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| inviato il 01 Settembre 2022 ore 12:36
Questo mi ricorda "il giardino delle delizie" di Jheronimus van Aeken, (forse meglio noto come Hieronymus Bosch suo pseudonimo). Sulla didascalia ci sarebbe parecchio da dire, un tema sul quale scrissi parecchio ma... forse non è il caso, mi limito ad un lapidario "......E sognò il circo, realtà capovolta, mondo di uguali perché tutti strani,......" tratto da un testo di F. Guccini (Cencio). Un caro saluto e complimenti per la proposta. Paolo |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 12:46
Che l'uomo sia un essere malvagio non ho alcun dubbio e che dai primordi fare del male al prossimo e godere della sofferenza altrui sia la sua vocazione naturale non ho alcun dubbio, non so perché io e pochi altri hanno un animo diverso sono mutazioni anomalie che non modificano l'inclinazione nefasta dei più, saludos, giuseppe |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 13:06
Bellissima foto e citazione Complimenti, Fabio Ciao, Carlo |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 13:26
Carissimi Paolo e Giuseppe. Ieri parlando brevemente con l'amico Carlo Alfonso sono ricapitato su un'immagine che tu Paolo hai potuto vedere e che ritrae il nonno nel 1944 appena dopo la liberazione di Roma. Rivedendo l'immagine e i documenti del nonno la mia attenzione è volata sul nome di don Morosini, sacerdote romano che ispirò il personaggio interpetrato dal grande Aldo Fabrizi in "Roma città aperta". Il soggetto del film si intitola "la disfatta di satana". Non è un caso che i giovani di quella foto sorridano, loro testimoni almeno una volta nella vita della "sconfitta del male". Almeno in una delle sue forme, che si rigenerano di volta in volta. Il titolo del soggetto mi ha ricordato questo vecchio scatto, preso a Ferrara, San Giorgio; e la rappresentazione piuttosto esplicita delle anime dei dannati divorate dalla bestia. Ma chi sono veramente i "dannati" ? Parafrasando Giuseppe e ciò che ci aspetta e chi deleghiamo a gestire il nostro futuro devo dire che inizio a sentirmi solo. Come dice Trent nel film:"questo è un modo stupido di finire un libro" La risposta di Cane : "Ma tu la fine non l'hai acora letta.." cosa dobbiamo aspettarci? "non c'è più niente che mi sorprende. abbiamo distrutto l'aria, il mare. Abbiamo distrutto la nostra salute. Perché non completare l'opera distuggendo anche il nostro cervello" credo sia già tardi. Qualcuno dice che il mondo non è in equilibrio. Io dico che si è realizzato un perfetto equilibrio. Ci vorrebbe un po' di caos, equo nelle sue regole. un abbraccio |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 14:11
La fine della razza umana sarebbe un sollievo per il pianeta... |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 14:31
Magnifica ripresa... |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 15:13
“ cosa dobbiamo aspettarci? "non c'è più niente che mi sorprende. abbiamo distrutto l'aria, il mare. Abbiamo distrutto la nostra salute. Perché non completare l'opera distuggendo anche il nostro cervello" credo sia già tardi. Qualcuno dice che il mondo non è in equilibrio. Io dico che si è realizzato un perfetto equilibrio. Ci vorrebbe un po' di caos, equo nelle sue regole. „ Condivido in pieno anche se sono convinto che stiamo distruggendo anche il nostro cervello E perciò credo che abbia ragione Gaetano. |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 15:42
Ottima immagine, complimenti Fabio. Buona giornata Sergio. |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 16:59
È un sollievo leggervi |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 17:50
“ La fine della razza umana sarebbe un sollievo per il pianeta „ lo dice anche Trent nel film @Carlo: “ Condivido in pieno anche se sono convinto che stiamo distruggendo anche il nostro cervello „ "All'inizio del ventunesimo secolo l'evoluzione umana era giunta ad una svolta. La selezione naturale, il processo secondo il quale il più forte, il più intelligente, il più veloce si riproduce in misura maggiore rispetto agli altri, il processo che una volta aveva favorito gli aspetti più nobili dell'uomo, aveva cominciato a favorire caratteristiche diverse. La maggior parte della fantascienza dell'epoca prevedeva un futuro più civile e più intelligente, ma col passare del tempo le cose andarono nella direzione