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Il Mignattaio è diffuso prevalentemente nelle regioni sud-orientali del "vecchio continente". In realtà, l'attuale presenza nasconde una distribuzione storicamente molto più ampia, soprattutto nell'Europa occidentale, dalla Francia alla Spagna. Già nel corso del Novecento, l'areale si è progressivamente contratto e spostato, nel proprio baricentro, verso l'area più orientale del continente europeo.
Ad oggi, il Mignattaio è una specie rarissima, che in Italia è presente in modo molto localizzato e con popolazioni piuttosto ridotte. Solo nell'area del Delta del Po e delle Valli di Comacchio la specie nidifica con una certa regolarità, mentre altrove ? Piemonte, Lombardia, Toscana, Sardegna e Sicilia ? le nidificazioni appaiono più intermittenti e a nuove colonizzazioni corrispondono spesso estinzioni locali.
Tra le peculiarità di questa specie, risalta, anche all'occhio meno attento, il lungo becco incurvato verso il basso, talmente prominente da permettere a questa specie di procacciarsi facilmente il cibo, camminando sull'acqua bassa della palude dove vive e nidifica. Piccoli pesci, anfibi, ma anche invertebrati e insetti costituiscono la parte essenziale della dieta del Mignattaio, che in Italia giunge di solito a primavera, anche se non mancano occasionalmente ? soprattutto in Sardegna ? individui svernanti.
Oltre al becco, il Mignattaio si fa notare per il particolarissimo piumaggio, per lo più nerastro ma con ampie sfumature cromatiche sul dorso. Riflessi "metallici" che risaltano alla luce del sole e si confondono con i riflessi degli acquitrini, abituale terreno di caccia per la specie. Piuttosto ampio, nonostante la scarsa consistenza della popolazione comunitaria e anche italiana, è in ogni caso l'areale di presenza della sottospecie nominale, che va dall'Europa al Nord Africa, dall'Asia centrale al sud-est degli Stati Uniti.
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Il Mignattaio (Plegadis falcinellus cm 60 x 90) è raro, palustre, nidifica nell'Europa sud-orientale, in colonie all'interno di canneti o talvolta su alberi. Gli immaturi si allontanano anche molto dalle zone riproduttive in settembre-ottobre. Ha il becco curvo, il piumaggio completamente nerastro da lontano, da vicino testa e corpo castani, ala in parte verdastra, una sottile riga bianca alla base dei becco. In abito invernale testa e collo sono quasi neri, ornati di piccole macchie bianche. Piumaggio simile negli immaturi, ma macchie meno evidenti e parti superiori tendenti al bruno. Vola in formazioni lineari, con battiti d'ala veloci come il Chiurlo, intervallati da brevi planate, pressappoco come un Marangone minore (da lontano è possibile confondersi). In volo il collo è teso. La voce è forte e aspra
Confermo: trattasi di Mignattai. Certo che fotografarli solo a 200mm non ci permette di osservare meglio qualche riflesso cromatico. Mai pensato di rivedere il tuo corredo sacrificando qualche pezzo? esempio: canon 17-40mm + 24-105mm + 100-400mm . Alternativa economica: extender kenko pro 300 dgx che trasforma il tuo 70-200mm f,4 in 98-280mm a f.5,6 e condivisibile al 100% con il 100mm macro (140mm ) . ciao e buona luce, lauro