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Giancarlo ha un bellissimo giardino ben curato e di grande atmosfera romantica sicuramente con la sua lei si siede ogni sera a parlare d'amore, proposta da grande autore ricca di significati e dalla realizzazione ineccepibile, fantastica la cornice di foglie e siepe, grandissimi complimenti amico mio sempre immagini di rango da parte tua e buoni pensieri d'amore, un caro saluto giuseppe
Tanti scrittori hanno espresso, in forme diverse, il concetto che l'assenza è la più forte presenza: tu l'hai raffigurato con l'immagine di uno spazio recintato ripreso dall'esterno, dove l'assenza non è in una mancanza, ma nella cura con cui è tenuto e nella concreta realtà di una sedia fatta per ospitare due persone... una di queste potrebbe essere il fotografo stesso che, per dare corpo all'assenza, ha compiuto un'ulteriore opera di sottrazione, diventandone spettatore. Un caro saluto, Gianka Michele
Be' io il tuo scatto abbinato al titolo che hai voluto dare lo vedo con un altro significatoe in considerazione delle vicissitudini che hai da pochissimo tempo sofferto....penso di non sbagliarmi.Un caro abbraccio fraterno amico
Immagine chiara, diretta, senza tanti fronzoli per descrivere un dato di fatto: quella panchina è rimasta vuota. Eppure il vero soggetto non è la panchina, ma il ricordo che essa suscita. Forse il ricordo di una persona o di una situazione che noi non possiamo visualizzare, ma che certamente è ben impressa nel cuore e nella mente dell'autore. Guardo la panchina e noto anche la sua ombra. Questo mi porta a pensare che ci sia una realtà oggettiva, tangibile, ma anche una realtà diversa, impalpabile e visibile solo grazie alla luce. Chissà quante cose non riusciamo a cogliere e ad abbracciare con i nostri sensi limitati...
Sarebbe superficiale giudicare questa foto a livello tecnico perché è il racconto di un vissuto personale che hai saputo esprimere con dignità e grande delicatezza