marrone, lungo 3 cm dalla forma ovale simile ad una ghianda, da cui deriva il nome quercus. Dopo circa 2 giorni all'interno di quest'involucro, i bruchi compiono l'ultima muta e si trasformano in crisalide. La metamorfosi dura circa 3 mesi e le falene nascono all'inizio dell'autunno perforando delicatamente l'involucro in un punto. Le farfalle hanno abitudini crepuscolari e notturne, quindi possono essere chiamate falene. Il loro corpo è ricoperto da folti peli, sulla testa ci sono due antenne pettinate che le consentono di orientarsi, e due occhi composti formati da centinaia di piccole celle chiamate ommatidi, che catturano porzioni di immagini creando poi una visione unica. La spirotromba è poco sviluppata e non riescono a nutrirsi, vivono quindi solo una settimana. Possiedono 3 paia di zampe, ognuna delle quali ha all'estremità due piccoli uncini per aggrapparsi meglio alle piante. Sulle ali anteriori hanno una striscia di peli più chiara e due macchie rotonde di colore giallo chiaro circondate da peli marroni, che sembrano due occhi con lo scopo confondere i predatori, gli uccelli insettivori, le mantidi e i ragni. Le ali dei lepidotteri sono formate da piccolissime scaglie appiattite, che sono attaccate una vicino all'altra in appositi incavi nel tegumento. Ogni scaglia contiene i pigmenti che formano tante tonalità di colori, nelle falene non sempre sono visibili perché hanno il corpo completamente ricoperto di peli. Altra interessante particolarità sono le vene, che dividono l'ala in tante zone, chiamate cellule. Queste venature hanno l'importantissimo compito di far scorrere l'emolinfa e grazie ad essa, la farfalla appena nata può distendere le ali. Per questi motivi le ali sono molto delicate e non vanno mai toccate per non danneggiarle e causare la morte dell'esemplare, purtroppo possono rovinarsi anche durante il volo, oppure a causa del vento e della pioggia. Una delle particolarità di questa specie è il dimorfismo sessuale. Le femmine volano solo di notte, restando nascoste tra la vegetazione di giorno, sono più grandi dei maschi con un'apertura alare che può raggiungere gli 8 cm. I peli sono giallo scuro e le antenne molto sottili, l'addome è gonfio e arrotondato per poter contenere le uova in attesa di essere fecondate. I maschi volano solo nelle ore crepuscolari e al tramonto, quando avvengono gli accoppiamenti. Sono più piccoli con un'apertura alare che può raggiungere i 6 cm, i peli sono marroni con tonalità gialle, le antenne sono molto grandi e robuste. Sono cresciuto a contatto con la natura e ho deciso di impegnarmi ancora di più per preservarla, essendo solo non ho potuto fare molto ma ho creato nel mio giardino un'oasi che ospita quasi tutti gli animali presenti dalle mie parti. Ci sono tante specie di piante e gli animali possono vivere al sicuro, hanno cibo, acqua e tanti posti in cui nascondersi e preparare la tana. Ogni anno allevo e curo da 1000 a 2000 animali, soprattutto numerose specie di insetti. Allevare i lepidotteri richiede molta esperienza, per prima cosa è necessario conoscere l'ecosistema del posto e le tutte le specie che lo abitano, le loro abitudini e le piante di cui si nutrono, chiamate piante nutrici. Ogni giorno esploro tutte le piante nutrici in cerca di bruchi e uova. Dalla primavera fino all'autunno questa operazione richiede molte ore perché tutte le specie continuano il loro ciclo vitale e ci sono tantissime piante diverse da osservare, in inverno invece pochissime specie riescono a sopravvivere quindi la ricerca è dedicata solo a poche piante. Serve molto spazio in cui allevare i bruchi, io utilizzo i fauna box e ho modificato anche altri contenitori della giusta dimensione. Se trovare i bruchi può sembrare difficile, osservare le uova lo è ancora di più. Misurano 1 o 2 mm e devo stare molto attento, ogni specie preferisce deporle in modo diverso e in punti diversi delle piante, ad esempio sotto le foglie o sugli steli. Alcune specie le depongono a gruppi, anche centinaia su una sola foglia, altre invece una alla volta e altre ancora le lasciano cadere direttamente nel terreno, dove si mimetizzano grazie alla loro colorazione marrone. Dopo averle trovate le posiziono in piccoli contenitori che ho appositamente costruito, questo perché se i fori per l'aria sono troppo grandi i bruchi appena nati possono scappare. I bruchi più grandi invece sono al sicuro nei fauna box, con cibo fresco ogni giorno e qualche rametto come posatoio per la metamorfosi. Anche nel mio allevamento purtroppo qualcuno muore per cause naturali, ma con le giuste cure questo succede molto raramente. Questa specie è sempre stata molto rara dalle mie parti a causa dei tanti danni che l'uomo provoca alla natura, fino a pochi anni fa era quasi scomparsa ma ora con il mio impegno è ritornata a vivere al sicuro nella mia oasi. La scorsa primavera tra aprile e maggio durante le esplorazioni notturne ho trovato 5 bruchi, li ho allevati nutrendoli con foglie di pruno e melo, ogni giorno mi fermavo per tanto tempo ad osservarli mangiare velocemente tutte le foglie che posizionavo nel loro contenitore. In un mese sono cresciuti di circa 2 cm, a giugno hanno preparato l'involucro e iniziato la metamorfosi. Le falene sono nate tra metà settembre e inizio ottobre, tutte femmine, nelle ore successive al tramonto le ho portate in giardino per farle accoppiare. Per tutti gli scatti ho scelto come posatoio questo grande tronco d'ulivo in una zona più riparata, lo stesso tronco su cui ho fotografato altre specie di falene durante le esplorazioni notturne. Ho posizionato delicatamente le falene sul tronco e mi sono seduto in silenzio aspettando l'arrivo dei maschi, di solito sono necessari 20 o 30 minuti prima che percepiscano i feromoni diffusi nell'aria dalla femmina. Una volta sono arrivati 4 maschi e dopo un particolare rituale in volo, solo uno di loro si è avvicinato alla femmina facendo scappare gli altri. Sono riuscito ad osservare e fotografare a distanza molto ravvicinata l'accoppiamento di tutte le falene, che non erano per niente spaventate dalla mia presenza. Questa foto documenta l'attimo in cui il maschio si avvicina in volo alla femmina agitando velocemente le ali, prima di posarsi accanto a lei. Aveva da poco smesso di piovere e come sempre tra le cortecce degli alberi spuntavano le piccolissime foglie di muschio. Dopo l'accoppiamento i maschi volano subito via e le femmine rimangono aggrappate al posatoio per riposarsi. Le ho tenute nei miei contenitori per qualche altra ora, per non farle stancare volando continuamente ho utilizzato una luce molto delicata simile a quella del tramonto. Appena hanno deposto le uova le ho invogliate a volare, anche se la durata della loro vita è breve meritano di essere libere nel loro ambiente. Nei giorni seguenti ho fotografato anche le uova, erano circa un migliaio, serve molta attenzione e delicatezza perché essendo piccolissime anche il debole vento poteva spostarle e schiacciarle. La schiusa è avvenuta lentamente durante il mese di ottobre, i piccoli bruchi sono nati a gruppi di 10 o 20 ogni giorno perché gli accoppiamenti non sono avvenuti tutti nello stesso periodo. Ora stanno crescendo, misurano circa 2 cm e li sto nutrendo con le foglie di pruno che non sono ancora cadute, poi li nutrirò con foglie di edera fino alla prossima primavera.



