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La Chrysodeixis chalcites è una falena della famiglia delle Noctuidae, ha abitudini notturne e può essere osservata dalla primavera fino all'autunno perché compie 3 o 4 generazioni all'anno. La falena è molto colorata, il corpo è marrone chiaro ricoperto dai peli e le ali hanno tonalità dorate di giallo e marrone. La femmina depone sulle foglie delle piante nutrici diverse centinaia di uova dalla forma arrotondata e di colore giallo chiaro. I piccoli bruchi nascono dopo circa 10 giorni, sono di colore verde con una sottile striscia longitudinale bianca sui lati del corpo. Il colore verde consente ai bruchi di mimetizzarsi benissimo tra le piante, possono anche essere confusi per Geometridae poiché non avendo le false zampe devono muoversi piegando l'addome. Sono polifagi, si nutrono di Apiaceae, Rosaceae e Solanaceae; la loro veloce crescita permette a questa specie di compiere più generazioni all'anno. Il bruco adulto supera i 30mm lunghezza, quando ha terminato la crescita smette di mangiare e va alla ricerca di un posto sicuro per trasformarsi in crisalide, di solito sotto le foglie della stessa pianta nutrice. Poi inizia a tessere una resistente tela di seta, dentro la quale costruisce la crisalide, che inizialmente è di colore verde ma lentamente diventa più scura. La metamorfosi dura circa un mese in estate ma può anche trascorrere tutto l'inverno in crisalide. In estate e in autunno trovo sempre molti bruchi di questa specie sulle piante di basilico, come sempre li raccolgo per allevarli. Questo esemplare, allevato ad ottobre dello scorso anno, è nato ad inizio novembre durante un pomeriggio piovoso. Le temperature erano ancora miti ma i temporali si susseguivano ogni giorno, in quel periodo con l'arrivo del freddo molte farfalle muoiono e le crisalidi continuano la metamorfosi fino alla primavera; ci sono però alcune specie che ancora resistono, come la Vanessa atalanta e varie falene. Quella notte portai la falena con me per fotografarla e liberarla, le giornate si stavano accorciando e a quell'ora era già buio, il cielo era coperto di nuvole nere che indicavano l'arrivo della pioggia. Mi caricai di attrezzatura e iniziai l'esplorazione osservando attentamente il sottobosco. Alle 21 arrivò il temporale con un vento forte che muoveva anche i rami degli alberi, per qualche istante smetteva di piovere e poi ricominciava ancora più forte di prima. Incontrai qualche lumaca e una locusta egiziana, furono molto collaborativi e rimasi ad osservarle per molto tempo. In piena notte finalmente smise di piovere, il terreno era diventato fangoso e dagli alberi continuavano a cadere le gocce di pioggia che si erano accumulate sulle foglie. Era il momento giusto per fotografare e liberare la falena, mi posizionai sotto un albero e con il telo antipioggia che avevo con me costruii un riparo per proteggerla dal vento. Subito dopo posizionai i treppiedi: uno per il plamp, uno per la macchina fotografica e due per i flash. La falena si era aggrappata ad un rametto che avevo lasciato nel contenitore, delicatamente lo posizionai sul plamp e prima di avvicinarmi aspettai alcuni minuti per non farla spaventare. A causa del vento e del freddo restò per tutto il tempo sul rametto e la fotografai da vicino utilizzando i tubi di prolunga, in questa foto potete osservare bene i suoi bellissimi colori e tutte le sue particolarità. Dopo averla fotografata mi fermai ad osservarla per più di un'ora, poi all'improvviso volò via nell'oscurità. Mi rimisi in cammino e poco tempo dopo iniziò di nuovo a piovere, gli animali erano nascosti e non uscivano alle tane; così dopo aver percorso qualche altro km senza fare nessun avvistamento, decisi di ritornare a casa. La notte successiva continuai di nuovo l'esplorazione e nonostante pioggia e vento riuscii a fotografare diversi animali, tra cui la vanessa atalanta.
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Splendida macro molto dettagliata e con ottimi colori. Ti sta dando grandi soddisfazioni questo 200. Io ho un Kiron 105 macro degli anni 80 che è straordinario , e quando mi piglia la voglia della macro mi regala splendide foto . Complimenti Ciao Walter
Ciao Walter ti ringrazio molto sono contento che ti sia piaciuta. Il 200 è il mio obiettivo preferito, ha un bellissimo sfuocato e mi permette di fotografare gli animali da una distanza maggiore senza spaventarli. Il collare per il treppiedi per me è indispensabile perché scatto sempre in posizioni scomode. Praticamente ha tutte le cose che cerco in un obiettivo. Ho anche il 90 Sony ma essendo più corto ha uno sfuocato meno delicato, quindi lo uso di meno per macro molto ravvicinate oppure quando sono sotto la pioggia, resiste a tutto. Per questa foto dato che lo sfondo veniva nero potevo usare anche il 90, che è pure un po' più nitido, ma per non spaventare la falena ho scelto il 200 (anche perché usarlo è sempre un piacere, quando devo scattare in verticale con il 90 mi tocca girare anche la macchina fotografica; e alcuni animali scappano al primo movimento)
Una falena stupenda ottimamente ripresa, luce, colori, posatoio e dettagli strepitosi, sempre ottima ed interessante la didascalia, bravo Marco, complimenti! Ciao, Mary
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