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| inviato il 04 Aprile 2022 ore 11:19
Bello lo scatto e documento, ottimo per la prevenzione per chi pratica posti in cui vive l'animaletto, grazie e buona settimana. |
| inviato il 04 Aprile 2022 ore 11:32
Dimenticavo di aggiungere che: se si è infettati (la certezza la si ha con un semplice esame del sangue), essendo che il nostro sistema immunitario ha una risposta inefficace all'infezione, si deve ricorrere a una massiccia cura antibiotica per scongiurare i successivi e più gravi sintomi, che possono andare da dolori e gonfiori articolari, a problemi neurologici (anche perdita di memoria, sonnolenza e difficoltà di coordinamento) difficili da debellare. La più terribile malattia portata dalle zecche in Italia, l'encefalite virale, che causa in una piccola percentuale dei casi una progressiva paralisi dall'esito fatale, è diffusa solo nel nord-est del paese e non in Lombardia. |
| inviato il 04 Aprile 2022 ore 11:38
Bene a sapersi, non l'avevo mai sentita questa infezione, grazie ancora. |
| inviato il 04 Aprile 2022 ore 15:06
Bravo, Beno, fai bene ad informare sui pericoli delle zecche, dobbiamo conviverci ed avere le corrette cautele da te suggerite, però senza privarci delle uscite in montagna ! Fino a qualche anno fa sopra i 1500 metri di quota le zecche erano assenti, ora, con il riscaldamento globale, iniziano a presentarsi anche a quote più alte. L'encefalite da zecca ha colpito parecchie persone dalle mie parti, tanto che la regione Veneto ha promosso la vaccinazione gratuita con 3 dosi per immunizzarsi.Mi sono vaccinata dato che me le becco sempre e mi vengono a volte dei bubboni violacei, per cui devo ricorrere agli antibiotici e fare il test della Borrelia dopo 20 gg dal morso. Penso che ci siano individui più predisposti di altri sia nell' attirarle che nell' avere conseguenze di vario tipo. |
| inviato il 04 Aprile 2022 ore 15:35
Ottimo documento fotografico e didascalico Hai fatto benissimo a divulgare le modalità di comportamento in caso di puntura di zecca, perchè molti tendono a strapparla via, facendo restare nella pelle qualche frammento dell'animaletto che è più difficile da estrarre e che può provocare infezioni. Nonostante le precauzioni (guanti, stivali, pantaloni lunghi, braccia e testa ben coperte, ecc...) alcuni anni fa, dopo un pomeriggio alla ricerca di asparagi selvatici, tornato a casa mi sono ritrovato una zecca attaccata al polso Essendo stata attaccata per poche ore, mi è stato facile rimuoverla con una pinzetta "svitandola" in senso antiorario, ma, per precauzione, ho seguito una terapia antibiotica per una settimana su consiglio del medico. Un'altra volta sono stato più fortunato, perchè una zecca era riuscita ad infilarsi in petto, provocandomi un leggero prurito mentre cercava di intrufolarsi tra le villosità pettorali per poter raggiungere la mia pelle, ma, in questo caso, dopo aver verificato la causa del prurito, mi è stato più facile prendere la zecca con le dita e buttarla via. |
| inviato il 04 Aprile 2022 ore 19:34
Splendida immagine. Ciao |
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