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avatarsupporter
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 18:32

grande lavoro (non solo in fotografia)
ciao, G

avatarsupporter
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 18:37

Bellissima immagine e didascalia interessante , ammiro la tua passione
Complimenti

avatarsupporter
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 19:03

Bellissima. Ciao Corrado

avatarsupporter
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 19:08

Davvero bellissima

avatarsupporter
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 19:09

SUPER

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 19:24

Vi ringrazio molto Giordano, Claudio, Corrado, Bo e Werner per aver apprezzato Sorriso
Ciao

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 21:33

Ciao Marco, difficile ottenere un dettaglio così bello in notturna. Immagine molto elegante per particolarità delle farfalle e l'ambientazione che le avvolge. Sei un'artista per foto e didascalia istruttiva. Ciao.

avatarsupporter
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 22:30

La tua è passione nel vero senso della Parola, bellissimo scatto e spiegazione!
ciao

avatarsenior
inviato il 06 Dicembre 2023 ore 23:53

Un bel documento anche questo, ottima la ripresa. Complimenti. Ciao

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 0:22

Grazie Giovanni, Bepi e Andrea, siete sempre gentilissimi.
Sono contento che vi sia piaciuta.
Ciao

avatarsupporter
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 12:29

Carissimo Marco,
ti faccio tanti complimenti non solo per la bellissima immagine e per l'accurata e completa didascalia ma anche, e soprattutto, per il tuo impegno a favore della natura.
Ciao e buona giornata,
Paolo

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 14:52

Grazie di cuore Paolo per il bellissimo commento,
Sono molto contento che tu, e gli altri amici che mi seguono, riuscite ad apprezzare il messaggio che voglio trasmettere, quando troppo spesso si guardano le foto solo pensando ai dettagli tecnici.
Ciao


avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 21:49

Ottima realizzazione. Ciao

avatarsenior
inviato il 07 Dicembre 2023 ore 22:15

Grazie mille Daniele.
Ciao

avatarsupporter
inviato il 08 Dicembre 2023 ore 0:24

Bellissime queste farfalle ottimamente riprese, luce e colori stupendi e grande dettaglio, bravissimo!
Tanti complimenti Marco per il bellissimo scatto e per la esaustiva ed interessante didascalia.
Ciao, Mary

avatarsupporter
inviato il 08 Dicembre 2023 ore 10:36

Le tue grandi conoscenze nascono dalle tua tenacia e accuratezza nell'osservare momento per momento le meravigliose creature che proteggi e curi nella tua oasi!
Tantissimi complimenti per questo scatto eccezionale, caro Marco, oltre che per il tuo instancabile impegno da studioso!

avatarsenior
inviato il 08 Dicembre 2023 ore 11:18

Grazie di cuore Mary e Nadia, apprezzo molto i vostri commenti.
Ora con l'inverno ho il tempo per scrivere didascalie più dettagliate.

avatarsupporter
inviato il 08 Dicembre 2023 ore 16:56

Molto bella ,sicuramente solo un esperto e attento occhio come il tuo riesce a catturare questi splendidi attimi di natura,bravissimo!Ciao

avatarsenior
inviato il 08 Dicembre 2023 ore 19:44

Ciao Andrea ti ringrazio molto per il bellissimo commento!

avatarsenior
inviato il 08 Dicembre 2023 ore 22:37

Gran Belle Farfalle Con Splendidi Colori;-)Bravissimo Complimenti


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