opposta. Un instupidimento generale. Come era potuto accadere? L'evoluzione non sempre premia l'intelligenza e senza predatori naturali ad assottigliare il branco, cominciò a premiare coloro che si riproducevano di più e lasciò che gli intelligenti diventassero una specie in via di estinzione....E andò avanti così per generazioni anche se nessuno o quasi sembrò notarlo.....gli anni passarono e l'umanità divenne sempre più stupida a un ritmo impressionante. Qualcuno sperava che l'ingegneria genetica avrebbe corretto questa tendenza dell'evoluzione, ma le più grandi menti ed il grosso delle risorse erano concentrate su come impedire la caduta dei capelli e prolungare l'erezione. Intanto la popolazione cresceva vertiginosamente e l'intelligenza diminuiva finché l'umanità non fu più capace di risolvere neppure problemi elementari come quello dei rifiuti, ammassati per secoli senza alcun piano di smaltimento... " - Idiocracy - 2006. film (fantasia) o documentario? |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 18:23
Interessante particolare fotografato e ancora di più i commenti...buona serata |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 18:35
Belle foto e didascalia! |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 18:36
Ciao Bennyumbo grazie per la visita. Ho letto le tue risposte ai miei commenti nelle tue belle foto, ci sarebbe da dire come scrive l'amico Paolo, il confronto delle idee è sempre alla base della crescita, anche quando le opinioni divergono. Ti seguo con piacere. |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 19:01
Chapeau all'immagine di @Fabio F77 ed ai commenti! Buona luce! Ciao Giovanni |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 19:46
“ All'inizio del ventunesimo secolo l'evoluzione umana era giunta ad una svolta. La selezione naturale, il processo secondo il quale il più forte, il più intelligente, il più veloce si riproduce in misura maggiore rispetto agli altri, il processo che una volta aveva favorito gli aspetti più nobili dell'uomo, aveva cominciato a favorire caratteristiche diverse... ecc... „ Questione ampiamente discussa anche sotto il profilo religioso con diversi miei amici sacerdoti i quali, per farla breve e concisa (ma ci sarebbero diverse sfumature degne di nota) sentenziano, in maniera similare e complementare - ed evocando un paio di versetti del Magnificat - che il Padreterno sta disperdendo l'umanità superba nei pensieri del suo cuore vale a dire che noi umani ci siamo progressivamente e paradossalmente istupiditi, dal '900 ad oggi, inorgogliendoci con le diverse "conquiste" che l'ingegno umano ha ottenuto con la tecnologia e con la scienza, fino a crederci noi stessi onnipotenti ed immortali, al punto da non riuscire più ad affrontare le questioni semplici ed elementari... e sopratutto dimenticandoci del prossimo con fredda e lucida indifferenza fcool: |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 20:03
Vorrei far notare una cosa l'uomo da sempre cerca di immaginare punizioni e sofferenze terribili per i propri simili come in questo bassorilievo, ma se ci avete fatto caso negli ultimi anni i film del terrore sono sempre meno, perché? Perché la realtà supera la fantasia più sfrenata e malvagia, almeno io tutte queste atrocità non le avevo mai sentite e non parlo solo della guerra, le donne e i bambini sono il bersaglio preferito ma anche gli animali i boschi etc etc, il mare è una cloaca l'aria è quasi irrespirabile ma non ci fermiamo raschiamo scaviamo distruggiamo incuranti del dolore del mondo, ma si mi fermo qua ce n'è abbastanza, comunque bravissimo Fabio ad aver proposto questa immagine non si può vivere solo di false visioni amene o ragazze ammiccanti. |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 20:17
Ciao Fabio, soprattutto quando le idee sono diverse e visto che non sono il "Verbo incarnato", alla fine di ogni confronto torno sempre a casa con qualcosa in tasca, che nel mio piccolo mi arricchisce di nuovo sapere ed idee...un cordiale saluto |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 21:02
