Riflessioni | JuzaPhoto

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Reportage di Viaggio

1.9 MEGAPIXEL

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Skin project Vedi galleria (19 foto)

Riflessioni inviata il 31 Agosto 2021 ore 13:02 da Silvia Alessi. 7 commenti, 795 visite.

Un giorno mi è stata rivolta questa domanda: non trovi che i tuoi reportage, essendo posati, siano meno potenti ed efficaci rispetto a dei reportage spontanei? Ho cercato di mettere a fuoco una risposta. Con le mie foto voglio documentare questioni sociali contemporanee sottese a storie degne di essere raccontate, allo stesso modo di un reportage. Per farlo, io che non sono fotoreporter, ho bisogno di cercare i temi, trovare i soggetti, immaginare le pose, riflettere sui significati e sulle connessioni, organizzare le sessioni e la logistica. Un lavoro immane, che svolgo da sola insieme al mio compagno, e che porto avanti solo perché sento il fuoco di volerlo e doverlo fare. Non potrei mai trasmettere queste mie visioni recandomi in un posto e cominciando a scattare, a meno che non abbia - e non li ho - mesi a disposizione per perdermi. Accetto quindi la definizione di “posati”? riferita ai miei reportage, ma quello che racconto è tutto vero, le persone che ritraggo hanno nomi e storie vere, il mio slancio verso di loro è sincero, e tra di noi esiste un patto. Poi, pur trovando infinite ispirazioni dal cinema e dalla fotografia, il mio obiettivo è cercare la mia strada, il mio racconto, le mie pose, i miei soggetti. Non mi piace definirmi fotografa, mi sento più un'illustratrice con la macchina fotografica, che prima visualizza l'immagine nella mente e poi la realizza. Rischiando di sbagliare, a volte anche di irritare, ma sempre in modo del tutto personale. Una fotografia per essere significativa deve in qualche modo colpire, e ci sta che qualcuno se ne possa sentire offeso. Voglio che i miei racconti parlino dell'oggi, meglio se di cose che i più ignorano. Non trovo nulla di interessante nel replicare un progetto già realizzato, cosa che invece pare vada per la maggiore tra i fotografi non di professione, ho in mente ad esempio i set pensati per i turisti dell'immagine asiatici od occidentali, dove tutto è già visto e nulla è raccontato. Quando sono con i miei soggetti, che ho a lungo agognato di incontrare e che in quel momento mi pare di conoscere da sempre, sono tutta pervasa dal fuoco della mia personalissima visione, che è anche influenzata da quello che accade quando sono con loro. #SkinProject #BeyondTheLine #mazeofmetamorphosis

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Anam72

inviato il 31 Agosto 2021 ore 15:11

Complimenti per l'impegno su un tema così delicato ma importante.

Arconudo

inviato il 31 Agosto 2021 ore 15:44

Che poi reportage spontanei cosa mai vorrà dire...mah! Mi pare una mezza sciocchezza.

Comunque complimenti per tutti i tuoi lavori, sempre di altissimo profilo. Da grande fotografa.

Viviana Vvbraghy

inviato il 31 Agosto 2021 ore 21:10

Ciao Silvia
Cavolo ... mi hai tolto il respiro ... Parole intense, importanti, sincere.
Mi trovi d'accordo
In effetti io rientro nella categoria "spontaneità" ma non saprei cosa "obiettare" alla tua riflessione.
Ci sono immagini che non possono essere lasciate alla spontaneità, se queste coinvolgono un altro "io", altre sensibilità, altre esperienze e altre vite.

Un progetto richiede attenzione, e non solo alla luce o all'esposizione...
La sensibilità è l'attenzione più importante...

Per ora ti saluto e mi accingo a gustarmi il tuo progetto

Viviana

Turbolumaca

inviato il 01 Settembre 2021 ore 9:17

Condivido quanto scritto da Arconudo.
Sinceri complimenti per l'impegno, la passione e l'intensità dei tuoi racconti.
Ciao,
Davide

Luciano.giuliodori

inviato il 17 Settembre 2021 ore 12:17

Gentile Silvia,
ho molto apprezzato la tua galleria, il modo di proporla e soprattutto quello che “c'è dietro”.
Una foto non deve essere spontanea, ma vera! Vero il soggetto e vere/i le sensazioni/sentimenti che esso comunica, tutto il resto sono….chiacchiere. Fondamentale il percorso di visualizzazione della foto, questo ti fa fotografa, non illustratrice, la spontaneità è, per me, un paravento per affidarsi alla fortuna per mancanza di idee.
Brava, brava ed, ancora, brava, il nostro mondo, la nostra società, hanno bisogno di “illustratrici” che sappiano trasmettere sentimenti e sensazioni! La maggior parte di noi non immagina quanta sofferenza ci sia già nella porta accanto.
Aho!! Anche la bellezza e la gioia sono sensazioni e sentimenti!
Buon pomeriggio da Luciano.

Silvia Alessi

inviato il 17 Settembre 2021 ore 20:43

Grazie Luciano Giuliodori :)

Luciano.giuliodori

inviato il 17 Settembre 2021 ore 22:12

Grazie a te!

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