Intanto vorrei ringraziarvi per aver contribuito ad approfondire i vari temi con i vostri interventi che trovo davvero tutti molto interessanti. Per quello che è il mio modo di vedere le cose siamo certamente individui complessi e come tali in teoria indipendenti e difficilmente controllabili. Eppure in quanto società globale siamo molto più controllabili e finiamo per obbedire a regole semplici o, per meglio dire, chi tira i fili ottiene la condotta desiderata. Come? In passato con la punizione, oggi con la ricompensa. (Suggerisco per un breve approfondimento il saggio 'ritorno al mondo nuovo'.) Così per avere la nostra ricompensa ci azzanniamo uno con l'altro, accettiamo di tutto compresa la nostra autodistruzione in cambio di un'ascesa sociale. Siamo liberi certamente, ma come i pedoni di una scacchiera siamo soggetti alle regole del gioco. Siamo i pezzi più sacrificabili, combattiamo le guerre dei nostri re e quando arriviamo al vertice ci sacrifichiamo e rimettiamo nel gioco un pezzo più pregiato, non uno di noi. E così la nostra indipendenza è solo finalizzata alla salvezza del re. Credo che il male assoluto esista e lo viviamo tutti i giorni pur indifferenti e assuefatti alla rassegnazione che l'intera razza umana non possa prosperare, che occorra depredare i nostri vicini, uccidere i nostri simili, prendersela con gli indifesi come gli animali citati da Giuseppe, o peggio con i bambini, o attraverso le nuove forme di schiavitù, il traffico di esseri umani... Ecco per una volta anche io come mio nonno vorrei essere testimone della disfatta di Satana. I veri dannati allora siamo noi, complici di un sistema folle? |
| inviato il 01 Settembre 2022 ore 22:32
Due cose. 1 Lo scatto Un BN "naturale" ben composto e equilibrato nei grigi. La visione gotica è potente per questo apprezzo particolarmente la resa non drammatica, ma quasi didascalica. Molto ben fatta! 2 La discussione Raramente ho apprezzato la lettura di commenti intrecciati come in questo caso (merito della foto) e mi sento di intervenire, avendo una visione parzialmente diversa con quanto scritto fin qui. A mio avviso l'umanità è sempre stata malvagia. A ogni passo dell'evoluzione lo è diventata sempre di più e questo ha reso possibile la supremazia dell'uomo sulle altre bestie del pianeta. Lo squalo, a nostro confronto, è come un agnellino appena nato col lupo. E proprio come i lupi, gli uomini agiscono in branchi, governati da bestie alpha che prendono decisioni che noi seguiamo. L'intelligenza non è e non è mai stata collettiva: è un insieme di singolarità. La brutalità è collettiva. Noi siamo tutti figli di Caino... da sempre. La differenza è che oggi ne siamo tanti di più....tanti miliardi contro pochi milioni fino a qualche secolo fa... e possiamo fare molto più male al pianeta che ci ospita e a noi stessi. Tanto male... Ma siamo sempre stati malvagi oltre misura. Il Rinascimento ad esempio, secolo d'oro, la luce dopo il buio delle barbarie medievali, splendente di arte, lettere e scienze, è flaggellato da guerre, faide continue, omicidi, brutalità di ogni genere in una quantità impressionante. Le grandi civiltà del passato erano piene di cattiverie inenarrabili. Solo per fare un esempio le violenze domestiche nei tempi antichi erano la normalità, così come gli stupri, la pedofilia ecc... La donna era schiava, "trattata bene" nel migliore dei casi (molto raramente...), i figli erano "proprietà" dei genitori... sempre, ricchi o poveri che fossero.... questo solo fino a un secolo fa. Per non parlare di violenze sugli animali o sulla natura (un uomo antico non avrebbe nemmeno capito cosa significa). L'idea che mi sono fatto in questi decenni di riflessioni sul tema è che l'unico antidoto è prendere coscienza dentro di sè della presenza del Bene ma anche del Male e agire con pietà, commozione e intelligenza, possibilmente collettiva. "Fate i buoni se potete" è la frase che mi ripeto e ripeto... Un caro saluto a tutti voi. |
| inviato il 02 Settembre 2022 ore 1:05
Sono d'accordo anche se, in teoria, siamo tutti figli di Noè, dato che la stirpe di Caino fu sterminata dal diluvio... ma a quanto pare non fa molta differenza. La mia, infatti, non vuol essere una pignoleria, bensì la constatazione che "da un legno storto, come quello di cui l'uomo è fatto, non può uscire nulla di interamente diritto": dobbiamo riconoscere che così è la nostra natura, ma questo non ci trattiene (e non ci esime) dal cercare di evolvere come specie, pur con tanta fatica, e credo che uno sguardo che si solleva dal quotidiano per abbracciare i secoli di storia possa cogliere questo lento, difficoltoso e discontinuo movimento. Un saluto |
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